GP Austria, Red Bull protesta ufficialmente contro il DAS Mercedes

GP Austria, Red Bull protesta ufficialmente contro il DAS Mercedes© FIA

Alle 19:10 i rappresentanti delle squadre si sono presentati dinanzi ai commissari del GP d'Austria a seguito della protesta formale avanzata da Red Bull sul dispositivo di variazione della convergenza e le presunte violazioni di norme aerodinamiche e di modifica delle sospensioni in movimento

Fabiano Polimeni

03.07.2020 ( Aggiornata il 03.07.2020 19:20 )

Dritti al punto, senza troppi ricami. Red Bull ha avanzato una protesta formale contro il DAS Mercedes al termine delle prove libere 2 del Gran Premio d’Austria. In direzione gara sono stati convocati i rappresentanti della Mercedes alle 19:10, per un’audizione che porterà a raccogliere evidenze e valutazioni, sulle quali decidere circa la legalità del sistema di variazione della convergenza delle ruote anteriori.

Decisione che è attesa prima delle prove libere 3, alle 12:00 di sabato. Dopo una giornata iniziata con le dichiarazioni di Horner, la richiesta di chiarimenti sul DAS alla FIA e la replica di Toto Wolff, a comprendere le esigenze di trasparenza ma ammonire sulla necessità di scegliere i giusti tempi, Red Bull si rivolge ai commissari tecnici del Gran Premio d’Austria.

Le norme violate dal DAS

È interessante registrare le basi a fondamento della protesta, ovvero, la presunta violazione del DAS dell’articolo 3.8 del Regolamento tecnico, che norma l’influenza aerodinamica e, nel dettaglio, l’ultimo capoverso: “(…) Con l’eccezione delle parti necessarie per le regolazioni descritte dall’articolo 3.6.8 (il DRS; ndr), qualsiasi sistema della macchina, dispositivo o procedura che utilizzi il movimento del pilota come modo di alterazione delle caratteristiche aerodinamiche della macchina è vietato”.

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Il DAS, nel variare la convergenza delle ruote anteriori, genera anche un effetto di variazione dell’altezza da terra della monoposto, con ripercussioni di tipo aerodinamico. Un aspetto, la gestione dell’altezza da terra in rapporto all’angolo di sterzo – soprattutto a basse velocità – non nuovo nella ricerca della prestazione nelle ultime stagioni.

Il secondo punto del regolamento tecnico che Red Bull ritiene violato è l’articolo 10.2.3, relativo alla geometria della sospensione: “Nessuna regolazione può essere fatta ad alcun sistema di sospensione mentre la macchina è in movimento”.

Mercedes, da parte sua, ha più volte ribadito di avere il via libera della Federazione sul funzionamento del DAS e la sua regolarità. Ai commissari il compito di esaminare la documentazione avanzata dai team e assumere una decisione in merito, dove non rinviare l’esame ulteriormente.


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