GP Austria, Giovinazzi lotta e trova i punti con un'Alfa da gara

GP Austria, Giovinazzi lotta e trova i punti con un'Alfa da gara© LAT Images

Le prestazioni della C39 sono state migliori sul passo che non in qualifica, Antonio corre bene a metà gruppo e battaglia per la posizione nel finale, entrando nella top ten. Raikkonen fermato dal distacco della ruota anteriore destra

Fabiano Polimeni

06.07.2020 ( Aggiornata il 06.07.2020 09:26 )

Inizia bene la stagione di Antonio Giovinazzi, con un arrivo in zona punti nonostante tempistiche non esattamente ideali da parte di Alfa Romeo nel gestire il secondo pit-stop in regime di safety car, optando per la scelta di lasciare fuori l’Alfa numero 99 fino al giro 55 – salvifica l’ennesima neutralizzazione, causata proprio dallo stop di Raikkonen, che ha consentito di montare le gomme morbide nuove per l'ultimo stint di gara -, anziché concentrare le operazioni al giro 51 con entrambe le macchine.

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Alla fine arriva comunque un nono posto a chiudere un week end nel quale Giovi ha estratto quel che la C39 ha da offrire al momento.

“Sono davvero felice del risultato, dopo la difficile qualifica di ieri ottenere due punti era il massimo che potessimo fare. Ho lottato per averli e sono contento per i ragazzi del team, meritano il risultato. Dobbiamo già pensare alla prossima settimana, a come migliorare soprattutto in qualifica , perché non siamo stati molto veloci”, analizza Antonio.

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“La gara non è stata semplice, abbiamo faticato un po’ all’inizio però siamo diventati più competitivi con il procedere. Ovviamente, in una gara così caotica hai bisogno di un po’ di fortuna, eravamo pronti ad afferrare ogni chance a due mani se fosse arrivata. Abbiamo condotto una dura lotta e alla fine la nona posizione è un gran modo di iniziare la stagione”.

Vasseur, ora due macchine a punti 

Giovinazzi unica Alfa Romeo al traguardo, visto il ritiro di Raikkonen alla ripartenza del GP dopo la seconda neutralizzazione con Safety Car, per il distacco della ruota anteriore destra: “E’ stato un peccato perdere in quel modo Kimi, analizzeremo il problema e assicureremo di poter lottare per un posto nella top ten con entrambe le macchine la prossima settimana”, ha commentato Vasseur, che sulla competitività della monoposto ha aggiunto: “Ci sono più aspetti positivi che non il solo risultato.

Il ritmo gara è stato chiaramente un passo in avanti rispetto alla qualifica e siamo riusciti a estrarre più potenziale dalla C39. Come squadra abbiamo tenuto i nervi saldi in un GP da montagne russe e portare a casa dei punti è una buona ricompensa per tutto il lavoro svolto in preparazione di questa gara”.

Kimi, nessuna avvisaglia del problema

Quanto al GP d’Austria di Kimi Raikkonen, il recupero dalla penultima posizione in griglia si è fermato al giro 53 con l’improvviso distacco della ruota anteriore destra, “il problema è arrivato a sorpresa perché non ho avuto alcun preavviso che potesse verificarsi, dobbiamo esaminare cos’è accaduto”, spiega. Due giri completati dopo la sosta ai box privi di avvisaglie di un’errata operazione ai box.

“E’ un peccato finire la gara in questo modo quando le cose sembravano mettersi bene. Rispetto a ieri (la qualifica; ndr) abbiamo compiuto un passo avanti e una discreta svolta nella velocità. L’ingresso della prima Safety Car ci è costato delle posizioni (Kimi si è fermato al giro 24, la neutralizzazione è arrivata un giro dopo; ndr), ma eravamo ancora in una buona posizione e con gomme nuove avrei potuto lottare per dei punti. Sfortunatamente mi sono dovuto ritirare. Al momento possiamo prendere degli aspetti positivi dal passo gara e continuare a migliorare”.

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