Gp Italia: Leclerc un anno dopo e l'ultima Monza di Seb in rosso

Gp Italia: Leclerc un anno dopo e l'ultima Monza di Seb in rosso© Getty Images

Un Gp d'Italia molto particolare quello che andrà in scena a Monza in questo fine settimana, nell'appuntamento in cui debutterà la nuova direttiva legata alle mappature del motore

03.09.2020 ( Aggiornata il 03.09.2020 12:05 )

Non è un errore affermare che sarà la Monza più strana di sempre. In 70 anni di F1, una Monza così mancava, e, detto fra noi, speriamo tanto non capiti più. Per le tribune vuote e riempite solo da (pochi) dottori ed infermieri che nel cuore della Lombardia e non solo hanno lottato in questi mesi difficili, ospitati in tribuna come "premio" per i loro sforzi. Ma strana anche per una Ferrari che, vista la macchina ed il motore di quest'anno, avrebbe fatto volentieri a meno di una tappa di casa così difficile.

Leclerc: "Non sarà facile, ma non siamo demotivati"

Via alle nuove mappature

Il Gp d'Italia vedrà il debutto delle nuove mappature del motore, che dovranno essere le stesse tra qualifica e gara, salvo momenti specifici (come il giro di lancio o quello di rientro in prova, mentre sarà consentita una mappatura in fase di sorpasso, una sorta di 'push to pass'). Quindi, se per i motoristi Monza era il banco prova per eccellenza, figurarsi con quanta attenzione verrà osservato quest'anno il primo dei tre appuntamenti tricolori. Grosse sorprese meglio non aspettarsele, pena rimanere delusi: ma dire che qualcosa cambierà, almeno in qualifica (ma difficilmente ai piani alti), lo si può dire. L'impatto della nuova direttiva in gara dovrebbe essere minore, ma è sbagliato dire che sarà ininfluente. Quanto, lo scopriremo domenica. Riguardo al sabato, potrebbe avere ripercussioni sul resto del gruppo, con i motorizzati Ferrari che forse (e sottolineiamo il forse), saranno quelli a rimetterci di meno, in proporzione, semplicemente perché il 'party mode' di Maranello è quello meno potente tra i 4 motori presenti in griglia.

Helmut Marko crede ancora nel mondiale

Ferrari, che fatica


Le nuove mappature potrebbero anche aiutare un pizzico il Cavallino Rampante, al quale però non basterà di certo questa nuova direttiva per poter sperare in una Monza da protagonista. E di mettersi nei panni di Seb e Charles, non pare averne voglia nessuno. Per Leclerc, un "primo anniversario" molto diverso: un anno fa qui vinceva, stavolta invece non sembra scontato neanche l'ingresso in zona punti. E che dire di Seb: la sua ultima Monza da ferrarista così, triste e desolante, senza pubblico e senza aspettative. La mancanza dei tifosi, almeno, renderà meno amaro questo lungo e triste addio. Nel silenzio dell'Autodromo, una Ferrari destinata a fare la comparsa: sarebbe bello avere sorprese, ma la realtà dice che al Natale mancano ancora più di tre mesi.

Vettel, una vigilia particolare

Le sfide di Monza

Detto delle nuove regole in fatto di mappature, il Gp d'Italia offre come sempre altre sfide. Le power unit, oltre ad essere spremute al limite, in Brianza devono sempre vedersela anche con il versante del recupero di energia, in un'equazione per niente semplice tra carica e scarica. Le batterie lavorano molto e la gestione della potenza supplementare dell'Ers rappresenta una sfida intrigante e complicata, perché essendo una pista con tanti rettilinei, si rischia spesso di restare senza potenza ausiliare. Le frenate per ricaricare non sono molte, ma sono dure: quella della Prima Variante, ad esempio, è durissima. Secondo i dati Brembo, le monoposto nello spazio di 135 metri passano da oltre 350 chilometri orari a meno di 90, con una frenata di 2,66 secondi che al pedale del freno impone un carico di 195 kg, con una decelerazione di 5,5 g: per fare un esempio, uno Space Shuttle durante le fasi di lancio e rientro raggiunge un picco massimo di 3 g. La bellezza della Formula 1 sta anche in questo.

Ricciardo e la svolta Renault sull'assetto


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi