Dopo 9 Gp disputati sui 17 previsti, è tempo di bilanci: diamo i voti ai dieci team del mondiale, squadra per squadra, tra sorprese, certezze e delusioni

F1, le pagelle di metà stagione: le squadre

<p>Nove gare alle spalle, altre otto da correre. La F1 ha appena passato il giro di boa della stagione 2020, e si getta verso una seconda parte di campionato che sulla carta pare aver poco da raccontare, tra valori in pista chiaramente definiti ed uno sviluppo contingentato che non fa presupporre niente di così tanto diverse nella parte finale di questo mondiale. Come a scuola, eccovi le pagelle del primo“trimestre”.</p>
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<h2><strong>Ferrari: 3</strong></h2>
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<p>Alzi la mano chi si aspettava un disastro del genere. L'accordo segreto con la Federazione a posteriori profuma tanto di condanna a morte, almeno per le ambizioni 2020 (e 2021) di un Cavallino che più azzoppato non si può. La SF1000, dedicata al traguardo dei 1000 Gp, è una comparsa destinata a fare da spettatrice, in posizioni sempre meno nobili. Due podi con Leclerc è tutto ciò che è riuscita a fare, oltre che a sporadici e sempre più anonimi piazzamenti.</p>
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<h2><strong>Williams: 4</strong></h2>
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<p>Il motore Mercedes ha regalato qualche gioia in più in qualifica, ma in gara le cose continuano ad andare maluccio, sebbene la Fw43 sia un passo avanti rispetto alla Fw42 del 2019. Senza più Frank e Claire, a Grove si guarda adesso al futuro con un pizzico di serenità in più, quantomeno dal punto di vista economico. Primo passo tornare in zona punti.</p>
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<h2><strong>Haas: 4</strong></h2>
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<p>Se gli americani con macchina Dallara non sono a quota zero punti in classifica, lo devono solamente all'intuizione di Budapest, con i piloti subito ai box dopo il giro di ricognizione per giocare la carta giusta in fatto di gomme. Mossa che ha portato Kevin Magnussen al 10° posto ed all'unico punto di un'annata fin qui maledettamente complicata, sia per una Pu Ferrari irriconoscibile sia per una VF-20 impalpabile.</p>
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<h2><strong>Alfa Romeo-Sauber 5</strong></h2>
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<p>Quattro punti in tutto, una miseria. Il motore Ferrari è quello che è, ma pure la C39, in quanto a telaio ed aerodinamica, è tutt'altro che un capolavoro. Tanta fatica e poche gioie per Raikkonen e Giovinazzi, spesso esclusi in Q1 e quasi mai in battaglia la domenica, anche se due 9° posti (Antonio a Spielberg al primo Gp, Kimi al Mugello) sono riusciti a portarli a casa. </p>
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<h2><strong>AlphaTauri 7</strong></h2>
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<p>Trale squadre di centro gruppo è quella probabilmente più incostante, ma quando contava esserci, c'è stata alla grande: Monza 2020 fa ormai già parte della storia, 12 anni dopo a Faenza si è vissuto un altro sogno. E la Ferrari è davanti di appena 13 punti...</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/sterzi-a-parte/2020/09/14-3374234/la_f_1_al_mugello_ha_vinto_il_mugello_/">La F1 al Mugello? Ha vinto il Mugello!</a></p>
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<h2><strong>Renault 7</strong></h2>
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<p>Rispetto alla Rs19 la Rs20 di quest'anno è un grande passo avanti, la dimostrazione che nell'inverno si è lavorato sodo e bene per presentare una macchina con pochi punti di continuità rispetto al modello precedente. Anche se il podio non è arrivato Ricciardo ed Ocon stanno facendo bene e possono sperare di regalare alla Renault, prima di diventare Alpine, la terza piazza nel Costruttori, anche se non sarà facile.</p>
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<h2><strong>Red Bull 7</strong></h2>
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<p>Se il dottor Helmut Marko ad inizio anno avesse parlato meno, forse al team di Milton Keynes potrebbe arrivare un voto anche superiore. Ma se spendi mesi a promettere battaglia alla Mercedes e poi vinci appena una gara, normale essere visti come una mezza delusione, considerando anche mezzi e risorse. Tante volte è stato Verstappen a salvare la baracca, poche volte invece è successo il contrario.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/18-3386113/f1_todt_tra_griglia_invertita_l_esempio_di_indy_e_la_ferrari/">Todt tra griglia invertita, l'esempio di Indy e la Ferrari</a></p>
<h2><div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div><br /><strong>Racing Point 8</strong></h2>
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<p>Chiamatela pure Mercedes rosa, ma ricevuto l'ok dalla Federazione la Racing Point può guardare con più serenità al prosieguo di un campionato in cui ha già saputo mettersi in mostra. La squadra ha trovato l'opportunità di riprendere la vecchia Mercedes e ci si è gettata a capofitto, e sarebbe terza in classifica se non fosse per una penalizzazione di 15 punti. La Rp20 fila e potrà togliersi altre soddisfazioni da qui alla fine della stagione.</p>
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<h2><strong>McLaren 9</strong></h2>
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<p>Di più, onestamente, non si può chiedere. E pensare che questa squadra appena due anni fa perdeva completamente la bussola, ritrovandosi a fine 2018 praticamente a dover ripartire da zero. A Woking negli ultimi 18mesi hanno lavorato alla grande ed oggi la McLaren è, classifica alla mano, terza forza del mondiale. Due podi in tutto ed un successo sfiorato, il peggio sembra definitivamente passato.</p>
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<h2><strong>Mercedes 10</strong></h2>
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<p>Bastano i numeri per spiegare una superiorità imbarazzante: in 9 Gp sono arrivate 7 vittorie, 9 pole, 5 giri veloci e 14 piazzamenti totali sul podio su un massimo di 18. Nel Costruttori i punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, la Red Bull, sono 132, ed anche nel Piloti le cose vanno benone. Che siano d'argento oppure nere, quell edi Brackley rimangono sempre delle frecce imprendibili, con buona pace di chi in questa stagione sperava di dare battaglia.</p>
<p><a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/17-3384964/horner_max_deve_accantonare_la_rabbia/">Horner: "Max deve guardare avanti, oltre la frustrazione"</a></p>

Hamilton vince e fa 90 primi posti in carriera, con il record di Schumi oramai a un passo. Bottas, secodo, poi Albon si conquista il terzo posto e primo podio in carriera. Male le Ferrari, ottava con Leclerc e decima con Vettel

GP Toscana, la gara FOTO

<p>Dopo 9 Gp disputati sui 17 previsti, è tempo di bilanci: diamo i voti ai dieci team del mondiale, squadra per squadra, tra sorprese, certezze e delusioni</p>