Quanto hanno fatto discutere le scelte dei commissari! In tutto questo Bottas ringrazia mentre la F1 dà il benvenuto a Stefano Domenicali

GP Russia: i 5 temi della gara

<h2>L'aria di mare fa bene</h2>

 Sarà che l'aria di mare fa bene, o semplicemente porta fortuna. Che sia per un motivo o per l'altro, Valtteri Bottas deve ringraziare una mini-vacanza ricostituente in terra italiana, prima alle Cinque Terre e poi all'Isola d'Elba. Tutto documentato sui social: una barca ormeggiata nel porto di Portoferraio, un bel giro in bici (sua grande passione) lungo tutta la costa orientale dell'isola, qualche sortita in mezzo al mare. Per un finlandese come lui, forse, sarebbe il caso di ripensarci, ad una vacanza così. Dopo il Mugello Valtteri era abbattuto, sconfitto. E lo era anche sabato pomeriggio, sebbene avesse trovato la forza di dire: “Anche tre anni fa sono partito terzo, poi ho vinto...”. Aveva ragione a vederla così. Certo, con un Lewis Hamilton un pochino più attento alle procedure di uscita dai box avremmo visto un'altra storia, e ci sta anche che Valtteri lo sappia bene, dopo essersi preso sette decimi in qualifica. Però, quando si è ritrovato tra le mani un regalo, lo ha scaratato senza sciuparlo: ha passato subito Verstappen e poi si è messo lì, dietro alla W11 di Lewis, in attesa che si togliesse di torno con la penalità. Fanno due centri in stagione, dopo quello nel Gp inaugurale a Spielberg. Quarantaquattro non è solo il numero di Hamilton, ma anche i punti che lo separano in classifica dall'inglese: tanti, probabilmente troppi per permettersi di fare sogni in grande. Ma contava ritrovarsi, magari anche al Nurburgring Bottas riuscirà a farsi valere. E se in queste due settimane riuscirà di nuovo a fare un salto in qualche isoletta nostrana, tanto meglio per lui.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3417108/gp_russia_bottas_devo_continuare_cosi_mancano_ancora_delle_gare_/">Valtteri e... l'ape portafortuna</a>
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<h2>Che ansia queste regole...</h2>

 Lewis Hamilton a fine gara ha fatto finta di niente, liquidando in due frasi Johnny Herbert. Poi, forse volontariamente, è sbottato con le televisioni inglesi. Ci stava, da parte sua. Va detto, però, che il richiamo era sacrosanto. A far discutere, semmai, è il tempismo: in quello i commissari non sono stati proprio un esempio di tempestività. Cosa ha infranto, precisamente, Lewis? Nei documenti delle penalizzazioni si parla dell'articolo 36.1 del regolamento sportivo e, soprattutto, della voce 19.1 delle note specifiche del Gp di Russia. Quest'ultima, recita: “Le prove di partenza possono essere eseguite solo sul lato destro dopo il semaforo all'uscita della corsia dei box e, per evitare ogni dubbio, questo vale per tutto il tempo in cui la corsia dei box è aperta per la gara. I piloti devono lasciare uno spazio adeguato sulla loro sinistra per permettere il passaggio di un altro pilota”. Quello che Hamilton, ma anche Toto Wolff, contesta, è che questa nota si presta ad interpretazioni: dice che si può provare sul lato destro dopo l'uscita della pit-lane, senza specificare un limite di distanza. La spiegazione della Federazione, invece, è stata questa: “Il pilota ha effettuato la prova di partenza non in prossimità della fine, ma direttamente nell'uscita della pit-lane. L'articolo 36.1 richiede ai piloti di andare a velocità costante all'uscita della corsia dei box ad eccezione dello spazio designato per le prove di partenza nelle note dell'evento alla voce 19.1, che è definito come lo spazio 'sul lato destro' dopo il semaforo in uscita dalla corsia dei box (il quale non è parte della pista come stabilito dalle linee), aspetto conosciuto da tutti i competitor ed usato senza eccezione”. In parole povere, Lewis non ha utilizzato per la prova di partenza lo spazio che era stato indicato come quello giusto per la procedura, stoppandosi in un posto non consentito e soprattutto pericoloso, perché nell'area in cui l'inglese si è fermato un pilota che avesse effettuato una prova di partenza nello spiazzo corretto sarebbe arrivato ad una velocità già importante. Quindi, tutto sommato la penalità ci può anche stare. E' sbagliato però che la penalità sia arrivata in gara, dal momento che il tempo c'era, l'evidenza anche e considerando che i commissari hanno avuto pochi dubbi nell'imporre la penalizzazione. Partendo dal presupposto che l'episodio sia avvenuto prima del via e neanche della sua immediatezza, essendo un errore precedente alla partenza si sarebbe potuto affibbiare una penalità in termini di posizioni in griglia, il che sarebbe stato certamente più sportivo rispetto ad una penalizzazione da scontare in corsa. 
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/28-3420001/gp_russia_niente_punti_di_penalita_per_hamilton_salvo_per_il_team_radio_con_l_ingegnere_di_pista/">Ecco perché a Lewis sono stati tolti i punti di penalità</a>
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<h2>Che ansia queste regole... Parte 2</h2>

 Ma mica è finita qui, in fatto di commissari e penalizzazioni. Perché oltre all'episodio di Hamilton c'è anche quello della famigerata curva 2, che ormai fa più notizia per la sua via di fuga (e le sue regole) piuttosto che per i sorpassi che vi vengono effettuati. Da anni, ormai, nella curva 2 di Sochi si vede una certa fiscalità da parte della direzione gara, che cerca sempre di evitare i “tagli” in una piega che si presta molto a questo tipo di manovra. Con la ghiaia non ci sarebbe di che discutere, ma comunque, dal momento che l'asfalto c'è, si deve operare con quello. Ma è qui che i veri grattacapi cominciano: per impedire ai piloti di tirare dritto, si impone loro un percorso obbligato per non guadagnare tempo. Motivo per cui i piloti devono passare vicino al muretto e non rientrare direttamente in pista. Una regola che si avvita su se stessa, perchè anche pericolosa: chiedere a Carlos Sainz, che pur di restare nelle regole ha fatto la figura del pollo finendo a sbattere contro il muro pur di passare nello spazio designato. Finire contro un muro per evitare un taglio: non è propriamente il massimo in fatto di sicurezza. Poi però c'è anche chi, come Ricciardo, finisce leggermente lungo, taglia un minimo non avendo neanche il tempo di reazione per prendere il percorso obbligato e si becca una penalità. Poi c'è la via di mezzo Grosjean, che ci prova senza riuscirci colpendo in pieno i cartelli di polistirolo, lamentandosi un attimo dopo. E' evidente come in quel punto della pista si debba intervenire, per rivalutare una norma che è finita con il complicare la vita ai piloti, giungendo a penalità assurde come quella di Ricciardo o mettendo a repentaglio la sicurezza di tutti come nel caso di Sainz.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3417851/gp_russia_penalita_ad_hamilton_le_interpretazioni_dei_diretti_interessati/">Hamilton, Wolff, Allison: le reazioni</a>
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<h2>Punti di sutura</h2>
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3418432/gp_russia_binotto_fatti_passi_avanti_leclerc_sfrutta_la_massimo_la_sf1000_/">Binotto: "Leclerc sfrutta al massimo la SF1000"</a>

 Anni fa il 6° posto valeva un punto, poi ne è valsi 3, adesso ne vale 8. E puoi arrivare a 9, se metti a segno il giro veloce. Sarà strano, ma un “bottino” del genere la Ferrari non lo portava a casa dalla seconda gara a Silverstone del 9 agosto, con i 12 punti del 4° posto di Leclerc. Sempre lui, che anche a Sochi ci ha messo del suo per salvare la baracca di una Ferrari che vive e vivrà nel limbo della mediocrità, almeno fino all'anno prossimo. Charles si è nuovamente trovato meglio di Vettel su una SF1000 piena di difetti che ha affondato il tedesco. Ed è pure andata bene, considerando che nel contatto del primo giro con<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3419372/gp_russia_stroll_contro_leclerc_ridicolo_non_penalizzarlo_sono_andato_a_muro_/"> Stroll, Leclerc non ha ricevuto né danni né penalità</a>, aspetto non scontato visto l'andazzo dei commissari con le penalizzazioni. Chiamiamoli punti di sutura, quelli che hanno permesso al monegasco di lasciare la Russia con un umore migliore rispetto a quello del sabato sera. Chiedere di più era impossibile, e la sensazione è che il “sacrificio” di Sebastian abbia permesso a Leclerc di salvare la sesta piazza dagli attacchi di Ocon. Il francese infatti si è “bloccato” dietro a Seb dopo la sua sosta, e quei giri hanno permesso a Charles di guadagnare il margine per effettuare la fermata e tornare in pista davanti ad Esteban, ai box ben 10 giri prima del ferrarista. E' stato in quel frangente che Vettel ha perso le già basse possibilità di finire a punti, con un pit-stop al giro numero 30 (Charles si è fermato due tornate prima) nonostante già da qualche passaggio lamentasse parecchia usura dei pneumatici. Se con Charles da una parte è stato giusto non rischiare e mettere le dure per salvare il piazzamento, dall'altra con Seb si sarebbero potute azzardare le morbide: con il tedesco in 16° posizione dopo la sosta non ci sarebbe stato niente da perdere. Senza macchina né prestazione, sarebbe piacevole vedere un po' di voglia di rischiare in più.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3417720/gp_russia_vettel_e_andata_meglio_oggi_ma_se_il_problema_e_tutta_la_macchina_/">Vettel: "Il problema è tutta la macchina"</a>
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3417653/gp_russia_leclerc_molto_soddisfatti_aggiornamenti_piu_grandi_alla_prossima_gara_/">Leclerc: "Soddisfatti, aggiornamenti più grandi alla prossima gara"</a>
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<h2> Verso la nuova era</h2>

 Un altro tema del fine settimana, extra pista, è stato quello della notizia di Stefano Domenicali, nominato nuovo amministratore delegato della Formula 1. Tutto si è già detto e scritto nel giorno in cui è stato ufficializzato il passaggio di consegne tra Stefano e Chase Carey. Non resta che fare un in bocca al lupo all'ex team principal Ferrari, che ha lavorato magistralmente in Lamborghini, dove i numeri parlano per lui. Uno che conosce la F1 è sicuramente un bene per il Circus, scopriremo solo vivendo quali saranno le idee e le ambizioni di un Domenicali che potrà metterci del suo nel costruire il futuro della categoria. Un grazie, tutto sommato, va anche a Carey: forse voleva snaturare fin troppo il DNA della F1, in nome di uno show fin troppo americano, ma gli va dato atto di aver fatto un ottimo lavoro in un 2020 complicatissimo, riuscendo a metter su un per niente scontato calendario da 17 Gp e su pista che hanno colto l'opportunità di riabbracciare la Formula 1.
<a href="https://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2020/09/27-3418214/gp_russia_verstappen_penalita_a_lewis_severa_ma_io_sono_felicissimo_/">Verstappen: "Severa la penalità a Lewis"</a>

Appuntamento rimandato per ora con la 91esima vittoria in carriera di Lewis Hamilton e col raggiungimento del record di Schumi. Vince comunque sempre una Mercedes ed è la W11 di Bottas, al secondo trionfo stagionale e nono in carriera, che approfitta dell'ingenuità del compagno e dei 10 secondi di penalità per una prova di partenza effettuata in un'area non adibita. Primo podio in Russia anche per la Red Bull alle sua settima partecipazione con Max Verstappen che si prende il secondo posto del podio. Domenica buona per Leclerc che conclude la gara al 6° piazzamento e va a punti, amara invece per Vettel che chiude 13°. Bellissimo soprattutto lo spettacolo dei tifosi sugli spalti gremiti

Gp Russia, Bottas che trionfo a Sochi FOTO

Che c'è di meglio per stemperare la tensione prima di salire sulle SF1000 e sfrecciare a più di 200 km/h? Ovviamente una bella partitella a calcio. Qualche palleggio e parecchi colpi di testa e subito Vettel e Leclerc tornano due ragazzini che si divertono insieme. Nessuna polemica, nessuna pressione ma solo la voglia di mettersi un pallone tra i piedi, come qualsiasi appassionato. E qui poi ancora non sapevano che il Gp di Russia sarebbe finito con il sesto posto del monegasco e il tredicesimo del tedesco...

Gp Russia, Vettel e Leclerc giocano a calcio prima della gara FOTO

Quanto hanno fatto discutere le scelte dei commissari! In tutto questo Bottas ringrazia mentre la F1 dà il benvenuto a Stefano Domenicali