Wolff, Mercedes da tempo lavora al 2021. Kallenius: 'Ridurremo molto i costi'

Wolff, Mercedes da tempo lavora al 2021. Kallenius: 'Ridurremo molto i costi'© LAT Images

Il progetto W12 assorbe da tempo le risorse dello sviluppo, per confermare un inizio di stagione molto competitivo e poter destinare le attenzioni tutte al 2022 sin da gennaio. Ola Kallenius prospetta un forte ridimensionamento di spesa per Daimler in F1

Fabiano Polimeni

15.10.2020 ( Aggiornata il 15.10.2020 12:24 )

Procede un po’ come fosse in coasting Mercedes verso il finale di stagione. Senza consumare risorse sullo sviluppo della W11, piuttosto lavorando in fabbrica al futuro. Del 2021 si è detto come sarà stagione di continuità regolamentare e congelamento tecnico in molte aree. I gettoni da spendere per sviluppare parti bloccate, la libertà nel definire la veste aerodinamica. In Ferrari lavorano alacremente per recuperare. In Mercedes per garantirsi ancora il vantaggio necessario ad annichilire la concorrenza.

“Gli aggiornamenti li abbiamo terminati molto tempo fa. È quanto avvenuto sempre in passato, ed è stata una decisione attentamente ragionata perché non in tutti i campionati puoi permetterti di chiudere in anticipo il libro”, commenta Wolff, nelle parole riportate da The Race.

2020 in archivio, destinato a essere vincente ancora una volta. Al 2021 si guarda senza il DAS e con importanti limitazioni imposte dai regolamenti al fondo, nella zona davanti le ruote posteriori: cambierà per il divieto di creare le aperture funzionali a incrementare il carico al retrotreno, una semplificazione nata per contenere l’escalation delle prestazioni e lo stress posto sulle gomme.

Scatto, allungo, poi di slancio

Diventa una nuova sfida da affrontare. “I regolamenti cambieranno molto il prossimo anno e, a tal proposito, abbiamo deciso di passare alla macchina del prossimo anno come in passato, per questo si può vedere la variazione di prestazioni tra le squadre.

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Ritengo che abbiamo sempre avuto un inizio e metà stagione molto forti, poi chiunque continui a sviluppare è forte alla fine”, dice Wolff. Il percorso inverso alla tendenza solitamente seguita da Red Bull, ad esempio.

Una pratica 2021 che sarà importantissimo archiviare in fretta, a campionato avviato, perché l’orizzonte – già dal prossimo gennaio, quando i regolamenti ammettono l’inizio dello sviluppo – del 2022 assorbirà tutte le risorse limitate dall’entrata in vigore del budget cap.

Daimler spenderà meno

Risorse che, sentendo Ola Kallenius, a.d. Daimler, in prospettiva andranno ridotte. Dal 2021 è già stato annunciata una maggior “presenza” del marchio AMG in Formula 1, tutta da raccontare nei modi in cui avverrà.

Certo è che immaginare di diminuire gli investimenti da parte di Daimler non può semplicemente trasformarsi in dotazioni complessivamente inferiori per il team, anche alla luce del budegt cap. Piuttosto apre allo scenario, possibile, di nuovi investitori a supportare la corsa in Formula 1, ovviamente a denominazione invariata.

 “Abbiamo così pochi motivi di lasciare la Formula 1 quanti ne ha il Bayern Monaco di lasciare il calcio. L’impatto finanziario netto verrà dimezzato nei prossimi tre anni e abbiamo un obiettivo di riduzione dei costi ancor più aggressivo in Formula 1 che non in tutta la compagnia”, le parole dell’amministratore delegato, a ribadire la necessità di tagliare i costi e l’impatto sull’ambiente delle Formula 1.


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