GP Emilia Romagna, le 5 chicche del fine settimana

GP Emilia Romagna, le 5 chicche del fine settimana© Getty Images

Il segreto Mercedes, la fame di Lewis, i dubbi di Daniel, la disperazione di George ed il Trofeo Italia: ecco tutto quello da ricordare ad Imola

02.11.2020 ( Aggiornata il 02.11.2020 11:01 )

Don't stop me now


Il titolo del brano dei Queen è perfetto. Non fermatelo, non fermatemi. Lewis Hamilton, nella fase decisiva del Gran Premio dell'Emilia-Romagna, è stato chiaro. “Non fermatemi adesso”. Bottas e Verstappen erano appena andati ai box, e Lewis aveva di fronte a sé l'unica occasione per vincere una corsa che per lui si era messa maluccio. Era il più veloce, ma sul Santerno difficilmente si passa. Ha atteso il momento giusto, gestendo come sa fare lui, poi ha attaccato. Sfruttando delle gomme che ad Imola duravano, eccome se duravano, senza perdere in prestazione. Sembravano le gomme di un'altra epoca, quando potevi usarle anche per tutta una gara, e restare al vertice nei tempi. La virtual safety car ha dato a Lewis la certezza di restare in testa dopo la sosta, anche se probabilmente ci sarebbe rimasto uguale, visto che il gap su Bottas stava aumentando giro dopo giro. Certo, a voler essere cattivi si può chiedere alla Mercedes come mai vogliano sempre imporre strategie uguali ai due piloti e poi Lewis ogni tanto può permettersi di variare e Valtteri no, ma che una squadra si fidi di più del suo pilota di punta piuttosto che della seconda guida è una storia vecchia come le corse. A partire invertite Bottas avrebbe avuto l'occasione di restare in pista più a lungo? Boh, prima però sarebbe da chiedersi se Bottas sarebbe stato in grado di tenere quei tempi con una gomma a fine vita solo all'apparenza, e soprattutto se sarebbe stato in grado di capirlo, che si poteva girare a piacimento con la media. Infatti, ad Imola tra i pochi che sono andati molto lunghi nel primo stint ci sono stati Hamilton, Vettel e Raikkonen, ovvero tre tra i più esperti: solo un caso? Hamilton poi è stato Hammer, martellando passaggio dopo passaggio per andare a prendersi una vittoria che voleva fortemente, alla sua prima e forse unica apparizione sulla pista sulla quale perse la vita il suo idolo Senna. Un'altra chicca ad una carriera formidabile, per un Lewis che adesso aspetta la Turchia per chiudere i giochi iridati. Matematicamente, perché in pratica questo mondiale non è mai stato in discussione.

Hamilton: "Questo momento mi scalda il cuore"


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