GP Bahrain, Mekies: 'Difficoltà hanno reso più forte la Ferrari'

GP Bahrain, Mekies: 'Difficoltà hanno reso più forte la Ferrari'© Ferrari

L'obiettivo sportivo è la conquista del terzo posto nel mondiale Costruttori per la Rossa. Il punto più brillante del 2020 restano i risultati dei giovani FDA: Schumacher in pista ad Abu Dhabi nei test rookie

F.P.

25.11.2020 ( Aggiornata il 25.11.2020 18:52 )

Bahrain dai due volti, per la Ferrari, quello di un anno fa. Rosse velocissime e Leclerc in corsa per centrare il primo successo, poi un problema tecnico lasciò l’amaro in bocca a Charles. Un errore in battaglia, con Hamilton, rovinò la domenica di Vettel.

Inizio di campionato allora, gran finale quest’anno, con tre GP in altrettante settimane: due a Sakhir prima di Abu Dhabi. Ed è una coda di campionato alla quale la Ferrari si presenta con i risultati confortanti ottenuti in Turchia, il podio di Vettel e il quarto posto di Leclerc, seppur in condizioni particolarissime.

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In palio resta un piazzamento da comprimari, il terzo posto nel mondiale Costruttori non può essere letto diversamente se collegato alla Rossa. Sì, importante riuscire nel sorpasso su squadre che sono state più competitive e veloci nel complesso del campionato, premierebbe i piccoli progressi prodotti sulla SF1000, ma non può cancellare la delusione del non essere mai stati in grado di competere per vincere, sulla base della prestazione pura.

Tendenze da confermare

“Abbiamo visto che la nostra vettura ha fatto dei progressi nelle ultime gare e sono curioso di verificare anche su questa pista il nostro livello di competitività”, dice Vettel guardando al Bahrain, mentre Leclerc aggiunge: “Ho bei ricordi dello scorso anno, anche se il finale non fu ideale. Speriamo di continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi”.

Pista sulla quale conta tantissimo la trazione, la gestione delle gomme e, ovviamente, il motore: per tre stagioni, in Bahrain, le fortune Ferrari sono passate dalla competitività dell’insieme power unit-basso drag dei precedenti progetti. Certo non punti di forza della SF1000, così sarà interessante leggere come si comporterà la monoposto nei due week end in arrivo.

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Tre gare in sequenza per calare il sipario sul 2020, “sarà la fine anomala di una stagione assolutamente anomala e, per noi, molto difficile. L’obiettivo è prolungare il trend evidenziato nelle ultime cinque gare, che ci ha visto recuperare un po’ di terreno in termini di competitività rispetto soprattutto a quelli che quest’anno sono i nostri avversari diretti”, dice Laurent Mekies.

Più forti dalle difficoltà

Bahrain e Abu Dhabi diventano un’unica lunghissima, trasferta di tre settimane, nelle quali ancor più del solito sarà fondamentale il lavoro fatto da remoto a Maranello nel supportare i colleghi in pista: ogni singolo dettaglio che può aiutare a migliorare la prestazione sarà importante, sia per finire bene questo campionato sia per affinare e rendere più efficienti le nostre metodologie di lavoro per l’anno prossimo”, prosegue il direttore sportivo.

È stato un 2020 di sofferenza, tecnica e per i tifosi, vedere deluse le aspettative da un progetto nato male – impossibilitati dal Covid nello sviluppo – e con le limitazioni sull’utilizzo della power unit dettate dalle direttive FIA a pesare in modo decisivo.

“Non si può negare che sia stata davvero dura. La situazione creata dalla pandemia e il livello deficitario della nostra performance all’inizio hanno pesato tantissimo. Peraltro, credo che tutto quello che abbiamo attraversato ci abbia reso più forti: non abbiamo perso la bussola, non abbiamo mai mollato la presa e la voglia di migliorare e di reagire.

Voglio cogliere l’occasione per fare i complimenti agli uomini e alle donne della squadra che vanno in pista e alle loro famiglie, queste ultime fondamentali, per la resilienza e lo spirito dimostrato in frangenti così difficili. Così come ci tengo a ringraziare i tifosi, che non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto, anche se non hanno quasi mai potuto farlo dal vivo in pista”.

I giovani FDA il bello del 2020

Di tutt’altro segno è stato il 2020 della Ferrari Driver Academy, che arriva al finale del campionato di Formula 2 con tre piloti nelle posizioni di testa, Mick Schumacher con il titolo a un passo e Callum Ilott immediato inseguitore. L’inglese girerà ad Abu Dhabi con Alfa Romeo nel test dedicato ai giovani piloti, in Ferrari saranno al lavoro Robert Shwartzman e Antonio Fuoco. Mekies rivela anche la presenza di Mick Schumacher, atteso nel test del 15 dicembre in Haas, dove appare destinato a debuttare da titolare nel 2021: Lasciatemi dire un bravo a tutti i ragazzi della Ferrari Driver Academy, che stanno raccogliendo risultati importantissimi in questa stagione.

Tre di loro – Mick Schumacher, Callum Ilott e Robert Shwartzman – saranno impegnati al volante, oltre ad Antonio Fuoco, che guiderà per noi con l’obiettivo di affinare il fondamentale lavoro di correlazione fra la pista e il simulatore. Riteniamo che Mick, Callum e Robert abbiano tutte le caratteristiche per ben figurare in Formula 1 e stiamo mettendo a punto un programma di crescita che permetta loro di giocarsi al meglio le proprie chance. Il test sarà un altro gradino importante in questo percorso e siamo molto ansiosi di vederli in pista prima di affrontare con loro un inverno pieno di lavoro a Maranello”.


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