GP Bahrain, Hamilton contrario al tetto agli stipendi dei piloti

Salary cap ai piloti? No grazie. Lewis Hamilton si è pronunciato sulla questione del tetto agli stipendi dei piloti e, dall'alto del suo guadagno, si è detto contrario a questa regola. Il perché lo ha spiegato nella conferenza stampa del GP del Bahrain.

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I diritti di immagine

Hamilton ha detto: "Penso che i piloti siano le star di questo sport, sono quelli più in mostra, sono quelli che promuovono i brand e la loro reputazione aiuta lo sport a crescere ed a diffonderlo nel mondo. Ci sono dei tetti agli stipendi in altri sport, penso nella NFL (la lega più importante del football americano, ndr) e forse nel basket. La differenza sta nel fatto che gli sportivi in questi campionati possiedono la propria immagine in molti aspetti, e possono provare a massimizzarla altrove. Questo sport invece controlla quasi del tutto l'immagine del pilota. Penso ai futuri assi (della F1) e non vedo perché dovrebbero essere ostacolati se porteranno qualcosa di grosso allo sport. Il nostro è uno sport multimilionario e dovrebbero essere ricompensati per quello che portano".

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Mercedes, una famiglia

Dopo aver già parlato della Ferrari, Lewis ha parlato del presente e del futuro con la Mercedes: "Non sono mai stato vicino a lasciare la mia squadra. Sono molto orgoglioso e grato dell'avventura che ho avuto con la Mercedes. Penso che questo sia l'unico team nella storia dello sport dove sei a lungo un membro della famiglia. Se guardiamo ai grandi che hanno passato qui tutta la loro vita, sono stati parte del brand Mercedes, perché qui sei parte del percorso evolutivo e sei incluso in questa famiglia per sempre. La lealtà, una parola che io ho tatuata, è un aspetto enorme della vita ed un valore fondamentale per me".

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