GP Sakhir, Russell e la telefonata di Toto mentre era al bagno

GP Sakhir, Russell e la telefonata di Toto mentre era al bagno© Getty Images

L'inglese che sostituirà Hamilton ha raccontato il momento in cui Wolff lo ha chiamato, aggiungendo di non sentire pressioni per questo fine settimana

03.12.2020 ( Aggiornata il 03.12.2020 18:12 )

L'occasione attesa da una vita, che si concretizza in un lampo, quando meno te lo aspetti. E' stata una settimana intensa per George Russell, e lo sarà ancora di più l'imminente fine settimana di Sakhir, per il suo debutto in Mercedes.

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La chiamata... nel momento meno opportuno

Russell ha raccontato le sue ultime due giornate nella conferenza stampa del GP di Sakhir: "E' accaduto tutto così in fretta, sono state 48 ore intense. Ho ricevuto una telefonata da parte di Toto alle 2 di mattina di giovedì, ero al bagno ed è stato un po' imbarazzante. Ho risposto ed ha detto 'Sfortunatamente Lewis ha il Covid, sta bene e si sente in forma, che è la cosa più importante. Vogliamo tu corra per noi'. Io ho detto 'Ok, va bene'. Ovviamente non ho dormito. Poi in giornata ho ricevuto 64 chiamate!".

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Grazie Williams

George ha raccontato poi l'attesa della risposta Williams: "Avevo molta ansia addosso nell'attesa di sapere se saremmo riusciti a trovare un accordo con la Williams. Devo dire un enorme grazie a loro per avermi concesso questa opportunità, ed eccomi qui. Mi sento strano a tornare in Mercedes, ho fatto due anni con loro come pilota al simulatore. Non ho aspettative nè obbiettivi, voglio solo saltare in macchina venerdì, imparare il più possibile e fare del mio meglio".

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Nessuna pressione per il futuro in Mercedes

Russell ha poi spiegato che nel bene o nel male una gara non basterà per fare valutazioni certe su di lui in chiave futura, specie per il 2022: "Una sola corsa non basta per dare una valutazione chiara alle tue capacità di guida o per essere decisiva per qualcosa che potrà avvenire tra oltre 12 mesi. Voglio solo godermela, ed imparare il più possibile. Ovviamente avrò un lavoro da fare quando tornerò in Williams, che è quello di provarci e spingere la squadra in avanti, per mettere in pratica quanto imparato da Valtteri, dalla squadra e da chiunque. Per il futuro sarò giudicato nel corso della prossima stagione e non per quanto accaduto in una o forse due gare. Dal mio punto di vista non c'è pressione. Sono stato gettato dentro all'ultimo, non guido il loro simulatore da due anni ed il mio sedile è vecchio di tre. Ho tante cosa da apprendere ed il confronto con Valtteri non sarà facile".

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