GP Sakihr, Ferrari: prove libere dai due volti

GP Sakihr, Ferrari: prove libere dai due volti© Getty Images

La SF1000 ha funzionato nel primo turno, ma nel pomeriggio tutto è andato storto, complice la rottura del semiasse sulla vettura di Leclerc che non ha permesso agli uomini del Cavallino di svolgere il programma completo di lavoro

Michele Salvatore

05.12.2020 11:50

La pista di Sakhir nella configurazione di quasi “ovale” si è dimostrata un vero rebus per la Ferrari. Nella FP1 la SF1000 non è apparsa soffrire troppo un layout che esalta il motore, ma nonostante le difficoltà imposte dai limiti del tracciato, Vettel e Leclerc hanno mostrato un passo soddisfacente, girando unicamente con le soft.

Le FP2, al contrario, si sono rivelate un incubo, mandando in confusione gli uomini della Rossa. Lelcerc, mentre stava per far segnare il suo tempo migliore, ha patito la rottura di un semiasse passando violentemente su un cordolo, imprevisto che gli ha fatto saltare tutta la seconda sessione.

Vettel, dunque, si è dovuto caricare tutto il lavoro di set-up, ma le regolazioni provate non hanno funzionato, penalizzando il suo stile di guida. Il tedesco, infatti, è incappato in un paio di testacoda mentre era in simulazione di qualifica con le soft.

Assetto carico o scarico?

“Abbiamo vissuto una giornata a due facce: la prima sessione è stata ok, mentre la seconda la definirei da dimenticare. Abbiamo provato alcune regolazioni sulla macchina ma l’abbiamo resa troppo aggressiva e non era quello di cui avevamo bisogno. Spero che potremo colmare il gap con i nostri rivali e tornare sulla strada giusta” ha dichiarato Vettel.

Quale assetto verrà scelto per la qualifica? Al mattino, la SF1000 aveva più carico, mentre in serata, con molta meno ala, ha pagato in stabilità nel secondo settore, ma aver concluso il programma di lavoro con una sola macchina e un solo pilota che, tra l’altro, non ha mai gradito gli assetti troppo scarichi, non è stata di certo la condizione ideale per togliersi i dubbi.

Leclerc, però, resta ottimista: “E’ andata meglio di quanto mi aspettassi. Tutto è filato liscio fino al cedimento che si è verificato sulla mia macchina, che purtroppo è capitato proprio all’inizio della seconda sessione di libere. Speriamo in una giornata migliore in qualifica”.

La pista della discordia

I due ferraristi hanno anche prime impressioni sul tracciato completamente opposte: il tedesco non è apparso entusiasta, mentre al monegasco è piaciuta.

“La configurazione in uso questo weekend forse è un po’ troppo corta: quando ti sembra che il giro stia per iniziare è praticamente già finito… Comunque direi che non ci sono problemi: la curva 4 è simile a quella della scorsa settimana anche se è un po’ più veloce perché la traiettoria è più aperta, mentre il tratto con le curve 7 e 8 è abbastanza sconnesso e si sale sui cordoli in maniera aggressiva. Questa parte è piuttosto insidiosa ma non è male da guidare” ha detto Seb, mentre Charles ha dichiarato: "La pista in questa configurazione mi è piaciuta: con così poche curve mi ha riportato in qualche modo ai tempi del karting. Credo che la gara potrebbe essere divertente. Con questi lunghi rettilinei chiunque insegua può ritrovarsi nettamente avvantaggiato”.

Qualifica, occhio al traffico

Su una cosa sono d’accordo entrambi: in queste condizioni, la qualifica sarà un incubo per colpa del traffico.

“Pensando alla qualifica, con venti macchine in pista, credo che il Q1 sarà assai serrato, in particolar modo per il traffico, perché abbiamo bisogno di giri di raffreddamento da percorrere molto lentamente per riportare le gomme alla temperatura corretta. Spero che saremo tutti in condizione di effettuare un giro pulito senza ostacolarci l’un l’altro. Sono convinto che pochi centesimi potranno fare una grande differenza” ha concluso Vettel.

“Per quanto riguarda la qualifica, trovare lo spazio per un giro pulito è la cosa che più mi preoccupa. Specialmente in Q1 e Q2 rischia di esserci un bel po’ di confusione. All’inizio di FP2 la macchina mi dava le giuste sensazioni e quindi spero che il nostro punto di partenza anche se poi questo feeling va confermato in pista con il cronometro” gli ha fatto eco Leclerc.


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