GP Sakhir: le 5 chicche del fine settimana

GP Sakhir: le 5 chicche del fine settimana© Getty Images

Perez e Russell gli eroi di una domenica che invece avrà strascichi per Bottas, il tutto mentre la Ferrari annuncia l'addio di Resta e Grosjean saluta tutti

07.12.2020 ( Aggiornata il 07.12.2020 10:07 )

Il bambino prodigio


E' dura, spiegargli che avrà altre opportunità. George è un ragazzo intelligente e questo lo capirà, ma per togliersi di dosso una delusione del genere ci vorrà del tempo. Aveva fatto tutto bene, George: partenza, gestione delle gomme, sorpassi. Era a caccia di Perez quando ha dovuto alzare definitivamente bandiera bianca, per via di una foratura lenta capitata nel momento meno opportuno. Non ci credeva nemmeno lui, a quello che stava accadendo. Eppure stava succedendo, proprio a lui e proprio alla macchina, ed alla squadra, che sognava da tempo. Oddio, non proprio quella che sognava: ha sempre visto una Mercedes impeccabile, poi ci va lui e questi invertono le gomme... Ma bando alle cospirazioni, la Mercedes non aveva proprio niente da guadagnarci a fermare Russell. Anzi, vincere anche con un giovanissimo voleva dire promuovere ancora di più l'immagine di un marchio che sarebbe stato sempre più sinonimo di invincibilità. Non era però quello il giorno per vincere, e così i primi punti che Russell cercava da 36 GP si sono trasformati in un piccolo pezzo di pane dopo aver pregustato il cenone al gran galà. Restano gli applausi, quelli sì, per un 22enne che ha dimostrato quanto fossero veritiere tutte le belle parole spese, sulla fiducia, per lui. Due anni in Williams, se non soddisfazioni, gli hanno dato l'opportunità di migliorarsi continuamente all'ombra, senza pressioni, e ieri George ha dimostrato di essere un pilota di vertice. Non basta ancora, non può bastare una sola gara. Ma intanto il dado è tratto, la sua tuta color argento è già pronta per il 2022.

Russell: "Felice, orgoglioso ed incredibilmente deluso"


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