GP Abu Dhabi: Renault-Alonso, il test è un aspetto umano

GP Abu Dhabi: Renault-Alonso, il test è un aspetto umano© Getty Images

Autorizzati dalla FIA, in Renault provano a giustificare la necessità per Alonso di girare con la monoposto 2020 in vista del ritorno in pista il prossimo anno

F.P.

11.12.2020 ( Aggiornata il 11.12.2020 14:52 )

Al di là delle polemiche sul test di Alonso, martedì prossimo, al volante della Renault RS20, Abu Dhabi vede in pista Fernando con il progetto iridato del 2005, un contorno che migliore non potrebbe essere nel week end in cui, gare di contorno, non ce ne saranno. Tre run, uno già alle spalle, prima delle libere 2, tornerà a girare sabato e domenica.

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Ma inevitabilmente il tema caldo è la possibilità data dalla FIA di girare in un test pensato per i piloti senza esperienza della F1. Tema sul quale le critiche di Sainz, Vettel, Szafnauer, sono state alcune delle voci più nette e interessate.

Cyril Abiteboul, dalla conferenza dei team principal, prova a sfuggire dal punto centrale della vicenda, con un’autorizzazione costruita su misura o quasi. “Capisco che ci sia tanto vociare su questa cosa. Abbiamo iniziato l’anno con alcune controversie e finiamo con un altro tipo, però è positivo e tiene anche lo sport vivo”, dice riferendosi al via di Melbourne, il tema caldo dell’accordo privato tra FIA e Ferrari intorno alla power unit 2019.

"Allenarsi" al volante, condizione per il ritorno

Quella che stiamo facendo con Fernando è un aspetto umano; quando ha deciso di tornare in Formula 1 è stato molto chiaro sul fatto che avrebbe voluto guidare più chilometri possibili prima del prossimo anno.

I regolamenti pongono un limite chiaro su questa cosa, abbiamo fatto molto, quattro giorni di test con la macchina vecchia di due stagioni. E pensavamo sarebbe stata anche una cosa bella poterlo fare con una macchina attuale. L’abbiamo chiesto apertamente alla FIA e ha approvato la cosa”, dice Abiteboul.

Un test rappresentativo

Giustificazione che non può certo bastare a squadre che andranno a cambiare piloti il prossimo anno e non avranno uguale opportunità. “Sarà l’occasione per Fernando di verificare l’evoluzione in due anni, perché una macchina vecchia di due stagioni – con un motore anche depotenziato e gomme dimostrativa – va bene ma sarà molto più rappresentativo il test di quel che può aspettarsi il prossimo anno.

Le macchine cambieranno più di quanto non si dica il prossimo anno, con una piccola modifica aerodinamica che non è qualcosa che potremo provare la prossima settimana e sarà lo stesso per tutti. Per il resto, si tratterà di inserirlo in squadra, capire i processi e le procedure, il volante e trovare familiarità con gli ingegneri”, le parole riportate da Autosport.

Appunto, quel che speravano di poter fare Vettel e Sainz, con Racing Point e Ferrari.

I tempi delle prove libere 2


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