Il WMSC ha votato anche la nomina di Bob Fernley quale successore di Stefano Domenicali a capo della Commissione monoposto. Gerard Saillant lascia la presidenza della Commissione medica. Novità per le qualifiche nel WEC
Ventitré appuntamenti in totale e ancora un'incognita. Il calendario di Formula 1 2021 ratificato dal Consiglio mondiale del motorsport FIA conferma le indicazioni della bozza circolata lo scorso novembre, compresa l’incertezza sulla data del 25 aprile, inizialmente tassello da completare con il GP del Vietnam, prima che vicende giudiziarie legate al promoter mettessero in pausa lo svolgimento dell’evento sul nuovo impianto di Hanoi. In corsa per subentrare e completare il calendario ci sono le candidature di Portimao e Imola.
L'editoriale del direttore: Amministratore delicato
Un asterisco, subordinato alla definizione di un contratto con il promoter, accompagna la data del Gran Premio di Spagna. Con due piloti spagnoli in griglia, appare quantomeno improbabile che non si arrivi a definire un accordo per il 2021 e le stagioni seguenti. C’è, poi, la necessaria omologazione da riconoscere al circuito di Jeddah, gara notturna quella in Arabia Saudita.
21 marzo |
Australia |
Melbourne |
28 marzo |
Bahrain |
Sakhir |
11 aprile |
Cina |
Shanghai |
25 aprile |
Da confermare |
Da confermare |
9 maggio |
Spagna |
Barcellona** |
23 maggio |
Monaco |
Monaco |
6 giugno |
Azerbaijan |
Baku |
13 giugno |
Canada |
Montreal |
27 giugno |
Francia |
Le Castellet |
4 luglio |
Austria |
Spielberg |
18 luglio |
Gran Bretagna |
Silverstone |
1 agosto |
Ungheria |
Budapest |
29 agosto |
Belgio |
Spa-Francorchamps |
5 settembre |
Olanda |
Zandvoort |
12 settembre |
Italia |
Monza |
26 settembre |
Russia |
Sochi |
3 ottobre |
Singapore |
Singapore |
10 ottobre |
Giappone |
Suzuka |
24 ottobre |
USA |
Austin |
31 ottobre |
Messico |
Città del Messico |
14 novembre |
Brasile |
San Paolo |
28 novembre |
Arabia Saudita |
Jeddah* |
5 dicembre |
Abu Dhabi |
Yas Marina |
La ratifica del calendario di F1 2021 non è l’unico provvedimento adottato dal Consiglio mondiale, che tornerà a riunirsi il prossimo anno, il 5 marzo a Ginevra. Delle novità che interessano il mondiale rally abbiamo già scritto.
Quanto al mondiale Endurance, dal 2021 tornerà un format di qualifica che prevede la formazione della griglia di partenza in base al giro più veloce ottenuto da un singolo pilota per ciascun equipaggio, anziché dall’aggregazione dei migliori tempi da parte di due piloti. La sessione di qualifica sarà composta da due turni, ciascuno da 10 minuti: uno sarà riservato alle Hypercar e alle LMP2, l’altro alle due Classi GTE.
Da segnalare l’introduzione di un maggior numero di test precampionato e durante la stagione, non solo per la Classe Hypercar al debutto ma anche per la Classe LMP2 e la GTE Am. In chiave 24 Ore di Le Mans, i preparativi alla gara si svolgeranno nell'arco dei 10 giorni precedenti anziché in due settimane. Modifiche verranno introdotte sia ai turni di prove libere che di qualifica.
Al di fuori degli aspetti strettamente legati all’attività in pista, il Consiglio mondiale FIA ha salutato il prof. Gerard Saillant, che lascia la presidenza della Commissione medica FIA, posizione dalla quale ha contribuito, nel 2020, a stilare il protocollo sanitario grazie al quale la Formula 1 è tornata in pista. Sarà consulente esterno per la Commissione e verrà sostituito alla presidenza dal dott. Dino Altmann, attuale vicepresidente della Commissione medica, ruolo nel quale viene promosso il dott. Ian Roberts, medico che ha prestato i primissimi soccorsi a Romain Grosjean in Bahrain.
Dalla Commissione medica alla Commissione monoposto, presieduta finora da Stefano Domenicali, dal prossimo gennaio ufficialmente a.d. della Formula 1. Sarà Robert Fernley a succedere nel ruolo, guiderà la Commissione monoposto l’ex team principal vicario della Force India. Sui possibili interventi migliorativi che la Commissione potrà ancora apportare al già ottimo lavoro svolto sotto la guida di Domenicali, Fernley ha commentato ad Autosport: “Può essere fatto ancora del lavoro, soprattutto sulla sostenibilità economica. È qualcosa che mi appassiona molto, anche quando ero in Force India. Vedo la Commissione continuare quel processo per garantire che le categorie siano il più sostenibili possibile in modo da permettere a più persone possibile di prendervi parte”.
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