Domenicali: "Serve coinvolgere i Costruttori. Ferrari? Nessun giudizio"

Domenicali: "Serve coinvolgere i Costruttori. Ferrari? Nessun giudizio"© LAPRESSE

In una lunga intervista alla Gazzetta Stefano Domenicali ha toccato i temi più importanti che riguardano la F1 del presente e del futuro

18.12.2020 ( Aggiornata il 18.12.2020 17:18 )

Il futuro, i piloti di oggi e di domani, i grandi costruttori, Ferrari ed il ritorno del pubblico. C'è tutto questo nell'intervista che Stefano Domenicali ha concesso alla Gazzetta dello Sport, tenendoci a sottolineare la salute del Circus.


La F1 2021 sarà interessante

L'ex team principal della Ferrari ha cominciato dicendo: "Credo che per la Formula 1 i piloti siano l'ultimo dei problemi, nel senso che abbiamo una generazione giovane, molto forte, diversa ma affine a quei giovani che devono affezionarsi alla F1. Sotto questo profilo avremo un campionato molto interessante, ne sono sicuro. Culture diverse con una grande voglia di fare bene e soprattutto dei grandi professionisti che sapranno sfruttare al meglio le macchine a disposizione".

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Piloti di oggi e di domani

Stefano ha poi parlato di chi sta dominando la scena in questi anni: "Hamilton? A casa ho una foto molto carina, dove lui riceva la sua prima coppa del mondo nel 2008 mentre io ricevo quella Costruttori per la Ferrari. Lewis è un grandissimo pilota, quando ci sono dei numeri così importanti le chiacchiere stanno a zero. E' un protagonista, sta esercitando un ruolo diverso, non è più solo un pilota, è diventata anche un'icona che vuole trasmettere messaggi sulla diversità e su altri valori per lui molto preziosi. Si tratta sicuramente di un asset molto importante per la Formula 1. I cicli ci sono sempre stati in F1, la Mercedes ha fatto un lavoro straordinario ed ha raccolto i risultati che ha meritato. E' chiaro che per lo spettacolo, con tutto il rispetto, questo ciclo non dico debba finire ma eventualmente portato a termine in una condizione diversa. Il prossimo anno le regole seguiranno la logica della continuità, mentre nel 2022 avremo un cambiamento strutturale e strategico molto netto. C'è la voglia di avere una F1 che possa coinvolgere, nella scala piramidale dalla Formula 4 alla Formula 1 passando per F3 ed F2 ci sono già tre piloti che hanno affrontato tutti i gradini: Mazepin, Mick Schumacher e Tsunoda. Questo è importante".

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Il team dei grandi Costruttori

La F1 è ancora in forma: "Dal punto di vista tecnico, è fondamentale coinvolgere ancora i grandi costruttori e le grandi squadre. I limiti sui costi ci sono, sono già impostati e verranno portati avanti ancora di più. Dunque c'è tanta carne al fuoco, senza dimenticare che la piattaforma della Formula 1 è tra le più importanti a livello mondiale dal punto di vista sportivo e di business, e sarà ancora tantissimo protagonista nei prossimi anni".

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Ferrari? Nessun giudizio

Sul suo passato, Domenicali non si è sbilanciato: "Cosa serve alla Ferrari per tornare al vertice? Sarebbe sbagliato da parte, soprattutto per il ruolo che ricoprirò, dare dei giudizi. Posso solo dire che c'è bisogno di una Ferrari che torni competitiva, sono convinto che sia il presidente che Mattia Binotto stiano mettendo in fila tutte le cose che sono necessarie perché questo avvenga il più presto possibile. La F1 ha bisogno della Ferrari, non c'è dubbio, lo dicono sempre tutti, ma vale anche il contrario. Ci auguriamo tutti che questo possa avvenire in fretta".

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Ritorno del pubblico

Sul ritorno del pubblico sugli spalti, ha detto: "Io inizierò dal 5 gennaio, ma sono già in contatto con gli organizzatori per far sì che tutto sia pronto nel momento in cui sarà possibile. Siamo di fronte ad una stagione con 23 appuntamenti già definiti, ma dovremo cercare di gestire la situazione sulla base di quello che avverrà. L'evoluzione della pandemia porterà all'evoluzione delle relazioni ed alla possibilità di organizzare eventi 'fisici' nei circuiti. Speriamo possa accadere il prima possibile. Devo sottolineare una cosa eccezionale, cioè che sia stato portato a termine un campionato che a marzo nessuno pensava potesse essere possibile disputare, per cui tanti complimenti per quanto fatto quest'anno. Sono stati fatti oltre 80 mila test e sono state riscontrate positive solo 79 persone. Si tratta dello 0,1%, un niente. Quindi pur parlando di un sistema che deve essere migliorato e velocizzato stiamo parlando di un sistema che ha dimostrato di essere in grado di ripartire".


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