Norris, vantaggi e sfide del passaggio al motore Mercedes

La curiosità sarà nel capire come si posizionerà quest’anno una McLaren motorizzata Mercedes, tecnicamente alla pari cioè con chi è il migliore dell'era turbo ibrida - con l'eccezione di due stagioni e un Cavallino Ferrari a dettare legge -.

Curiosità per chi, nel 2020, ha staccato il miglior risultato dopo anni da dimenticare, causa power unit ma non solo, perché andata via Honda s’è scoperto come in McLaren avessero anche tante altre lacune a limitare la prestazione.

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La regolarità di rendimento dei due piloti, le opportunità sfruttate quasi sempre bene quando si sono presentate, sono valori valsi il buon risultato ottenuto lo scorso anno, consapevoli tuttavia d’avere una monoposto che, in velocità pura, non valeva la concorrenza nella corsa al terzo posto nel mondiale Costruttori.

I pro e le difficoltà da superare

Cosa aspettarsi, dal 2021, dalla power unit Mercedes, è un giudizio di Lando Norris apparentemente scontato: “Nell’insieme, penso sia un pacchetto migliore. È più potente e, toccando ferro, è più affidabile e ha un pacchetto leggermente migliore da integrare. Nel complesso ci sono molti aspetti positivi”, dice a motorsport.com del passaggio alla fornitura Mercedes.

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“Non sono addentro a ogni cosa, sono certo ci saranno forse dei punti negativi e ci saranno molte cose nuove. Come ci saranno delle cose che dovremo capire e per i meccanici non sarà così naturale, come anche per gli ingegneri nel modo in cui comprendono ogni cosa. Ovviamente faranno un gran lavoro nella fase di transizione per provare a capire tutto. Alcuni aspetti saranno un po’ insidiosi ma, come pacchetto, dovrebbe essere di gran lunga migliore e questo ci dà fiducia che potrà portarci un po’ più avanti”.

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