Il promoter conferma l'intenzione di ospitare la Formula 1 e un GP aperto al pubblico, scenario sul quale le tempistiche organizzative richiedono una parola definitiva a maggio
Avanti a ogni condizione. Gli organizzatori del Gran Premio d’Australia, costretti a rinviare l’appuntamento inaugurale del campionato – per il quale è noto il pagamento di un extra nel contratto firmato con la Formula 1 -, non vincolano lo svolgimento della gara del 21 novembre alla presenza o meno del pubblico.
È una condizione di "ordinaria normalità" che l’a.d. della società organizzatrice è convinto di poter rispettare, tanto da rimettere a una extrema ratio una gara a porte chiuse.
Wolff: Red Bull rivale per il titolo con Perez
“Non è un’ipotesi che sto considerando attualmente, perché credo saremo in grado di accogliere il pubblico.
Ma la visione dev’essere quella che, se ci impegniamo e siamo in calendario, allora è un impegno che intendiamo onorare, perciò la risposta è: andremo avanti”, spiega Westacott a Speed Café.
Spera nella carta di un Gran Premio organizzato su un atipico circuito cittadino, “il mio desiderio assoluto è di lavorare a un GP con il pubblico. Ho detto molte volte come abbiamo un parco di 176 ettari, splendide progettazioni adattabili per strutture aziendali, tribune e accessi all’aria aperta. Quindi, per molto aspetti, l’Albert Park simula i parchi all’aperto, i luoghi di intrattenimento, le spiagge.
L'editoriale del direttore: C'era una volta il futuro
Perciò, secondo la logica, perché mai non dovremmo poter avere il pubblico fintanto che assicuriamo la tracciabilità e di codici QR ovunque?”, approfondisce l’a.d. dell’Australian Grand Prix Corporation.
Organizzare un evento a porte aperte o senza pubblico, inevitabilmente chiama in causa il tema dei diritti da corrispondere alla Formula 1, così come un piano sufficientemente anticipato e certo di vendita dei tagliandi. Tempistiche sulle quali, nella massima incertezza figlia della pandemia, porta Westacott a dire sulla vendita dei biglietti: “Sono decisioni che vanno prese 5-6 mesi prima a mio avviso. Dobbiamo poter dare certezze, senza è molto, molto difficile per i tifosi locali e di altri stati australiani programmare viaggi e vacanze.
Manterremo sempre la flessibilità e avremo sempre le avvertenze sulla salute e le linee guida dal governo”. Australia che sta vivendo, sul fronte degli eventi sportivi internazionali, lo scenario di isolamento al quale sono costretti i tennisti che parteciperanno al prossimo Australian Open, confinati in stanze d’albergo per la quarantena obbligatoria all’ingresso nel Paese: “Lavoreremo affinché qualsiasi cosa verrà appresa dagli Australian Open possa essere messa in atto a vantaggio di procedure semplificate per la Formula 1”, conclude Westacott.
28 marzo |
Bahrain |
Sakhir |
18 aprile |
Emilia Romagna |
Imola |
2 maggio |
Da confermare |
Da confermare |
9 maggio |
Spagna |
Barcellona |
23 maggio |
Monaco |
Monaco |
6 giugno |
Azerbaijan |
Baku |
13 giugno |
Canada |
Montreal |
27 giugno |
Francia |
Le Castellet |
4 luglio |
Austria |
Spielberg |
18 luglio |
Gran Bretagna |
Silverstone |
1 agosto |
Ungheria |
Budapest |
29 agosto |
Belgio |
Spa-Francorchamps |
5 settembre |
Olanda |
Zandvoort |
12 settembre |
Italia |
Monza |
26 settembre |
Russia |
Sochi |
3 ottobre |
Singapore |
Singapore |
10 ottobre |
Giappone |
Suzuka |
24 ottobre |
USA |
Austin |
31 ottobre |
Messico |
Città del Messico |
7 novembre |
Brasile |
San Paolo |
21 novembre |
Australia |
Melbourne |
5 dicembre |
Arabia Saudita |
Jeddah |
12 dicembre |
Abu Dhabi |
Yas Marina |
Link copiato