Sainz, la gioia e l'orgoglio di vestirsi Ferrari

Sainz, la gioia e l'orgoglio di vestirsi Ferrari© Getty Images

Lo spagnolo racconta di come da piccolo abbia scelto di puntare alla F1 anziché ai rally, aggiungendo che divenire pilota Ferrari sia un sogno che si avvera

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26.02.2021 ( Aggiornata il 26.02.2021 16:49 )

Correre per la Ferrari è il sogno di tutti, e quello di Carlos Sainz si sta realizzando. Tra un mese e poco più lo spagnolo prenderà il via al suo primo GP vestito di rosso, ma già adesso avverte l'emozione di ciò che lo aspetta. 

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In occasione della presentazione della squadra Ferrari per il 2021, Sainz ha parlato di sé e di ciò che lo attende: "La mia passione per le corse è iniziata molto presto, motori e pneumatici sono stati sempre presenti nella mia infanzia. A 2 o 3 anni ho visto per la prima volta un'auto e ci sono subito salito su. Mio padre è stato due volte campione di rally, poi quando avevo 10 o 11 anni a Barcellona ho incontrato Fernando Alonso, Michael Schumacher e mi sono subito innamorato della F1. Da lì, correrci è diventato un obiettivo".

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Momenti indimenticabili

Entrare a far parte del mondo Ferrari cambia la vita, regalando momenti che non si dimenticano, come ha raccontato il figlio d'arte: "Nel momento in cui firmi e realizzi che diventerai un pilota Ferrari, questo cambia la tua vita completamente. A dicembre ho passato i miei primi giorni in Ferrari, ho conosciuto tutte le persone della fabbrica, gli ingegneri ed i meccanici con cui avrei lavorato. La prima volta che indossi la tuta rossa, o che metti il cappellino, quello è un momento che non potrai mai dimenticare, neanche a 90 anni".

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Non importa contro chi lotteremo


Riguardo alla battaglia per il 2021, il madrileno si è mostrato molto diretto: "Non mi preoccupo con chi dovremo battagliare, se con McLaren, Aston Martin, Red Bull o Renault. Quello che mi piacerebbe sarebbe vedere Ferrari e McLaren in lotta non per il terzo posto ma per posizioni migliori, sarebbe bello per la F1 e molto interessante, perché con Mercedes e Red Bull sarebbero sfide incredibili da guardare in tv. Per fare questo penso manchi ancora qualcosa, non so chi sarà in lotta per il terzo posto tra i Costruttori ma sinceramente non è una cosa che mi preoccupa molto. Per quest'anno mi piacerebbe vedere il distacco dalla Mercedes ridursi, per poi prepararsi per il 2022, che realisticamente è la prima opportunità per far un salto in avanti più grande. Ora serve pazienza e pensare a fare piccoli passi in avanti, per poi avere una buona base per il 2022".

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Rispetto con Charles

La sfida con Charles Leclerc sarà intensa, ma prima di tutto occorre riportare la Ferrari al vertice: "Arrivare a 26 anni a questo traguardo è qualcosa per cui ho sempre lottato - ha aggiunto Sainz -, parliamo di una squadra che genera passione, abbiamo una responsabilità. Voglio aiutare il team a tornare ad alti livelli, tutti dobbiamo spingere nella stessa direzione, con Charles c'è rispetto e competitività. Non mi sono mai dovuto allenare sulla concentrazione, è un qualcosa che dipende molto anche dalla preparazione fisica. Sono sereno, non dimostro di essere nervoso. Sarà molto difficile battere Charles, ma ci proverò. Sarebbe il massimo, la cosa più importante comunque è quella di far andare bene la Ferrari. Quest'anno sarà importante, poi ne riparleremo quando ci sarà da lottare per il Mondiale. Riusciremo a superare ogni rivalità, ho grande rispetto per la squadra. Incidenti come quelli di Grosjean ci fanno pensare, ci giochiamo la vita e per questo serve grande rispetto. I test di Fiorano mi hanno colpito, ero nervoso e sapevo che era una giornata speciale, ed anche i tifosi sono speciali".

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