Gare sprint e l'extra budget cap, si cerca l'equilibrio

La convergenza sulla sperimentazione della gara sprint al sabato, da parte dei team, è emersa anche nel corso della tre giorni in Bahrain, seppur con distinguo e dettagli da mettere a punto.

Il format inedito verrà provato a Silverstone, Monza e Interlagos, con la gara breve al sabato, la qualifica spostata al venerdì e un'assegnazione dei punti limitata ai primi tre classificati. L'ordine d'arrivo della gara del sabato costituirà la griglia di partenza del "vero" Gran Premio domenicale.

Secondo quanto riporta Autosport, le discussioni ancora in essere vertono soprattutto sull'aspetto economico, più che sui dettagli di adeguamenti regolamentari necessari, a partire dalle norme sul parco chiuso.

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Il costo del far gareggiare una monoposto

Disputare una seconda gara nell'arco del week end porta con sé i rischi derivanti da una partenza da fermo, dalla possibilità di incidenti e guasti con i relativi costi per ripristinare le monoposto in vista del Gran Premio.

È intorno alla quantificazione della cifra da "compensare" che le squadre cercano un punto d'incontro. Non mancano le posizioni sospette sulle richieste dei grandi team, che vorrebbero incrementare l'offerta avanzata dalla F1 - il pagamento di una somma che non rientrerebbe nei limiti di spesa previsti -.

I costi maggiori derivano dai rischi potenziali connessi a tre gare in più corse nell'arco di una stagione. Un milione di euro a gara sprint di premio extra budget, questa sarebbe la posizione espressa da alcune squadre di vertice.

Secondo le squadre minori è un tentativo di allargare un po' le maglie del budget cap, mentre un'altra posizione vorrebbe una compensazione prodotta ex post, sulla base dei danni realmente riportati e le spese sostenute, anziché un riconoscimento preventivo.

Una decisione, con votazione all'interno della Commissione F1, verrà assunta prima del via del mondiale, nel week end del 28 marzo. 

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