Ala flessibile, i dubbi di Brawn sulle minacce di protesta a Baku

Ala flessibile, i dubbi di Brawn sulle minacce di protesta a Baku© Getty Images

Mercedes guida il fronte di squadre, tre, critiche sul rinvio al 15 giugno dell'introduzione del nuovo test di verifica della flessibilità dell'ala posteriore. Ross Brawn è scettico su un'eventuale contestazione e pronuncia dei commissari favorevole

Fabiano Polimeni

28.05.2021 ( Aggiornata il 28.05.2021 10:11 )

Verso Baku si procede cone le schermaglie verbali, le posizioni di squadre come Mercedes, McLaren, Aston Martin, sul tema dell'ala posteriore flessibile e, dall'altra, tutte o quasi le squadre avversarie. Alcune più di altre nel mirino per l'eccessiva flessibilità dell'ala, contestata dopo il GP di Spagna e con la FIA a disporre nuovi, più stringenti, test di trazione e carico sull'elemento.

Fintanto che esiste una norma del regolamento, vigente, quella va rispettata e, allo stato attuale - come anche a Baku - quel test è stato superato da tutte le squadre. È contro il rinvio dell'introduzione al 15 giugno delle verifiche più stringenti che, a ben vedere, dovrebbero protestare Mercedes e McLaren, le due voci più di tutte critiche sul mantenimento di una condizione di vantaggio per Red Bull e altre squadre anche nel GP d'Azerbaijan.

Commissari e posizione FIA

Ross Brawn è scettico sulla possibilità che Mercedes faccia valere quanto minacciato a Montecarlo con Toto Wolff, avanzare una protesta dinanzi ai commissari del GP e finanche ricorrere alla Corte internazionale d'appello. "Non penso che accadrà. Credo che la FIA sia stata piuttosto omogenea nel suo approccio. Mi sorprenderebbe se i commissari andassero contro l'opinione della FIA", le parole del direttore generale Motorsport della Formula 1.

La materia è ricorrente, che sia la flessibilità dell'ala anteriore o di quella posteriore, il regolatore si è trovato ciclicamente a dover intervenire e introdurre prove via via più esigenti nelle forze applicate per verificare la rigidità dell'ala entro i parametri del regolamento. L'evoluzione dei materiali e dei metodi di lavorazione ha rinnovato le possibilità di sviluppo di soluzioni flessibili.

A volte (spesso) ritornano

"Probabilmente questa è la riedizione numero 27 dell'ala posteriore flessibile in F1. In 40 anni di corse ci sono passato molte volte. Ricordo Patrick Head saltare sulla nostra ala anteriore in parco chiuso, perché riteneva non fosse sufficientemente rigida.

Voleva dimostrare a Charlie che non era rigida abbastanza, così si mise sopra e inizio a saltellare per dimostrare quanto fosse flessibile", continua Brawn.

"C'è un insieme di prove FIA ed è l'unico modo che abbiamo per determinare i limiti di ciò che puoi fare. Se passi il test e ad altri team non piace, la FIA può esaminare la cosa, dire che è una giusta osservazione e irrigidire le prove, farne di differenti. 

Sinceramente non credo sia il caso di percorrere una strada diversa per risolvere il problema, perché non saprei come lo quantifichiate. 

Alla visione di una persona sull'eccessiva flessibilità c'è un'altra valutazione che la ritiene a posto, per questo abbiamo le verifiche. Se adotti un meccanismo o uno snodo, sono d'accordo che non è corretto. Ma all'interno della normale conformità della struttura non vedo un problema", riporta ESPN.

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