Sainz: "Baku insidiosa, io devo migliorare in qualifica"

Sainz: "Baku insidiosa, io devo migliorare in qualifica"© Getty Images

Carlos guarda ai risultati, ottimi, maturati finora in Ferrari e se il podio di Montecarlo è già storia passata, sul GP d'Azerbaijan attende di registrare il feeling in macchina dopo le libere. La qualifica resta ancora un esercizio nel quale trovare gli automatismi

Fabiano Polimeni

03.06.2021 13:05

Cinque gare alle spalle e nessun dubbio sul fatto che sia da considerare il pilota che meglio in assoluto si è integrato nel cambio di scuderia. Carlos Sainz è reduce da una Montecarlo conclusa a podio, il primo da ferrarista. Davanti ha Baku, GP d'Azerbaijan che potrebbe riposizionare gli equilibri tra Ferrari e McLaren. 

Imola da incorniciare

Cinque gare alle spalle e due momenti da portare con sé, diversi per le sensazioni e il risultato. Perché se Monaco di diritto prende un posto in virtù del piazzamento ottenuto, un'altra esibizione finisce tra le gare che Sainz ha apprezzato di più: "Finora la gara preferita, quella dove mi sono divertito di più, è stata Imola, per quanto è stata insidiosa, sul bagnato. Mi piace guidare sul bagnato, la pista per metà era asciutta e per metà bagnata.

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Monaco è stata dove siamo stati più competitivi, sempre nei primi tre posti, nei primi 2, è stato incoraggiante e la macchina è stata incredibile da guidare, mi sono divertito moltoMi sento bene e di certo con più fiducia dopo Monaco. È stata una bella sensazione ottenere il primo podio su una pista come Monaco, ti dà quell'extra boost di sicurezza nel continuare a spingere, vedere che il duro lavoro è ripagato.

In termini di prestazioni della macchina penso che Monaco rappresenti un unicum, dobbiamo calmierare le nostre aspettative e penso che probabilmente dovremo porti gli obiettivi simili al Bahrain o Imola". 

Grande motivazione

Non è il tempo dell'amarcord-istantaneo, tuttavia: "È un risultato da mettere presto alle spalle e concentrarci sulla prossima. La motivazione, la mia fiducia, sono alti. È stata una settimana frenetica dopo Monaco, poi sono stato alla Partita del cuore, ho fatto 170 giri al Paul Ricard, è stata una settima intensa", prosegue Carlos. Baku preparata al simulatore, dove i riscontri sembrerebbe siano stati meno brillanti per la SF21 rispetto alla premesse vissute verso Barcellona e Monaco. Il team mette in conto che in Azerbaijan si possa dover correre sulla difensiva, massimizzando il risultato che sarà possibile, contro una McLaren accreditata di un vantaggio per le caratteristiche del circuito.

Il cittadino più impegnativo

"Baku è una pista molto diversa da Montecarlo, amo i circuiti cittadini, ma direi che Baku è sempre stata la più difficile per me. Per quanto è insidiosa, è difficile trovare i punti di staccata. 

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È in realtà tra le più impegnative - se non la più impegnativa - tra le piste cittadine. Vedremo quali saranno le sensazioni dopo le prove libere. 

Passiamo 2 km in pieno e sappiamo come velocità di punta e accelerazione restino per noi è ancora un punto debole. Sappiamo quindi che ci metterà da subito un po' sulla difensiva. Al tempo stesso, se riusciremo a far lavorare bene la macchina nelle curve lente come fatto a Monaco, potremo essere competitivi su un livello dignitoso. Nulla che si avvicini a quanto fatto a Monaco, perché resa un'eccezione, però proveremo a fare buoni punti e continuare a migliorare come squadra".

Sainz è arrivato in Ferrari con la solidità di quello che si considera un "race driver" o "Sunday driver", pilota da gara ancor prima che grandissimo qualificatore.

Ancora un passo avanti in Q3

La qualifica, la prestazione sul giro secco che conta, è vista ancora come una specializzazione nella quale migliorare, al volante della SF21: "Sono assolutamente molto a mio agio in Ferrari, mi sono sentito subito a casa, da gennaio. Mi piace davvero l'atmosfera. C'è stata una bella reazione a Maranello, si vedeva sui volti di tutti, nel morale, che era stata una bella spinta. Non solo per il podio ma in generale per la velocità che abbiamo espresso nel week end. 

Monaco è una pista ad alto carico, dove serve aderenza meccanica, un buon bilanciamento e vedere che siamo stati tra i migliori, se non i migliori, è stato assolutamente un aspetto incoraggiante e si sentiva nell'aria.

Con la macchina ci sono cose da migliorare come pilota, devo sfidare me stesso, in Q3 devo trovare ancora della prestazione, non è ancora tutto automatico. Devo sperimentare ancora molto, fa parte del processo, al tempo stesso sto facendo di tutto per renderlo il più rapido possibile".


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