Pirelli, GP di Francia con le mescole centrali della gamma

Pirelli, GP di Francia con le mescole centrali della gamma© Ferrari

La selezione delle gomme per il GP al Paul Ricard è la stessa di due anni fa, nonché dei primi GP stagionali. Un circuito a basso degrado degli pneumatici, forze laterali e stress per le gomme medio-alti

F.P,

14.06.2021 ( Aggiornata il 14.06.2021 17:52 )

È atteso un GP di Francia rovente, per le temperature dell'asfalto. Difficilmente, però, potrà essere un fattore che stravolge un tema tecnico e strategico che ha visto, due anni fa, le gomme Pirelli affrontare con un solo pit-stop e l'abbinata gomma dura-gomma media, un GP corso con l'asfalto a 50° C.

Medesima proposta di mescole, C2-C3-C4, quest'anno per il ritorno del GP di Francia, anticipato di una settimana rispetto alla programmazione iniziale, per far posto ai due GP in Austria, il secondo in sostituzione del GP di Turchia, a sua volta subentrato brevemente come "riserva" del GP del Canada.

Circuito "bilanciato"

Paul Ricard che è certo pista più stressante per le gomme di quanto non lo sia stata Baku, stress che si concretizza soprattutto nel settore finale, le due curve dove maggiori sono le forze laterali, ovvero, Signes e la successiva curva 13. 

Sterzi a parte: La Ferrari cambia dieta: mangia poco e spesso!

Pirelli non si attende un particolare degrado delle gomme e riassume le caratteristiche del tracciato su trazione, frenata, livelli di aderenza e abrasività su valori medi nella scala di classificazione: 3 su 5. Una pista che solitamente ha visto i team optare per livelli di carico medio-alti.

"Per il Paul Ricard siamo tornati alla combinazione di mescole utilizzata per le prime due gare di quest'anno, quelle centrali della gamma. Questa è senza dubbio la scelta più versatile perché si adatta a diverse esigenze, ed è anche ciò che la rende una buona combinazione per il circuito del Paul Ricard che presenta un interessante mix di curve", commenta Mario Isola.

Interrogativi di sempre

Inutile negare come la tracciatura sia tra le più noiose del mondiale, aggravata dalla presenza di enormi vie di fuga. È stata a lungo, ed è ancora, struttura avanzatissima per i test di varie categorie del motorsport, condizione che non si sposa con le esigenze di spettacolarità di un tracciato, come hanno dimostrato le due edizioni corse dopo la lunga assenza del GP di Francia a Le Castellet.

Leggi anche - Alpine e il ritmo gara da migliorare

"Il Paul Ricard viene considerato un ottimo proving ground, e anche se non ha ospitato una gara di Formula 1 per due anni, noi proprio su questa pista all'inizio della stagione abbiamo testato i pneumatici da bagnato da 18 pollici del prossimo anno e poi abbiamo corso lì il mese scorso con il GT World Challenge. 

Per questo appuntamento confermiamo la stessa nomination utilizzata nell'ultimo Gran Premio di Francia, che ha visto una gara ad una sosta per la maggior parte dei piloti. Tuttavia, abbiamo anche visto che ci sono state diverse tipologie di pit-stop ad una sosta e questo può tradursi in una serie di strategie distinte", conclude Isola.

I valori di pressione minima imposti da Pirelli sono di 21 psi per le gomme anteriori e 19,5 psi per le posteriori. 


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi