Le caratteristiche del circuito del Paul Ricard - e i risultati degli anni scorsi nel GP di Francia - fanno ben sperare Mercedes sul ritorno alla competitività. L'obiettivo è garantire una W12 ai piloti con la quale poter spingere al limite della prestazione
Dopo Baku, Christian Horner ha polemizzato con Toto Wolff per il modo, pubblico, di criticare il team che caratterizza l'operato del gran capo di Mercedes F1.
Critiche che a Brackley e Brixtworth sono schiette come lo sono le discussioni interne, ha sempre sottolineato Wolff. Ecco, la W12 ha un problema di prestazione che su circuiti come Monaco e Baku l'ha resa critica da gestire per i piloti. Non è riuscito a Hamilton, trovare il grip al sabato, a Monaco. Non è riuscito a Bottas, a Baku, trasformando il finlandese nel bersaglio preferito oltre ogni limite.
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Ai tecnici il compito di evitare anche certe imbarazzanti prestazioni ai propri piloti. La speranza è che il Paul Ricard mostri il volto bello della monoposto, che possa far valere la gestione gomma equilibrata e il passo gara dei bei tempi. Relativamente andati, perché basta tornare a Portimao o Barcellona e si ha la misura della competitività.
"Siamo reduci da due circuiti cittadini non adatti alla nostra macchina, due circuiti che sapevamo sarebbero stati difficili per noi e siamo delusi d'aver perso un arrivo a podio e una vittoria per errori nostri.
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A Monaco e Baku abbiamo messo la W12 in una finestra nella quale solo uno dei nostri piloti ha trovato la fiducia per sbloccare le prestazioni della monoposto: Valtteri a Monaco e Lewis a Baku. In una lotta così intensa e ravvicinata, abbiamo bisogno di una preparare una macchina, a ogni gara, che i nostri piloti possano portare entrambi al limite con fiducia", analizza Wolff.
Due "incidenti di percorso", Monaco e Baku, che letti in quest'ottica portano a considerare una manna dal cielo la cancellazione del GP di Singapore. Davanti, quattro gare che possono considerarsi mediamente favorevoli o molto favorevoli a Mercedes. "Il GP di Francia rappresenta il ritorno a un circuito più tradizionale e speriamo che ci riservi migliori fortune. È una pista sulla quale in passato siamo andati bene, con un'ampia varietà di curve per velocità, che metteranno alla prova la monoposto in ogni aspetto. È una sfida interessante da affrontare.
Dopo 6 gare resta ancora molta strada da fare, davanti è una lotta molto ravvicinata e non ci aspettiamo che le cose cambino. Siamo intenzionati a tradurre le cose apprese nelle ultime settimane in prestazione e correre un week end molto più competitivo con entrambe le macchine".
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