Wolff e una Mercedes tradizionalista: "Speriamo nel GP di Francia"

Wolff e una Mercedes tradizionalista: "Speriamo nel GP di Francia"© Getty Images

Le caratteristiche del circuito del Paul Ricard - e i risultati degli anni scorsi nel GP di Francia - fanno ben sperare Mercedes sul ritorno alla competitività. L'obiettivo è garantire una W12 ai piloti con la quale poter spingere al limite della prestazione

Fabiano Polimeni

15.06.2021 16:59

Dopo Baku, Christian Horner ha polemizzato con Toto Wolff per il modo, pubblico, di criticare il team che caratterizza l'operato del gran capo di Mercedes F1. 

Critiche che a Brackley e Brixtworth sono schiette come lo sono le discussioni interne, ha sempre sottolineato Wolff. Ecco, la W12 ha un problema di prestazione che su circuiti come Monaco e Baku l'ha resa critica da gestire per i piloti. Non è riuscito a Hamilton, trovare il grip al sabato, a Monaco. Non è riuscito a Bottas, a Baku, trasformando il finlandese nel bersaglio preferito oltre ogni limite. 

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Ai tecnici il compito di evitare anche certe imbarazzanti prestazioni ai propri piloti. La speranza è che il Paul Ricard mostri il volto bello della monoposto, che possa far valere la gestione gomma equilibrata e il passo gara dei bei tempi. Relativamente andati, perché basta tornare a Portimao o Barcellona e si ha la misura della competitività. 

Le colpe della monoposto 

"Siamo reduci da due circuiti cittadini non adatti alla nostra macchina, due circuiti che sapevamo sarebbero stati difficili per noi e siamo delusi d'aver perso un arrivo a podio e una vittoria per errori nostri.

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A Monaco e Baku abbiamo messo la W12 in una finestra nella quale solo uno dei nostri piloti ha trovato la fiducia per sbloccare le prestazioni della monoposto: Valtteri a Monaco e Lewis a Baku. In una lotta così intensa e ravvicinata, abbiamo bisogno di una preparare una macchina, a ogni gara, che i nostri piloti possano portare entrambi al limite con fiducia", analizza Wolff.

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Due "incidenti di percorso", Monaco e Baku, che letti in quest'ottica portano a considerare una manna dal cielo la cancellazione del GP di Singapore. Davanti, quattro gare che possono considerarsi mediamente favorevoli o molto favorevoli a Mercedes. "Il GP di Francia rappresenta il ritorno a un circuito più tradizionale e speriamo che ci riservi migliori fortune. È una pista sulla quale in passato siamo andati bene, con un'ampia varietà di curve per velocità, che metteranno alla prova la monoposto in ogni aspetto. È una sfida interessante da affrontare.

Dopo 6 gare resta ancora molta strada da fare, davanti è una lotta molto ravvicinata e non ci aspettiamo che le cose cambino. Siamo intenzionati a tradurre le cose apprese nelle ultime settimane in prestazione e correre un week end molto più competitivo con entrambe le macchine".


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