Il finlandese della Mercedes ha spiegato il suo errore mentre ripartita dalla piazzola di sosta, aggiungendo di non temere alcuna penalità nonostante la convocazione da parte dei commissari
La cartolina che arriva dal venerdì pomeriggio del Red Bull Ring riguardante Valtteri Bottas non è il 12° posto al termine delle FP2 e nemmeno le indicazioni tutto sommato buone nei long run, ma quel testacoda in pit-lane che ha messo un po' in imbarazzo il numero 77 della Mercedes.
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Il finlandese, finito in testacoda nel ripartire dalla piazzola davanti al suo garage, si è intraversato in corsia box e con qualche manovra insieme all'aiuto del meccanici McLaren è riuscito a ripartire. Il modo non ha convinto i commissari, che hanno convocato Bottas, il quale però ha fatto in tempo a spiegare il suo errore: "Stavamo provando qualcosa di diverso per l'uscita dai box, c'erano delle variazioni rispetto a quello che facciamo di solito per la gestione del pattinamento delle ruote e mi sono girato. Penalizzazione per me? Sarei sorpreso fossero presi dei provvedimenti, è stato semplicemente un errore, capita. Ma penso mi abbiano convocato solo per capire meglio cosa è successo".
Il Collegio dei Commissari, che si è riunito dopo aver sentito la versione del pilota, ha deciso di infliggere una penalità di tre posizioni in griglia giudicando pericolosa la manovra fatta dal finlandese che ha innescato il testacoda in uscita dalla piazzola dei box.
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