GP Austria: Verstappen contro il tabù della doppia gara

GP Austria: Verstappen contro il tabù della doppia gara© Getty Images

La F1 si appresta a vivere il 26° weekend di gara in 52 settimane mentre Max Verstappen sta provando a togliere lo scettro a Lewis Hamilton: l'olandese sulla carta è il favorito, ma lo scorso anno mai un pilota si è ripetuto nei doppi appuntamenti 

01.07.2021 ( Aggiornata il 01.07.2021 12:23 )

C'era una volta in cui la Red Bull accusava la Ferrari di barare sul motore. Qualche tempo dopo, è successo che i sospetti siano caduti sulla stessa Red Bull, con l'accusa in arrivo dalla Mercedes. E' un po' il gioco delle parti, con ruoli ed interpreti che si scambiano di volta in volta: e stavolta, sotto osservazione, c'è finita la Red Bull.

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Pu Honda al centro dell'attenzione

Ci era già finita per via dell'ala posteriore flessibile, e la questione si è risolta con nuove tipologie di crash test. Le quali però non hanno dato l'effetto sperato alla Mercedes, che sta rincorrendo senza riuscire a darsi una spiegazione. Wolff ed Hamilton hanno spostato il mirino sul motore Honda che tante soddisfazioni sta dando ai bibitari. Loro hanno risposto che il miglioramento rispetto ad inizio anno sia tutto dovuto al nuovo olio della ExxonMobil, ed è una delle poche strade percorribili per spiegare i passi avanti: le specifiche sono bloccate da inizio anno, e gli unici interventi concessi sono in fatto di affidabilità. Pure negli ultimi anni degli aspirati, si doveva passare attraverso l'affidabilità per migliorare le prestazioni del motore. In parole povere, non si può lavorare direttamente sulle prestazioni, ma sulla tenuta; introducendo una soluzione che sulla carta può far aumentare il chilometraggio a disposizione, si può finire nello sbloccare mappature o vie di utilizzo della Pu prima troppo rischiose proprio perché non in grado di evitare la rottura. Una lettura che ha sposato anche Mattia Binotto, secondo il quale la Honda, dopo la prova in Bahrain, ha dovuto correre depotenziata per un po' per tenere sotto controllo l'affidabilità, mentre adesso può tornare a pieno regime.

Le armi della Red Bull

State pur certi che di power unit Honda sentiremo ancora parlare nel prossimo fine settimana e magari anche in quelli successivi. Ma ciò che non si deve fraintendere, è da dove venga la forza Red Bull in questo momento. Pensare che sia tutto dovuto al motore sarebbe un grande errore, perché ad essere vincente al momento è il "pacchetto": la RB16B è una vettura dotata di un'aerodinamica sopraffina, una meccanica eccellente, un motore potente e, va detto, anche un pilota impeccabile in questa stagione. Che non si tratti solo di motore, è comprensibile dal fatto che la vettura progettata da Newey si stia dimostrando veloce su qualsiasi tipo di pista grazie a tante qualità, tra cui l'efficienza: riesce a portare tanta velocità in curva senza subire la resistenza all'avanzamento. Il carico fornito dal corpo vettura e dal posteriore (fondo e diffusore) è elevato e questo permette alla RB16B di scendere in pista con un'ala dietro leggermente più scarica e guadagnare sul dritto. In questo senso, la Mercedes è meno versatile: ha una macchina che per avere le stesse prestazioni in curva si ritrova a sacrificare di più sui rettilinei, dove non può più contare sulla superiorità della sua unità nel recente passato.

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Stessi valori? Nì

Un ribaltone completo dei valori in campo sarebbe sorprendente, ma con gomme diverse e magari temperature diverse qualche differenza potrebbe esserci, anche perché le squadre hanno tre giorni di dati per intervenire e risolvere ciò che non ha funzionato nello scorso fine settimana. Qualcuno potrebbe anche sfruttare la doppia provare per fare comparazioni e raccogliere ulteriori informazioni utili per il prosieguo del campionato. La Mercedes, ad esempio, ha fatto sapere tramite James Allison che sulla W12 comparirà qualcosa di nuovo, con aggiornamenti già pianificati. Oltre a questo, e vale per tutte le altre squadre, si lavorerà sugli assetti. A Spielberg questa settimana cambieranno solo i pneumatici, al netto di meteo e temperature. Di riferimenti sulla C3 e C4 ce ne sono in abbondanza, le squadre avranno da “scoprire” la C5 che Pirelli porterà per diversificare un po' le carte in tavola. Potremmo andare incontro ad una convergenza di soluzioni, nel senso che chi era un po' più carico, come la Ferrari, potrebbe scaricare un po' di più la vettura, al contrario team come McLaren potrebbero sacrificare un po' di velocità di punta per garantirsi una miglior tenuta in curva. Per quanto riguarda il Cavallino, la Ferrari ha certamente compreso che sacrificare la qualifica per la gara può avere un senso, se poi ci sono buone performance sui long run. La sfida sarà riuscire ad avere le stesse prestazioni della scorsa domenica ma tentando di partire un po' su in griglia e puntare ad essere davanti alla McLaren.

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26° gara in un anno!

Adesso spazio alle considerazioni spicciole ed alle statistiche. Per la quarta volta in due anni la Formula 1 si ritrova a vivere un doppio appuntamento sulla stessa pista. Dopo Spielberg, Silverstone e Sakhir (anche se su configurazioni diverse) nel 2020, eccoci di nuovo ad una doppia prova in Austria, attualmente l'unica prevista dal calendario. La paura di avere gare simili ad una settimana di distanza l'una dall'altra sullo stesso circuito era lecita ma nella passata stagione non abbiamo mai applaudito due volte lo stesso vincitore, statistica che Verstappen terrà di certo a mente per non sottovalutare l'impegno. Un'altra considerazione da fare, è questa: quella di domenica sarà la gara numero 26 nelle ultime 52 settimane, facendo partire il conto dal GP Austria del 5 luglio 2020. Ritmi forsennati di una F1 che ha risposto a suo modo ad una pandemia imprevista ed imprevedibile, ma senza farsi una domanda fondamentale: ma tutte queste gare, non saranno mica troppe?

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