Norris-Perez, la visione di Masi: "Scenario diverso da un incidente al primo giro"

Norris-Perez, la visione di Masi: "Scenario diverso da un incidente al primo giro"© Getty Images

Il direttore di corsa spiega la ratio adottata dal collegio dei commissari che ha sanzionato le manovre difensive di Norris prima e di Perez poi nel GP d'Austria. Discutibile la valutazione tra giudizi più soft al primo giro di gara e un episodio avvenuto alla ripartenza al giro 4

Fabiano Polimeni

05.07.2021 ( Aggiornata il 05.07.2021 12:46 )

In curva 4 al Red Bull Ring probabilmente andrebbe esposto un cartello: "Divieto di difesa da sorpassi all'esterno". Le manovre effettuate negli ultimi due anni, le più ardite e contese, si sono spesso risolte con gli attaccanti all'esterno finiti nella ghiaia - larghi o in testacoda - e il pilota in difesa della posizione penalizzato. Accadde nel 2020 nel confronto Albon-Hamilton, allora con il contatto anteriore destra-posteriore sinistra che mandò il pilota Red Bull in testacoda mentre in lotta per il podio, a 10 giri dal termine.

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È accaduto domenica scorsa, GP d'Austria che ha confermato una linea della direzione gara con la decisione di penalizzare Lando Norris per le maniere difensive adottate contro Sergio Perez e, successivamente, applicata quale metro di giudizio delle due manovre compiute da Perez su Leclerc.

Una macchina di spazio

Michael Masi, al termine della gara, ha spiegato la ratio dell'interpretazione data dai commissarI: "Nel caso di Sergio con Lando è stato valutato che era completamente appaiato a Lando, pertanto c'è l'obbligo di lasciare una macchina in larghezza di spazio al limite della pista.

La stessa cosa, a parti invertite, è accaduta con Checo e Charles in uscita di curva 4 e, ancora, uscendo da curva 6. La visione dei commissari - e io ovviamente non siedo nella stanza dei commissari che deliberano -, in tutti i tre casi, è stata di considerare uno spazio da lasciare, pari a una macchina di larghezza, al bordo della pista, poiché le due macchine erano appaiate".

Per molti, da Lando Norris e Christian Horner, l'episodio alla ripartenza - giro 4, tra Norris e Perez - dopo la neutralizzazione della Safety Car al primo giro, andava considerato come un episodio di battaglia in pista, sebbene aggressiva. 

Maglie larghe al primo giro

Se la valutazione dei commissari sullo spazio minimo da lasciare alla monoposto che, appaiata, prova l'attacco all'esterno, è un metro d'esame comprensibile, diventa più complesso differenziare scenari di gara tra primo giro e quello che, nei fatti, vista la neutralizzazione, è assimilabile a una fase di accesa battaglia in avvio, sebbene il giro 4 dei 71 di gara al Red Bull Ring. Masi, nel giustificare l'intervento dei commissari e spiegare perché una situazione diversa da quanto accaduto, ad esempio, a Imola tra Verstappen e Hamilton, ha aggiunto: "Penso che tutti gli incidenti al primo giro, quello fu alla prima curva del primo giro, siano stati trattati in un modo più morbido. Avviene da diversi anni, secondo un principio che potremmo definire del 'lasciateli correre'. 

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Però ogni singolo episodio è difficile da paragonare, so che tutti amano raggruppare ogni cosa, però è difficilissimo confrontare due curve completamente diverse, come Imola e curva 4 e 6 del Red Bull Ring".

Del GP d'Austria e degli episodi cruciali restano, così, i tentativi di spettacolare attacco di Leclerc su Perez, l'ambizione di Checo all'assalto di Norris. Una difesa netta di Lando che costa altri punti di penalità sulla 'patente', arrivando al limite dei 10 punti su 12 in un anno, soglia che porta automaticamente a una gara di sospensione.  Meccanismo sul quale Norris è stato parecchio critico, chiedendo un'applicazione dei punti di penalità solo in casi di pericolo reale creato con le manovre sanzionate in corsa.

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