Bilanci di mezza estate per le squadre impegnate nel mondiale 2021, in un anno in cui la sfida è stata fare la giusta ripartizione tra le risorse da destinare al modello attuale e quelle da destinare a quello dell'anno prossimo

F1 2021, le pagelle di metà stagione: le squadre

<p>A scuola ci sono le pagelle del primo quadrimestre, in F1 ci sono i bilanci di mezza estate. In attesa di tornare ad accendere nuovamente i motori a Spa, andiamo a fare una valutazione dei protagonisti, squadra per squadra.</p>
<p><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Scorri le schede per vedere la pagella di ciascuna squadra</strong></em></span></p>
<h2>La classifica Costruttori</h2>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Haas: 3</h2>
<p>Nessuna sorpresa nel vederla ultima. Del resto, Gunther Steiner lo aveva detto alla fine del 2020 che la VF-21 non sarebbe stata altro che una VF-20 riverniciata e riadattata al minimo sindacale alle regole 2021. E' comparso solo un piccolo pacchetto di aggiornamenti ad Imola, il resto è tutta attesa del nuova regolamento dell'anno prossimo, anche se in pista le due Haas sono state inquadrate quando i due piloti sono arrivati al contatto o quasi. A Schumi e Mazepin il team chiede di fare più esperienza possibile riducendo al minimo gli errori e farsi trovare pronti per la nuova stagione, cosa non sempre avvenuta.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Alfa Romeo-Sauber: 5</h2>
<p>I test in Bahrain avevano fatto sperare in qualcosa di più, invece la C41 è una macchina che si discosta poco dalla mediocrità della C39 del 2020. Il gruppo di mezzo cronometricamente è più vicino, ma per i piloti finire in top 10 assomiglia spesso ad un'impresa: i punti raccolti in totale sono 3 (2-1 per Kimi), ed il bottino è addirittura peggiorato rispetto all'11° GP della passata stagione.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Williams: 6</h2>
<p>La FW43B è lenta ed anche un po' fragile, ma Budapest ha salvato un bilancio che altrimenti sarebbe stato da 4 pieno. Dopo varie occasioni non sfruttate, in Ungheria è andato tutto alla perfezione, in una corsa talmente insolita che alla fine Latifi a metà stagione può vantare addirittura più punti di Russell, uno che ha illuminato la scena quando e come ha potuto, come dieci accessi su undici in Q2 ed addirittura due in Q3. Ossigeno dopo due anni senza punti: e adesso si può sperare nell'8° posto tra i Costruttori dopo tre stagioni da fanalino di coda.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Aston Martin: 5</h2>
<p>Era lecito attendersi qualcosa di più dopo l'ottima stagione del 2020, ed invece il passaggio da Racing Point ad Aston Martin non è stato felice. Ovviamente non è colpa di colori e adesivi, quanto di interpretazione del regolamento 2021: i tagli al fondo piatto hanno avuto ripercussioni più pesanti rispetto alle attese e la squadra di Lawrence Stroll ha perso competitività con la nuova direttiva, non sapendo adattare un progetto ad una soluzione tecnica che ha penalizzato la vecchia RP20 più di altri. Ma era così per tutti, e sarà impossibile confermare la quarta posizione dell'anno scorso. Fin qui l'unica giornata di gloria è stato il podio di Vettel, che ha regalato al marchio britannico il primo podio in F1, mentre nella seconda occasione tutto si è risolto in una squalifica.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>AlphaTauri: 7,5</h2>
<p>La AT02 è un'ottima macchina, la Pu Honda un'unità che non deve invidiare nessuno, Gasly un pilota che sta attraversando una maturazione continua. Ed è così che si spiega la grande stagione che stanno facendo a Faenza, con la squadra attualmente al 6° posto nel Costruttori, con la possibilità di guadagnare un'ulteriore posizione. Servirà il solito Gasly e possibilmente uno Tsunoda meno propenso all'errore, che sappia far tesoro di una prima parte di stagione fin qui con tante ombre e poche luci, aspetto comunque messo in conto alla vigilia essendo il nipponico un debuttante.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Alpine: 7</h2>
<p>Con un Alonso in più ed un Ricciardo in meno, la squadra ha fatto mediamente più difficoltà ma alla fine ha centrato il bersaglio grosso con la gara pazza di Budapest. A vincere un incredulo Esteban Ocon, bravissimo a condurre in porto il successo aiutato dalla ferocia di Alonso nel tenere dietro Hamilton. L'euforia ungherese non deve però oscurare la verità: la A521 ha alcuni difetti e non sarà facile difendere l'attuale quinta posizione tra i Costruttori, anche se le possibilità ci sono tutte.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>McLaren: 7,5</h2>
<p>La vera arma segreta a Woking per adesso è Lando Norris, unico pilota sempre a punti dall'inizio dell'anno prima di finire falciato da Bottas al via in Ungheria. Alla squadra va riconosciuta la capacità di aver metabolizzato alla grande il passaggio dalla Pu Renault a quella Mercedes, motore che ha dato qualcosa in più ad un progetto già molto buono lo scorso anno. Con la Ferrari sarà battaglia per il 3° posto nel Costruttori fino alla fine, con l'augurio di poter contare su un Ricciardo migliore nella seconda parte del 2021.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Ferrari: 7,5</h2>
<p>Monaco resta un'occasione unica sprecata malamente se solo si fosse fatto un controllo in più la domenica mattina, Silverstone è stata invece una concreta speranza fino a due giri dal termine. Dopo un 2020 del genere era impossibile sognare in grande, ma il Cavallino con la SF21 ha fatto il possibile, consegnando ai suoi piloti una macchina che spera in una nuova occasione, dopo quella fallita a Budapest, per riportare a Maranello un successo che manca da quasi due anni. Con la vettura attuale si è fatto probabilmente il massimo, merito anche dei piloti che hanno sprecato poche occasioni.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Red Bull: 9</h2>
<p>La RB16B è l'ultimo gioiello nato dalla mano mancina di Adrian Newey, che dopo anni è tornato a sfornare una monoposto capace di lottare per il titolo. Alle indubbie capacità della vettura però vanno unite la bontà del motore Honda e soprattutto il piede destro di Verstappen, che ha dato vita ad una simbiosi totale con la nuova macchina. Dopo otto anni c'è la concreta possibilità di riportare a Milton Keynes il titolo iridato: si farà di tutto per riuscirci, nella speranza di non pregiudicare la competitività del modello 2022. Le ultime due trasferte sono state una mazzata non indifferente, Lewis e la Mercedes sono i favoriti ma non è finita.</p>
<p></p>
<div style="page-break-after: always"><span style="display: none;"> </span></div>
<h2>Mercedes: 9</h2>
<p>Non volevano rimanere indietro sul progetto 2022, forse anche per questo hanno tralasciato qualcosa sulla macchina 2021, che si è adattata con più fatica al taglio sul fondo previsto per questa stagione, nella quale sulla W12 non si è potuto nemmeno installare il Das, che lo scorso anno ha aiutato molto in alcuni frangenti. La battaglia con la Red Bull non è finita, e la squadra lo ha dimostrato con un pacchetto di aggiornamenti introdotto a Silverstone. Tra i piloti Lewis resta il faro, Wolff dovrà essere bravo a tenere sulla corda Bottas fino alla fine perché contro Verstappen e la Red Bull ci sarà bisogno anche di lui. Dopo alcune difficoltà però la casa della Stella è tornata a fare la voce grossa e, sfruttando le circostanze, si è messa di nuovo davanti in entrambe le classifiche.</p>
<p></p>

<p>Bilanci di mezza estate per le squadre impegnate nel mondiale 2021, in un anno in cui la sfida è stata fare la giusta ripartizione tra le risorse da destinare al modello attuale e quelle da destinare a quello dell'anno prossimo</p>