GP Olanda, Pirelli alla prova delle sopraelevate di Zandvoort

GP Olanda, Pirelli alla prova delle sopraelevate di Zandvoort© F1 Dutch via Twitter

L'elevato banking di due curve in particolare rappresenta una sfida tecnica per le gomme. Pirelli nomina la gamma di mescole più dure disponibili, le pressioni di gonfiaggio sono relativamente alte

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F.P.

31.08.2021 ( Aggiornata il 31.08.2021 14:33 )

Zandvoort un anno dopo offre una prospettiva diversa se analizzata sotto il profilo delle gomme. In vista del GP d'Olanda, poi cancellato causa Covid-19, si ragionava in Pirelli della necessità di incrementare le pressioni di gonfiaggio per far fronte a uno stress sulle gomme inedito, frutto delle curve dal banking elevato e di un prodotto rimasto alle specifiche 2019.

Pressioni alte 

Il 2021 ha portato mescole nuove e una costruzione posteriore adattata dopo i fatti dell'Azerbaijan. Resta la sfida massima per gli pneumatici, con un pneumatico tuttavia oggetto di uno sviluppo, per quanto limitato. Il risultato è in valori di pressione minima prescritti in 22 psi all'anteriore e 21,5 psi sulle gomme posteriori, a fronte di un camber negativo massimo meno accentuato delle consuete prescrizioni sulle gomme anteriori: -3 gradi. Le posteriori potranno essere sfruttate fino a -2 gradi.

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Le sfide delle sopraelevate

La selezione di mescole scelta da Pirelli vede il composto più duro tornare in scena, la gomma C1, affiancata dalla media C2 e morbida C3. Se l'asfalto ha caratteristiche di abrasività tutto sommato nella media (3/5 la classificazione Pirelli, al pari dei livelli di aderenza e delle richieste in trazione), lo stress sulle gomme è massimo (5/5).

Le due curve sopraelevate, Hugenholtz e Luyendyk con un banking di 19 gradi, più che doppio rispetto ai 9° di Indianapolis, scaricano sulle gomme molta energia, con forze G attese in più punti del circuito oltre i 4 e 5 G. L'impegno laterale sulla gomma è anch'esso molto elevato (4/5), così come la classificazione di Zandvoort in tema di livelli di carico aerodinamico da utilizzare in macchina.

Dalle simulazioni alla realtà delle libere

"Il Gran Premio d'Olanda rappresenta ovviamente una sfida inedita per noi, ma grazie anche ai dati forniti da Formula 1 e dai team siamo stati in grado di stabilire una nomination mescole e delle prescrizioni in linea con quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di questo nuovo entusiasmante tracciato", commenta Mario Isola. 

"Essendo una pista nuova, le sessioni di prove libere saranno fondamentali per raccogliere dati reali e formulare la strategia pneumatici per la gara. Quello che è certo è che la conformazione del circuito sottoporrà i pneumatici a carichi impegnativi, come abbiamo visto dalle simulazioni al computer che abbiamo effettuato. Quest'anno abbiamo già corso a Zandvoort nel GT World Challenge e questo ci ha fornito qualche informazione utile".

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Previsioni meteo, rischio pioggia basso

Lo scenario meteo andrà verificato nei prossimi giorni, resta tuttavia una possibilità di pioggia, di minima intensità oggi, sulla gara. Le temperature ambientali saranno fresche e il termometro non dovrebbe andare oltre i 20° C.

Dai giri promozionali effettuati negli ultimi due anni a Zandvoort da Red Bull, il circuito si presenta particolarmente stretto, parecchi cambi di pendenza e molto scorrevole, veloce, con pochissimi punti di vere staccate. Sorpassare, sulla carta, si preannuncia una missione ostica.

Un altro fattore da tenere in considerazione sarà il vento. La prossimità del circuito al mare e alla spiaggia fa sì che la sabbia trasportata in pista sia un elemento col quale fare i conti, per i livelli di aderenza e il rischio di scivolamento della gomma sull'asfalto, con successivo surriscaldamento.


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