Kimi Raikkonen ha annunciato il ritiro a fine stagione, ed è quindi il momento di rileggere la sua carriera: ecco qui una raccolta delle sue gare più belle

Kimi Raikkonen ai saluti: ecco i suoi 10 GP più belli

<p>Ha detto basta in prossimità dei 42 anni, con 342 GP alle spalle al momento dei saluti. Un numero che può sforare oltre 350 se in questo 2021 la pandemia non cancellerà qualche altra gara. <strong>Kimi Raikkonen</strong> ci saluterà a fine stagione quale pilota con più gare di sempre in carriera, ed è il momento di goderci questo lungo addio che ci accompagnerà nei prossimi tre mesi. Ecco qui una raccolta delle sue gare migliori.</p>
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<p><span style="text-decoration: underline;"><em><strong>Scorri tra le schede</strong></em></span></p>
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<h2>10 – GP Belgio 2004</h2>
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<p>Vincere a Spa non è da tutti, farlo davanti al re delle Ardenne, al secolo <strong>Michael Schumacher</strong>, è stato un vanto di pochissimi. Eppure Kimi Raikkonen ci è riuscito, in quell'edizione 2004 che rappresenta uno dei momenti più alti della carriera del finlandese. Solo 10° in qualifica dopo un sabato con pioggia ad intermittenza, nella nefasta stagione 2004 Kimi vive in Belgio la sua domenica migliore: al via si tiene lontano dai guai e guadagna subito posizioni, quindi dopo la safety car infila niente meno che Schumi con un incrocio alla Source; passato pure il compagno di squadra Coulthard si mette all'inseguimento delle due Renault di Trulli ed Alonso, con il secondo successivamente ko per rottura del motore. Per Jarno la sconfitta arriva nel gioco dei pit-stop, con il pilota della <strong>McLaren</strong> che una volta passato al comando deve solo contenere il ritorno di Schumi, che alla fine si accontenta della piazza d'onore che per lui, quel giorno, significa settimo titolo iridato. Per Kimi invece è la prima, strepitosa vittoria a Spa.</p>
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<h2>9 – GP Abu Dhabi 2012</h2>
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<p><em>“Lasciatemi solo, so cosa fare”</em>. La frase diventata icona è proprio di quel giorno, 4 novembre 2012. Una data che coincide con il ritorno al successo di <strong>Raikkonen</strong> dopo tre anni, ed alla prima vittoria dal suo rientro in F1 dopo l'arrivederci tra il 2010 ed il 2011. In una stagione cominciata in sordina, Kimi e la <strong>Lotus</strong> fanno faville e raccolgono una lunga serie di podi, ma per un motivo o l'altro la vittoria non arriva mai. Quel giorno però le cose si mettono bene: quarto al via, il finlandese si porta subito secondo alle spalle di <strong>Hamilton</strong>, che quella domenica corre praticamente da solo; ma Lewis va ko per un guasto tecnico ed il numero 7 si prende una leadership che non mollerà più, neanche quando negli ultimi passaggi la Ferrari di <strong>Alonso</strong> si fa ingombrante negli specchietti. Ed è proprio in questa fase che il povero ingegnere di pista si sente urlare <em>“Leave me alone, I know what to do”.</em><em></em></p>
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<h2>8 – GP Australia 2001</h2>
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<p>Il <strong>4 marzo 2001</strong>, Kimi Raikkonen ha compiuto da pochi mesi 21 anni, è un giovincello brufoloso e nonostante le pochissime gare in monoposto nelle categorie propedeutiche ha strappato un contratto con la <strong>Sauber</strong>, in seguito ad un test al Mugello in cui ha impressionato Michael Schumacher oltre che <strong>Peter Sauber</strong>, il quale gli ha subito offerto un sedile. Ai cancelli dell'Albert Park addirittura Kimi non vogliono farlo entrare, perché lui si è scordato il pass in hotel ed il controllore, che non sa minimamente chi ha davanti, non gli crede quando lui gli spiega di essere un pilota. Ci vuole una telefonata e qualche minuto per accedere al paddock, ma poi Kimi accede e fa vedere chi è: in prova è solo 13°, ma in gara va fortissimo, recupera e chiude incredibilmente al <strong>6° posto</strong>, all'epoca ultima posizione utile per prendere dei punti. Un debutto da incorniciare.</p>
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<h2>7 – GP Malesia 2003</h2>
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<p>La prima volta non si scorda mai. E la prima volta per Kimi fu a <strong>Sepang</strong>, nel 2003. Alla seconda gara del mondiale, è solo settimo in griglia ma guadagna subito posizioni al via portandosi quarto, per poi passare Heidfeld e portarsi secondo successivamente al ko del compagno di squadra <strong>Coulthard</strong>. Quel giorno è una sfida tra giovincelli di belle speranze, con <strong>Alonso</strong> (prima pole per lui) a condurre con la <strong>Renault</strong> e Raikkonen ad inseguire con la <strong>McLaren</strong>: lo scontro lo vince il finlandese nel gioco dei pit-stop, con il rifornimento posticipato di qualche tornata rispetto allo spagnolo che gli consente di balzare al comando. Una volta a pista libera Kimi fa il vuoto andando a vincere con quasi 40” sulla Ferrari di <strong>Barrichello</strong> e con oltre un minuto su Alonso.</p>
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<h2>6 – GP Belgio 2009</h2>
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<p>Il 2009 è un'annata tutt'altro che facile per la Ferrari e soprattutto per Kimi. La <strong>F60</strong> è poco competitiva e non può niente contro Brawn GP e Red Bull, ed in tutto questo ci si mette anche l'infortunio di Felipe Massa, colpito a Budapest da una molla saltata via dalla vettura di Barrichello. In quel momento uno spento Raikkonen (già consapevole di dover lasciare la Rossa ad Alonso per l'anno successivo) si risveglia, caricandosi sulle spalle la squadra: sesto in griglia, il finlandese si porta subito terzo alla prima curva, per poi infilare <strong>Kubica</strong> lungo il Kemmel; dopo qualche giro con la safety car, alla ripartenza va subito all'attacco di <strong>Fisichella</strong>, prendendosi la prima posizione. Lui e Giancarlo faranno gara a parte, con Fisico sempre negli scarichi della Ferrari, ma Kimi tiene duro e porta a casa l'unico successo stagionale per il team di Maranello.</p>
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<h2>5 – GP Giappone 2007</h2>
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<p>Facile mettere solo vittorie nell'elenco delle corse più belle. Ma <strong>Fuji 2007</strong> merita comunque una menzione d'onore nella carriera di Kimi Raikkonen. E' una gara controversa, con la Ferrari che è l'unica a partire con le intermedie nel nubifragio sulla pista nipponica. Gira infatti una circolare che obbliga tutti a partire con le full wet, ma alla Rossa questa arriva solo a gara iniziata dietro la safety car: così nei primi giri le Ferrari sono costrette ad andare ai box ed a sprofondare a fondo gruppo. La vettura di sicurezza resta in pista per ben 19 giri, poi è gara vera: mentre le <strong>McLaren</strong> di Hamilton ed Alonso se ne vanno, le due F2007 di Massa e Raikkonen provano la rimonta negli spruzzi d'acqua. Con Felipe il muretto sbaglia strategia, ma non con Kimi, che in una corsa pazza approfitta degli incidenti altrui, non commette errori e nel finale agguanta un podio dall'importanza capitale: quel piazzamento gli consente di rimanere in corsa per il titolo, e negli ultimi due GP si compirà il miracolo che lo incoronerà campione del mondo.</p>
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<h2>4 – GP Australia 2007</h2>
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<p>La prima con la Ferrari, per Kimi Raikkonen, è a dir poco un capolavoro. Il finlandese ha preso il posto nientemeno che di Michael Schumacher, un'eredità pesantissima da cogliere, ma a <strong>Melbourne</strong> si fa trovare pronto, mettendo insieme uno dei fine settimana più riusciti della carriera. Non c'è momento in cui Kimi non dia l'impressione di non essere sotto controllo della situazione: con la <strong>F2007</strong> il battesimo è eccellente, e lui la mette in pole al sabato per poi scatenerasi la domenica, in una corsa in cui non ce n'è per nessuno. In tutto fa pole, vittoria e giro veloce: primo <strong>hat trick</strong> di sempre per il pilota di Espoo.</p>
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<h2>3 – GP Usa 2018</h2>
<p>Da Sepang 2003 ad <strong>Austin 2018.</strong> Nel mezzo ci sono 294 GP disputati nello spazio di 15 anni, 6 mesi e 28 giorno. E' il record tra prima ed ultima vittoria per un pilota in F1, un riconoscimento alla longevità di Kimi Raikkonen, il quale, quattro giorni dopo aver compiuto 39 anni, si ritrova al suo ultimo hurrà. Pensa tu il destino, è ancora il 21 ottobre, la stessa data in cui vinse, undici anni prima, il titolo iridato. In America Kimi sa già che sta disputando le sue ultime gare con la <strong>Ferrari</strong>, ma dopo tante stagioni riesce finalmente a tornare al successo con la Rossa: al via passa subito <strong>Hamilton</strong>, con il quale poco più avanti va in scena un bel duello, con una grande difesa del finlandese. In una corsa dove conta molto la variabile tattica, Kimi tiene duro e nel finale approfitta del duello tra Verstappen e Lewis per assicurarsi il successo numero 21 della carriera, l'ultimo.</p>
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<h2>2 – GP Brasile 2007</h2>
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<p>In quel 2007 accadde di tutto, con la spy-story ad avvelenare un mondiale che altrimenti, sulla pista, sarebbe stato fantastico, con quattro piloti a giocarsi il titolo. L'atto finale è in Brasile, con Kimi che alla vigilia insegue Hamilton ed Alonso in classifica. Però i miracoli ogni tanto accadono e succede l'impensabile: prima Lewis va lungo e poi accusa un problema tecnico che lo rallenta facendolo sprofondare in fondo, mentre Nando ci prova anche se contro le due Ferrari, quel giorno, nulla può. A dire la verità, in quella domenica Kimi non è neanche il più veloce in pista: quello è <strong>Massa</strong>, un missile nella sua Interlagos, ma Felipe si piega ovviamente alle logiche di squadra, si fa passare dal compagno di squadra nel secondo pit-stop e così Raikkonen passa in trionfo sotto la bandiera a scacchi. <strong>E' campione del mondo 2007</strong>, per la prima ed unica volta in carriera.</p>
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<h2>1 – GP Giappone 2005</h2>
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<p>E' vero, Interlagos 2007 è per distacco la domenica più importante nella vita di Kimi Raikkonen. Ma se c'è una gara in cui più di altre il finlandese ha fatto vedere il suo talento, quella è<strong> Suzuka 2005</strong>. Una corsa che l'allora pilota della McLaren inizia addirittura dalla 17° casella per delle qualifiche nefaste a causa del meteo. A titolo già assegnato (in Brasile Alonso si è laureato campione), fare i conti non serve e non c'è proprio nulla da perdere, e Kimi si lancia in una rimonta che diverrà mitologica. Quell'anno la bellissima<strong> McLaren Mp4-20</strong> è un missile fragile, nel senso che è velocissima ma si rompe spesso; per fortuna non quella volta, con il finlandese che passa gli avversari uno dopo l'altro. Il duello per la vittoria si risolve proprio nell'ultimo giro, quando Raikkonen ha la prima ed unica occasione per attaccare <strong>Fisichella</strong>: prende la scia, si sposta all'esterno ed entra fortissimo in curva 1, passando il romano. Gli ultimi chilometri sono godimento puro per lui e Ron Dennis, che dal muretto esulta come se avesse vinto un mondiale, in quella che è la corsa più bella nell'intera carriera del finlandese.</p>

<p>Kimi Raikkonen ha annunciato il ritiro a fine stagione, ed è quindi il momento di rileggere la sua carriera: ecco qui una raccolta delle sue gare più belle</p>