Binotto: "Monza gara difficile, proveremo a dire la nostra"

Binotto: "Monza gara difficile, proveremo a dire la nostra"© Ferrari

La Ferrari guarda al GP d'Italia con cautela per il deficit di prestazione dalla power unit. Il format della qualifica sprint, gli assetti da indovinare in poco tempo, le variabili perché la SF21 provi a superare i limiti di motore

Fabiano Polimeni

08.09.2021 ( Aggiornata il 08.09.2021 12:29 )

C'è un deficit di prestazione, ancora, che limita le ambizioni Ferrari in vista di Monza. L'aggiornamento alla power unit arriverà solo in Turchia, così si prospetta un GP d'Italia in salita, perlomeno sulla carta.

Monza è anzitutto velocità sui rettilinei, un assetto scarico per trovare prestazione sul dritto e col quale "sopravvivere" nei passaggi più guidati. Se la potenza della power unit è un punto a sfavore della SF21, riconosciuto da Mattia Binotto, nelle parole del team principal c'è anche altro.

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Un'ora per essere subito al top

C'è un week end tutto da affrontare, con la novità della qualifica sprint. Può impattare in modo non superficiale, poiché ci sarà solo un'ora di tempo per mettere a punto gli assetti e andare subito in qualifica. Trovare la quadra tra prestazione sul dritto e rapidità nell'affrontare le varianti e, soprattutto, le due di Lesmo, sarà più difficile del solito per il minor tempo a disposizione.

Ferrari, SF21 oltre al motore

"Monza penso sarà una gara difficile sulla carta, ci sono lunghi rettilinei, è una pista di motore e quest'anno ancora abbiamo un handicap sul motore rispetto a quelle che sono le motorizzazioni migliori. Questo sarà uno svantaggio.

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Detto questo, ci sarà ancora il formato della qualifica sprint, quindi qualifiche al venerdì pomeriggio. Vedremo chi si saprà preparare al meglio come assetto, questo darà forse opportunità diverse. Penso anche che, indipendentemente dai rettilinei, ci sono delle frenate importanti, dei cambi di direzione, le chicane, cordoli da attaccare, cose sulle quali potremo dire la nostra con la vettura", commenta Binotto. 

"Ci sarà ancora uno svantaggio di motore sui rettilinei, però non è detto. Non è detto perché ci sarà un formato diverso di week end, perché se saremo bravi dovremo cercare di ottimizzare al meglio la vettura e chi sa mai, fare una prestazione sicuramente migliore dell'anno scorso".

Miglioramenti uguale terzo posto

McLaren parte favorita, l'ha dimostrato a Spa. Alpine sarà da tenere d'occhio. Nel gruppetto dietro Red Bull e Mercedes ci sarà battaglia. Le premesse sono del tutto diverse da un anno fa, i risultati autorizzano a sperare in quel terzo posto nel Costruttori, obiettivo da centrare ad Abu Dhabi. Undici punti e mezzo di vantaggio per la Ferrari sulla McLaren, al momento. 

"Abbiamo sempre detto che quest'anno era fondamentale proseguire sul nostro percorso di crescita, migliorare in ogni area. Penso che il terzo posto non dev'essere un'eccezione, sarà la semplice conseguenza del fatto che avremo lavorato bene e avremo continuato a migliorarci", prosegue Binotto.

Schumacher 2003 e Leclerc 2019, i ricordi

Monza è gara di casa ed è, soprattutto, due ricordi per il team principal. Ricorda l'esperienza da motorista e quella di dominus al murettto. "Sono tanti i ridordi, alcuni sono anche tragici. Se pensiamo ai ricordi belli ne ho sicuramente un paio. Il primo che mi piace ricordare, il 2003 e Michael Schumacher che vince su Montoya dopo una gara molto difficile in Ungheria. Avevamo messo in discussione il mondiale, a Monza era indispensabile vincere. Ricordo quel week end, fu impeccabile Michael, mettendosi ogni giro sul filo del decimo, portando a casa la vittoria, che è stata poi determinante per la stagione.

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 Ero un ingegnere motorista su Michael allora, era stato un momento importante e speciale.

Se devo dirne una in particolare, la vittoria del 2019 di Charles. Il peso, il modo, chiudendo ogni spazio dal primo all'ultimo giro e vedere la passione dei nostri tifosi cantare l'inno, la pista e il rettilineo gremito sotto il podio, non si scorderà mai".


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