L'australiano della McLaren si prende una bella rivincita contro tutti i rumors che lo davano già come spacciato, che scherza: "Posso dire una parolaccia? No? Va bene allora dico solo che... era ora!"
L'ultima vittoria a Monaco a bordo di una Red Bull nel 2018. Con l'1.24'812" giro veloce all'ultimo passaggio e anche per questo pilota del giorno in questo GP d'Italia. È un Daniel Ricciardo monumentale quello che oggi vince il GP d'Italia con la McLaren e via radio urla come un ragazzino, festeggiando una vittoria, la prima a Monza in carriera, che mancava da troppo tempo.
L'abbraccio con Zack Brown e Andreas Seidl, a.d. e team principal, appena sceso dalla Papaya scioglie ogni nodo di un futuro in Aston Martin al posto di Vettel, almeno per ora. Si illumina Riccio e splende anche la McLaren: è l'unico team che in questa stagione ha fatto una doppietta, superando così le Mercedes nel rendimento. È la prima vittoria dopo 170 gare per il team: a secco dalla prima gara del 2013 e la prima senza Hamilton.
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"Mamma mia! Mamma mia! Altro che pizza! Posso dire una parolaccia? No? E allora era ora, diciamo così. La partenza è stato il momento cruciale. Ha funzionato tutto molto bene già da ieri per me, nella Qualifica Sprint, onestamente anche con al via non avevo la garanzia di stare davanti per tutta la gara. Però ho tenuto giù il piede sin dal primo stint, per tenere indietro subito Verstappen, magari non esagerando in termine di velocità però cercando di fare abbastanza. Poi è successo di tutto, coln la SC. Però essere in testa dall'inizio alla fine, non penso che nessuno dei due potesse aspettarsi questo e una doppietta McLaren. Ma dentro di me sin da venerdì mi aspettavo qualcosa di buono, posso dire solo questo. Qualunque cosa fosse devo tenerlo anche per i prossimi GP. Mi aspettavate? Sì, dai in realtà ho fatto finta per tutto l’anno di andare piano per tutta la stagione poi sorprendervi qua, oggi a Monza. Alla fine i terzi e i quarti posti non mi interessano, volevo solo vincere. E ci sono riuscito oggi. Onestamente oggi e dopo la pausa estiva mi sono ritrovato. Da dopo agosto ho cominciato a ritrovarmi. In McLaren questa doppietta è davvero folle, già il semplice podio sarebbe stato un risultato enorme per la McLaren e dell'1-2 non ne parliamo neanche. Questo è per il team, per tutti noi, è una cosa grandiosa per una volta mi mancano le parole".
A 3 anni 3 mesi e 16 giorni dopo l'ultimo podio, colleziona quota 32 in carriera eguagliando Jean Alesi, Jim Clark, Jacques Laffite al 30° posto nella classifica di sempre. E come sempre si beve dalla scarpa sul podio: Daniel dà inizio al brindisi con un doppio sorso, lanciando poi il suo stivaletto ai meccanici, e riempiendo anche l'altra scarpa per Lando Norris che con una smorfia di disgusto assaggia a e sputa subito lo champagne. A finire la bottiglia è però Brown, che anche lui è costretto a seguire il rituale dei festeggiamenti dai suoi piloti. Una dolce condanna a suon di bollicine che fa impazzire i tifosi dell'Autodromo.
E infine parla pure in italiano, da origini orgogliosamente tricolore e anche se è cresciuto in Australia, le vene di Daniel hanno sangue siciliano e clabrese visto che mamma è di Casignagna e papà è di Ficarra: "Se voglio dire qualcosa ai tifosi italiani? Ho visto Leclerc al 2° posto e ho pensato che una Ferrari sarebbe salita sul podio, ma comunque spero che apprezziate che almeno ci sia un nome italiano, il mio, sul podio. È abbastanza bello. Sensazione davvero incredibile, tutto il weekend ho sentito qualcosa nel mio cuore: felling, sforzo, impegno. Sapevo di avere una grande opportunità per fare qualcosa bene. Quando ho assaggiato il primo posto ieri, ho capito che volevo tutto. Quanto mi è mancato il 1° posto? Più di quello che ho immaginato in questi tre anni. Mi sento in alto, come e forse di più di Monaco perché ho vissuto un anno difficile, il più complicato della mia carriera e per vincere così a Monza ogni giro è stato incredibile. E stasera pizza, vino, whysky e tutto. Abbiamo una settimana libera e non mi interessa: voglio godermi tutto".
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