Horner e la direttiva sui pit-stop: "A Monza colpa delle nuove regole, non a Sochi"

Horner e la direttiva sui pit-stop: "A Monza colpa delle nuove regole, non a Sochi"© Getty Images

Il team principal della Red Bull ha spiegato che la lunga sosta di Verstappen a Monza era dovuto alla nuova direttiva sui pit-stop, mentre invece l'errore di Sochi con Perez è stato diverso

30.09.2021 ( Aggiornata il 30.09.2021 09:53 )

"La prossima direttiva mi dirà quando andare in bagno". Christian Horner l'aveva presa così, a giugno, quando erano state deliberate delle nuove linee guida mirate a rallentare, per rendere più sicure, le soste ai box. Una direttiva che l'ambiente Red Bull aveva visto come un affronto, dal momento che i bibitari sono quasi sempre i più veloci nell'effettuare i pit-stop. Nelle ultime due gare però anche loro hanno avuto problemi, e se Monza è stata una diretta conseguenza di queste nuove regole, lo stesso non si può dire di Sochi.

Cosa dice la nuova direttiva

Il team principal della Red Bull, intervistato al riguardo da Speedweek, ha spiegato che le soste lente di Verstappen a Monza e di Perez in Russia sono da ricondurre a motivi diversi, e solo la prima è figlia delle nuove direttive. Queste ultime, impongono che alcune operazioni non possono essere inferiori a 15 centesimi di secondo, mentre il tempo minimo tra il rilascio delle pistole una volta avvitato il dado ed il semaforo verde che dà l'ok alla ripartenza dalla piazzola deve essere di almeno due decimi di secondo. Inserendo un tempo obbligatorio di attesa, l'addetto al martinetto non può premere il pulsante del rilascio prima di questo intervallo, e se lo fa comunque il pulsante non funziona. Motivo per cui ora scendere sotto i 2" è impossibile, con Horner che indica in 2"1-2"2 il tempo migliore per una sosta più rapida possibile.

La spiegazione di Horner

"Monza è stata una conseguenza delle nuove direttive - ha spiegato il team principal di Milton Keynes -, si è trattato di un errore umano (un pulsante dell'avviatore è stato premuto qualche istante di anticipo, ndr). A Sochi invece è stato qualcosa di diverso, a Perez si è bloccata la posteriore destra durante il cambio gomme, Checo invece pensava di avere già avuto il segnale per ripartire ma si è dovuto fermare di nuovo. Abbiamo dunque dovuto effettuare la procedura di ripartenza da capo. Stiamo parlando solo di pochi secondi, ma in una situazione del genere si accumulano e diventano tanti. L'allenamento sui pit-stop è continuo, ma è vero che da quando è cambiata la regola è diventato tutto più difficile".

Prosegue la campagna acquisti

Sulla situazione del mercato dei tecnici, Horner invece ha puntualizzato che Newey non lascerà la Red Bull in direzione Aston Martin, mentre gli acquisti dalla Mercedes per il reparto motori che sta sorgendo prosegue: "Il reclutamento è in pieno svolgimento, direi che siamo più o meno a metà. Alcuni hanno già iniziato a lavorare, cerchiamo anche giovani talenti. Adrian alla Aston Martin? No". 

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