GP Turchia: i top e flop

GP Turchia: i top e flop© Getty Images

Bottas perfetto, Verstappen cinico; applausi alla Ferrari per la prestazione nonostante il podio perso, mentre Alonso e Vettel sbagliano

11.10.2021 ( Aggiornata il 11.10.2021 12:44 )

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Valtteri Bottas

Un anno dopo, di nuovo quel dolce sapore della vittoria. Un anno e tredici giorni dopo, per la precisione. E sempre in circostanze difficili per Hamilton, tra la doppia penalità di Sochi 2020 e l'obbligo di rimontare da metà schieramento ad Istanbul 2021. In entrambi i casi, Valtteri Bottas è stato il gregario perfetto, l'uomo giusto al momento giusto quando viene meno la legge del più forte. Ci ha pensato lui a fare le veci di Lewis Hamilton, garantendo un alto rendimento ed una prestazione sontuosa per la quale in Mercedes devono ringraziarlo: si è tenuto dietro Verstappen ed ha aggiunto un altro tassello ad un campionato Costruttori tutt'altro che chiuso. Si è tolto pure la soddisfazione di andare in doppia cifra, con il decimo successo della carriera: non sono pochi. Certo, avrebbe avuto la macchina per ottenerne qualcuno in più, ma correteci voi accanto ad Hamilton. E comunque, in Turchia Valtteri è stata la miglior versione di se stesso, lontano da quello impalpabile visto troppe volte quest'anno e molto più convincente, più vicino a quello dei giorni migliori, quello dei giorni in cui, senza Hamilton nei paraggi, ti dimostra che puoi contare su di lui. E' stata una domenica in cui doveva farcela, per le logiche di squadra certo, ma anche e soprattutto per se stesso: ed è stata una lieta dimostrazione di forza ed una prova d'orgoglio che serviva in particolar modo a lui prima del congedo definitivo dai colori Mercedes. Primo successo stagionale, sesto vincitore quest'anno: non accadeva di vederne così tanti dal 2012, quando furono addirittura otto. Ha ancora sei gare per metterci del suo, poi ci sarà il salto nel buio destinazione Hinwil: chissà se vivrà ancora giorni a guardare tutti dal gradino più alto del podio.

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Max Verstappen

Parla di gara noiosa e dal suo punto di vista ha ragione, non è che nei suoi dintorni sia successo granché. La partenza, viste le prestazioni della Mercedes e della Red Bull, era probabilmente l'unica opportunità di provare ad infastidire Valtteri; mancata quell'opportunità, è stata soprattutto gestione dall'inizio alla fine, con un secondo stint con i remi in barca a preservare la meccanica senza rischi inutili. Per certi versi, in Turchia Perez è stato più brillante di lui, che si è preso il massimo con, apparentemente, il minimo sforzo. Va benone così, su una pista che la RB16B ha mal digerito sin dai primi giri del venerdì. In più, un problema allo sterzo che si piegava leggermente verso sinistra ha accentuato l'usura sulle sue gomme, anche se lui ha minimizzato spiegando che ripercussioni sulla prestazione non ce ne sono state. Di nuovo leader del campionato, +6 su Hamilton: ad Istanbul poteva andargli decisamente peggio. Un Max meno appariscente e molto più calcolatore.

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Ferrari

Promossi macchina e piloti, strategia non premiante ma che valeva la pena mettere in pratica nel tentativo, quasi disperato, di porre fine ad un digiuno che inizia a farsi decisamente insopportabile. Ma c'è tanto di positivo a Maranello dopo questo fine settimana: il motore nuovo funziona bene e la squadra, almeno in Turchia, è parsa saper affrontare i tipici problemi all'avantreno consegnando nelle mani dei suoi piloti una macchina senza carenze da questo punto di vista. E' vero, il bottino avrebbe potuto essere maggiore: a bilancio vanno messi anche la sosta molto lunga di Sainz, penalizzato dal traffico in corsia box, e l'azzardo con Leclerc. Ma fanno comunque 10 punti tondi recuperati ad una McLaren che all'Istanbul Park non valeva la Rossa, adesso fiduciosa di terminare in crescita questa stagione 2021. Leclerc, ormai si è capito, è uno che se non lotta per il titolo preferisce sempre e comunque rischiarla piuttosto che garantirsi il piazzamento, e per l'ennesima volta ha fatto una scelta usando il cuore e non la testa, nell'illusione di poter portare a casa il GP; Sainz invece è uno molto più freddo nell'affrontare le situazioni, ma ieri non si è risparmiato in una risalita che avrebbe potuto anche essere migliore se non fosse stato per l'intoppo già menzionato in occasione della sosta. E il fatto che la macchina abbia funzionato anche con due assetti diversi, è un'altra nota positiva per il finale di questo campionato.

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