Dopo l'ultima edizione cancellata per le limitazioni all'ingresso nel Paese, l'organizzatore del GP d'Australia ammette la pressione su Melbourne per esserci a ogni costo nel 2022 e non abusare della "pazienza" della F1
Accordi come quello raggiunto da Imola per una permanenza in calendario fino al 2025 hanno un peso notevolissimo, perché alle porte della Formula 1 certo non mancano i paesi che vorrebbero ospitare un Gran Premio. E bussano con valigie pesanti. Allo stesso modo, questa pressione agisce sui promoter delle gare cancellate causa Covid-19 da due stagioni consecutive. Il caso del GP d'Australia fa il paio con quello del Canada, entrambi fuori dai giochi nel 2021 per le restrizioni imposte all'accesso nel Paese.
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Richiama questa pressione, la necessità di onorare un contratto di lungo termine in essere, l'a.d. della società organizzatrice del GP d'Australia, Andrew Westacott.
"Per Melbourne si tratta di un appuntamento decisivo. Credo che ci sia un reale rischio che, considerato l'ammontare della competizione per un posto nel calendario della Formula 1, la pazienza possa arrivare solo fino a un certo punto e la pazienza può esaurirsi", dice agli australiani di Drive.
Nel dover cancellare l'edizione 2021, rinviata a novembre per l'impossibilità di rispettare la consueta programmazione di un GP d'Australia a inizio campionato, dalle autorità dello Stato di Vittoria si immaginava l'aprile 2022 quale data verosimilmente esente da problemi all'accesso nel Paese.
Sarà i 10 aprile 2022, salvo ulteriori colpi di scena, che la Formula 1 correrà sul rinnovato Albert Park, a tre anni dall'ultima esibizione, targata 2019.
"Se non fossimo stati in grado di portare l'evento 2022 in Australia, penso che la Formula 1 avrebbe avuto le sue ragioni a cercare alternative a Mebourne. Sono assolutamente rassicurato dal dialogo e dal fortissimo sostegno che abbiamo dal nostro ministro per lo Sport, il Turismo e i Grandi Eventi, Martin Pakula", ha aggiunto Westacott.
Data |
Evento |
Circuito |
20 marzo |
GP Bahrain |
Sakhir |
27 marzo |
GP Arabia Saudita |
Jeddah |
10 aprile |
GP Australia |
Melbourne |
24 aprile |
GP Emilia Romagna |
Imola |
8 maggio |
GP Miami |
Miami |
22 maggio |
GP Spagna |
Barcellona |
29 maggio |
GP Monaco |
Montecarlo |
12 giugno |
GP Azerbaijan |
Baku |
19 giugno |
GP Canada |
Montreal |
3 luglio |
GP Gran Bretagna |
Silverstone |
10 luglio |
GP Austria |
Spielberg |
24 luglio |
GP Francia |
Paul Ricard |
31 luglio |
GP Ungheria |
Budapest |
28 agosto |
GP Belgio |
Spa-Francorchamps |
4 settembre |
GP Olanda |
Zandvoort |
11 settembre |
GP Italia |
Monza |
25 settembre |
GP Russia |
Sochi |
2 ottobre |
GP Singapore |
Singapore |
9 ottobre |
GP Giappone |
Suzuka |
23 ottobre |
GP USA |
Austin |
30 ottobre |
GP Messico |
Città del Messico |
13 novembre |
GP Brasile |
San Paolo |
20 novembre |
GP Abu Dhabi |
Yas Marina |
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