Pirelli a Austin con l'interrogativo del nuovo asfalto

Pirelli a Austin con l'interrogativo del nuovo asfalto© Pirelli

Gli interventi condotti dopo l'edizione del GP degli USA del 2019 hanno interessato il 40% della pista. Pirelli non ha potuto effettuare le consuete rilevazioni sulle caratteristiche di rugosità dell'asfalto, le libere del venerdì cruciali per leggere usura e degrado

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Fabiano Polimeni

19.10.2021 ( Aggiornata il 19.10.2021 09:58 )

Quale Austin troverà la Formula 1 due anni dopo? Se il COTA è quello di sempre nella tracciatura, importanti interventi sono stati condotti tra l'ultima edizione del GP degli USA e il 2020, relativi alla riasfaltatura di poco meno della metà della lunghezza del circuito.

È la grande incognita del week end, da verificare nel corso delle prove libere del  venerdì, le caratteristiche del nuovo asfalto. Pirelli si presenta con la medesima scelta di mescole del 2019 (C2, C3 e C4), da scoprire nel rendimento soprattutto sulla distanza, viste le possibili, diverse, caratteristiche di rugosità dell'asfalto di nuova posa.

Venerdì di scoperta

I consueti test di granulometria che i tecnici Pirelli effettuano in presenza di lavori di riasfaltatura non è stato possibile condurli nel caso di Austin, causa limitazioni dettate dalla pandemia. Così, si prospetta un venerdì più interessante del solito nel leggere il comportamento delle gomme, su un circuito impegnativo, stressante sugli pneumatici e classificato su valori intermedi alla voce aderenza, mentre l'abrasività in passato è stata rilevata medio-alta. Bottas, vincitore nel 2019, corse un Gran Premio degli USA su due pit-stop. Le prime indicazioni meteo sul week end puntano a una tre giorni con temperature particolarmente elevate per il periodo (massime fino a 31° C), fattore che potrebbe incidere in modo sostanziale sul rendimento delle gomme (pressioni minime di gonfiaggio prescritte a 21,5 e 19 psi sui due assi).

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Quasi metà circuito riasfaltato

"Anche se le squadre hanno accumulato tanta esperienza sul tracciato di Austin, quest'anno affrontano una pista che è cambiata un po' rispetto al 2019, quando abbiamo corso qui l'ultima volta. Circa il 40% della pista è stato riasfaltato, ma a causa delle restrizioni per il COVID-19 non abbiamo potuto inviare il nostro personale per analizzare il nuovo asfalto, quindi le sue caratteristiche sono un punto interrogativo per tutti e scopriremo gli effetti finali sui pneumatici e sulle prestazioni della vettura in generale solo quando saremo lì", spiega Mario Isola. Nello specifico, a essere riasfaltati sono i tratti del rettilineo di partenza, fino all'uscita di curva 1; dall'uscita di curva 9 fino a curva 10; da curva 11 alla 12; da curva 15 fino a curva 19; inoltre, di recente si è provveduto a livellare le sconnessioni presenti tra curva 2 e curva 6 e in curva 10 e 14.

Conclusi i test sulle gomme 2022

"Come al solito, la nomination pneumatici è stata fatta sulla base dei dati ottenuti prima della gara, con le mescole centrali della gamma che ben si adattano alle circostanze. La battaglia per la vittoria del campionato si sta giocando sul filo del rasoio, quindi è chiaro che più ci avviciniamo alla fine della stagione, più ogni singolo elemento della strategia sarà determinante, come abbiamo visto nell'ultima gara in Turchia", conclude Isola. Pirelli, intanto, ha portato a termine il programma di test sulle gomme 2022, con Daniil Kvyat e Alpine ha effettuato l'ultimo test su gomme intermedie al Paul Ricard, lunedì scorso.

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