Williams, il GP Usa è come una gara di casa

Williams, il GP Usa è come una gara di casa© Getty Images

La scuderia di Grove sente la tappa di Austin come una specie di gara di casa dopo l'acquisizione da parte di Dorilton Capital, fondo di investimenti americano

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19.10.2021 ( Aggiornata il 19.10.2021 12:38 )

Ufficialmente l'America ha un suo team di Formula 1, che è la Haas. Ma dopo l'acquisizione da parte di Dorilton Capital, il GP degli Usa è diventato una sorta di appuntamento casalingo anche per la Williams, che all'anima storica radicata in Inghilterra ha affiancato questa seconda nazionalità a stelle e strisce. Ecco perché per la Williams l'appuntamento di Austin non è un appuntamento come gli altri.

Due anni di attesa per una pista particolare

Lo ha spiegato Dave Robson, ingegnere responsabile delle prestazioni del veicolo a Grove: "Per noi ora gli Stati Uniti rappresentano una seconda gara di casa e non vediamo l'ora di accogliere la nostra famiglia allargata tra Williams e Dorilton Capital in uno dei migliori circuiti in calendario. Siamo impazienti di tornare per la prima volta dal 2019 al COTA. Il circuito è diviso in due parti, con una sezione ad altissima velocità all'inizio del giro, con i freni che non vengono quasi toccati prima della curva 11. Dopo il lungo rettilineo di ritorno, la natura della pista cambia radicalmente, finendo con una combinazione di curve a bassa velocità e la lunga, quasi infinita combinazione di curve tra la 16, la 17 e la 18 (la lunga piega verso destra che ricorda vagamente curva 8 di Istanbul, ndr). C'è un dislivello significativo nel tracciato e il rapido aumento di quota prima della curva uno è la pendenza più significativa".

Entusiasmo tra i due piloti

Di correre negli States sono entusiasti anche i due piloti. Per George Russell, Austin è "una pista incredibile ed una delle mie città preferite tra quelle in calendario", mentre per Nicholas Latifi la tappa in Texas rappresenta quanto di più vicino ad una corsa di casa. Il canadese dal suo debutto in F1 nel 2020 non ha mai potuto disputare il GP di Montrèal, motivo per cui l'America è quanto di meglio possa esserci per sentirsi a casa: "Quella di Austin è una delle gare che aspettavo con più ansia quest'anno perché non ci ho mai corso. E' una pista molto completa; il primo settore è molto veloce e scorrevole e sembra molto divertente, il resto è più lento e più tecnico quindi non vedo l'ora di affrontare questa sfida. Torno dall'altra parte dell'Atlantico per la prima volta dallo scorso anno, quindi geograficamente è la corsa più vicina che posso avere come GP di casa".

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