McLaren, Seidl: "GP Messico sfida unica, attenzione alle variabili"

McLaren, Seidl: "GP Messico sfida unica, attenzione alle variabili"© Getty Images

Il team principal della McLaren ha parlato dell'imminente fine settimana come una sfida da preparare nei minimi dettagli, perché ricca di variabili e per questo di opportunità, anche se far funzionare tutto in alta quota non è mai facile

03.11.2021 ( Aggiornata il 03.11.2021 13:04 )

C'è un terzo posto nella classifica Costruttori da difendere per la McLaren. Il margine sulla Ferrari, che tra Turchia e America ha recuperato 14 punti, si è ridotto a sole tre lunghezze e mezzo, una cifra risicata e tutt'altro che sicura, vista che adesso il GP del Messico rischia di dare al Cavallino uno grossa chance. Per affrontare tre gare molto importanti la scuderia di Woking si è preparata lavorando, come tutti, al simulatore, in modo avvicinarsi ai prossimi tre appuntamenti con la migliore preparazione possibile.

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Lando preparato per il trittico

Sulla carta il circuito dei fratelli Rodriguez pare sposarsi meglio con la SF21 piuttosto che con la MCL35M, anche se le previsioni andranno confermate su una pista molto particolare per via dell'elevata altitudine, oltre 2200 metri sul livello del mare. Dopo due anni di assenza comunque in casa McLaren c'è voglia di correre nuovamente di fronte al popolo messicano, come ha spiegato Lando Norris: "Dopo quasi due anni di assenza è davvero bello tornare a Città del Messico. E' una città fantastica con un circuito fantastico nel centro, e questo crea sempre un'atmosfera fantastica. E' una pista piuttosto unica, mi è piaciuto guidare nel 2019, quindi sono rimasto deluso quando non abbiamo corso l'anno scorso. Il Messico segna l'inizio di una lunga tripletta, con un'intensa serie di gare nelle prossime tre settimane. Nonostante ciò, ho lavorato duramente con le simulazioni sfruttando il tempo trascorso da Austin per prepararmi per tutte e tre le piste. Mi sento pronto per ricominciare e non vedo l'ora di tornare in pista".

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Riccio ed il calore dei messicani

Entusiasta di tornare anche Daniel Ricciardo: "Non vedo l'ora di tornare in Messico, è passato troppo tempo. L'atmosfera è sempre incredibile e quella sezione dello stadio è una parte fantastica del circuito, i fan sono tra i più appassionati al mondo. Siamo davvero fortunati a correre in Messico e subito dopo in Brasile perché l'entusiasmo intorno a queste gare è irreale. Mi aspetto una battaglia simile a quella che abbiamo avuto ad Austin, anche se non avendo corso lì l'anno scorso, è difficile dire dove saremo veramente in termini di prestazioni. Continueremo a concentrarci su ciò che possiamo fare come squadra, cercheremo di segnare il maggior numero di punti possibile e vedremo quale sarà la situazione. Viva il Messico!".

Seidl e la preparazione al simulatore

Andreas Seidl, team principal della McLaren, ha sottolineato invece le difficoltà logistiche di trasferte così lunghe, con più sfide ed al tempo stesso occasioni per fare bene, a cominciare dal GP del Messico, su un tracciato unico: "Il Gran Premio di Città del Messico dà il via a un intenso periodo di gare per la squadra, con tre corse consecutive e molti voli lunghi. Questo scenario porta molte sfide, ma anche molte opportunità, e lavoreremo duramente per ottenere le massime prestazioni ad ogni gara. Il Messico offre una sfida unica in termini di assetto che spesso può mescolare i valori in campo. L'alta quota e l'aria più rarefatta ci impongono livelli di carico aerodinamico più elevati di quelli che normalmente potremmo avere su un layout come quello del Messico, e questo può essere difficile da gestire. Abbiamo lavorato al simulatore per assicurarci di avere più dati possibili per il fine settimana. Con solo cinque GP rimasti sappiamo che ogni gara conta e che non c'è tempo per abbassare la guardia. Sappiamo che sarà una sfida mantenere la nostra posizione nel Campionato Costruttori, ma è una sfida per cui siamo pronti. Faremo attenzione alle variabili su cui possiamo avere un impatto e metteremo pressione sui nostri rivali".

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