Motori 2025, Binotto: "Altre agevolazioni a Porsche? Non ne hanno bisogno"

Motori 2025, Binotto: "Altre agevolazioni a Porsche? Non ne hanno bisogno"© Ferrari

La posizione del team principal Ferrari è di fatto allineata alle considerazioni di Wolff e di Seidl. Porsche ha le competenze che servono per essere competitiva con le nuove power unit. No a ulteriori "sconti" e libertà sulle spese operative

Fabiano Polimeni

11.11.2021 ( Aggiornata il 11.11.2021 14:45 )

La strada è stata resa sufficientemente agevole perché un nuovo costruttore possa entrare in Formula 1 ed essere competitivo. È i tenore delle dichiarazioni di diversi team principal sulla materia relativa all'ingresso in F1 di Audi e Porsche e le eventuali agevolazioni di cui dovrebbero beneficiare perché siano in condizione di competere senza scontare una posizione di svantaggio. 

Non c'è solo l'eliminazione del sistema MGU-H dalle future power unit, in arrivo nel 2025, sul tavolo. C'è la disponibilità a concedere investimenti prodotti in conto capitale, un extra di spesa, a Porsche e Audi, come dichiarato da Mattia Binotto. Diverso è il quadro in merito a concessioni su spese operative, quelle di tipo ricorrente e che inglobano costi amministrativi, di ricerca, di progettazione. Sulle spese operative lo scenario dev'essere uguale per tutti. 

Partiremo tutti da zero

Già Toto Wolff ha sottolineato come un nuovo costruttore non possa immaginare di arrivare in Formula 1 e vincere dal primo anno. Serve prospettiva, visione, impegno sul lungo periodo, non condizioni privilegiate.

"Su altre risorse, come le ore spendibili al banco o le spese operative, non sono convinto della necessità di dare concessioni. Se sei un nuovo concorrente hai il vantaggio del fatto di essere concentrato esclusivamente sul nuovo sviluppo, mentre noi costruttori già in Formula 1 dobbiamo dividere il nostro sforzo sulle operazioni correnti e quello che sarà il nuovo corso", spiega Binotto nelle parole riportate da Autosport.

Della rimozione del MGU-H vale ricordare come pochi anni fa, quando si paventava la semplificazione delle power unit - alla quale i motoristi si opposero, in assenza di impegni vincolanti di nuovi marchi -, Abiteboul giustificava il "no" sulla base di una progettazione da condurre ex novo, su PU che non avessero più avuto il MGU-H. 

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"Penso che eliminare, come è stato concordato, il MGU-H, implichi la realizzazione di un progetto completamente nuovo per tutti. È come partire tutti dal foglio bianco e non ritengo che loro (Porsche; ndr) siano svantaggiati", prosegue Binotto.

Ampio know-how su elettrico e carburanti

Un nuovo motore dotato di una componente elettrica molto più potente rispetto a oggi, un motore V6 ulteriormente standardizzato sui componenti, l'adozione di carburanti sintetici, sono i pilastri della fase tecnica in arrivo. "Credo che abbiano competenze sulle benzine da fonti rinnovabili (la Porsche Supercup 2022 userà e-fuels, in più Porsche è parte di un progetto di sviluppo per gli e-fuels per auto stradali; ndr), hanno competenze in campo elettrico. Non sono così convinto che manchino delle capacità per sfidare gli attuali costruttori". 


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