Binotto memento Le Castellet: "Qatar sotto le aspettative? Non direi"

Binotto memento Le Castellet: "Qatar sotto le aspettative? Non direi"© Ferrari

Il team principal spiega la gestione della gara di Losail, dove il piazzamento di Sainz e Leclerc non esalta ma è frutto di un GP corso in controllo anzitutto dell'usura gomme, punto critico della SF21

Fabiano Polimeni

22.11.2021 ( Aggiornata il 22.11.2021 10:37 )

Un minuto e 22 secondi rimediati dal vincitore; Alonso, Ocon e Stroll finiti davanti. La Ferrari che lascia il Qatar non è stata la migliore dell'anno, eppure, in chiave mondiale Costruttori, aver gestito la corsa su un ritmo "accorto" ha permesso di chiudere con due macchine in zona punti e ampliare il vantaggio su McLaren. 

Se in termini assoluti è stato un GP negativo, contestualizzando i limiti della SF21 si è riusciti a portare a casa il risultato. Una prospettiva che Mattia Binotto ha spiegato rifacendosi alla crisi sofferta dalla Ferrari in Francia, la scorsa estate.

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"Un GP al di sotto delle aspettative? Non direi. Un settimo e ottavo  posto non è quello a cui uno ambisce, però sapevamo che sarebbe stata una pista difficile per noi, quanto a usura gomme. Questa è una macchina con la quale abbiamo sofferto molto al Paul Ricard per usura, non è che la macchina sia cambiata, però abbiamo imparato a gestirla meglio di quel che era stato al Paul Ricard".

Timori che hanno dettato l'approccio alla gara, che avrebbe potuto essere corsa su un ritmo superiore, esponendosi per ai rischi di tenuta delle gomme, dove invece il box è riuscito a portare a casa la strategia su un solo pit, con cambio gomme al giro 27.

Passo controllato

"Sin dal primo giro abbiamo chiesto ai piloti di non spingere mai per tentare di fare il singolo pit: si sono trattenuti alla guida, non hanno mai spinto nel primo stint sulle medie, né poi sulle dure se non a 10 giri dalla fine, quando avevamo la certezza di poter andare in fondo con la gomma. Devo dire che ha funzionato, se guardi altri che hanno spinto quando non serviva e hanno bucato. Merito alla squadra che oggi sa gestire le gomme, è chiaro che la vettura ha un problema di usura e non potevamo spingere di più, però la squadra l'ha saputo gestire ed è l'aspetto positivo", spiega Binotto.

L'intoppo del doppio pit-stop

Un Qatar vissuto sulla difensiva rispetto a monoposto nell'arco del campionato più lente, come Alpine e Aston Martin. Probabilmente un piazzamento migliore, nel caso di Carlos Sainz, sarebbe stato possibile con una tattica di gara diversa: "Il pit-stop doppio, peccato che ci sia stato un problema di comunicazione radio con Carlos, altrimenti sarebbe stato davanti a Stroll dopo il pit e forse anche in grado di attaccare Ocon alla fine e fare meglio. Tolto questo problema radio, il doppio pit è stato gestito bene dai ragazzi, reduci da tre gare consecutive con la stanchezza addosso e con un cambio di telaio tra ieri e oggi. Vedo in positivo la gestione della pista, della strategia, delle gomme, i meccanici, l'affidabilità che consente di arrivare in fondo - anche i piloti stessi hanno fatto una bella gara -".

Scambiare posizioni mai un'opzione

A riprova di una gara affrontata un po' con il "freno a mano tirato", c'è la valutazione su un finale di gara nel quale il trenino di macchine Ocon, Stroll, Sainz e Leclerc si è trovato a contendersi la quinta posizione. Diversamente da quanto accaduto nel recente passato, un avvicendamento provvisorio di posizione tra Sainz e Leclerc per provare ad attaccare l'Aston Martin non è stato tra le opzioni discusse: "Anche Charles ce l'ha chiesto via radio, ma stavamo gestendo le gomme in quella fase, Carlos non è che non potesse andare più veloce, non volevamo andare noi, per non trovarci in condizione di rischio, di forare come successo ad altri".

Un elemento positivo, in un finale di stagione passato da esibizioni difficili e sottotono dopo gli ottimi exploit tra Sochi, Istanbul e Austin, sta nella power unit. Scegliere di sostituire il motore sulla macchina di Leclerc - al cambio di telaio dopo la qualifica - non è mai stata un'opzione: "Per noi sarebbe stato ininfluente sostituire la power unit; abbiamo introdotto una nuova unità con lo sviluppo sulla parte ibrida. Il nostro motore è affidabile e non degrada di prestazione con i km. Se avessimo cambiato anche il motore non avremmo fatto l'ottavo posto".

Ordine d'arrivo GP Qatar


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