Hamilton: "Verstappen oltre i limiti, non segue le regole"

Hamilton: "Verstappen oltre i limiti, non segue le regole"© Getty Images

Un GP d'Arabia al cardiopalma, con episodi al limite e oltre del consentito dal regolamento. Un regolamento che Lewis accusa Max di non rispettare

Fabiano Polimeni

06.12.2021 ( Aggiornata il 06.12.2021 09:24 )

Responsabile dell'episodio più controverso, tra tanti, nel GP dell'Arabia Saudita. La direzione gara ha comminato 10" di penalità a Max Verstappen, per aver frenato "in un modo tale da causare una collisione con la macchina numero 44", così recita la decisione del collegio dei commissari. Non senza approfondire le responsabilità condivise di Red Bull, ad aver chiesto a Verstappen di restituire la posizione a Lewis in modo "strategico". 

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In un mondiale conteso sul singolo punto, sul giro più veloce in gara, non c'è da sorprendersi che ogni sfumatura conti. Anche il modo in cui decidi di restituire la posizione. C'è stata la frenata brusca, certificata dai dati della telemetria (2,4G di decelerazione e 69 bar di pressione sui freni) della macchina di Verstappen. Una manovra che fa il paio con altre, nel corso dei 50 giri vissuti a Jeddah.

Verstappen al di sopra delle regole

"Ho corso contro molti piloti nell'arco della mia carriera, in 28 anni. Ho incrociato molti personaggi diversi e ce ne sono alcuni, in cima, che sono andati oltre il limite. È come se le regole non valessero o come se non pensassero alle regole. Max è sicuramente oltre il limite. Ho evitato incidenti in molte occasioni con questo ragazzo. Non ci ho sempre fatto caso all'essere io quello che evitava l'incidente, perché vivi per battagliare una volta in più ed è chiaramente quello che ho fatto. 

È difficile lottare con un pilota che non segue lo stesso libro delle regole. Ho provato con tutto quel che avevo a tenere la macchina in pista e farcela a modo mio", l'analisi di Hamilton.

Alla vigilia del GP d'Arabia, il desiderio di sottolineare come il confronto mondiale avrebbe dovuto essere deciso da gare "limpide", battaglie corrette. A Jeddah, il profilo di rischio che poteva permettersi Hamilton era tutt'altro rispetto a Max: un ritiro non era contemplabile per Lewis, visto il ritardo in classifica. 

Gara da "porte scorrevoli", una serie di episodi che inevitabilmente devono leggersi concatenati con un provvedimento incomprensibile, di sospensione con la bandiera rossa decisa dopo l'uscita di pista di Mick Schumacher. È l'antefatto alla base della serie di eventi successivi. Il culmine, nell'episodio di curva 26, il tamponamento di Hamilton a un Verstappen istruito dal team a restituire la posizione per quanto accaduto poco prima, la resistenza in curva 1-2 all'attacco di Lewis.

I rischi della frenata improvvisa

"Lui mi ha chiaramente frenato in faccia, penso per provare ad avere il DRS all'ultima curva e passarmi nuovamente in curva 1, c'è stata confusione e credevo d'aver perso l'ala. C'era una strategia nel farmi passare lì, la cosa peggiore è stata la frenata brusca che c'è stata a un certo punto, è stato il momento di pericolo.

Sono rilassato personalmente, mi sento come se fossi sul ring e sono pronto ad affrontare Abu Dhabi", chiosa Hamilton.

L'ordine d'arrivo del GP dell'Arabia Saudita


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