Marko al vetriolo: "In pista portiamo i migliori ingegneri, Mercedes l'avvocato"

Marko al vetriolo: "In pista portiamo i migliori ingegneri, Mercedes l'avvocato"© Getty Images

Marko critica la decisione stessa di Mercedes di non effettuare il pit sotto safety car, un errore costato il mondiale. Sui fatti del dopogara è dura la polemica: "Hanno portato l'avvocato meglio pagato d'Inghilterra ad Abu Dhabi"

Fabiano Polimeni

14.12.2021 ( Aggiornata il 14.12.2021 12:47 )

Sempre più due piani separati, il confronto sportivo in pista tra Hamilton e Verstappen e la guerra totale tra Mercedes e Red Bull. In attesa di conoscere quale sarà la decisione Mercedes circa la possibilità di ricorrere in appello contro la pronuncia, negativa, della direzione gara sulle proteste avanzate dopo il GP di Abu Dhabi, dall'ambiente Red Bull arrivano commenti sferzanti.

Helmut Marko attacca lo stile mostrato dal team di Toto Wolff e commenta anche le scelte strategiche compiute nel momento cruciale della corsa: l'introduzione della Safety Car per consentire il recupero della macchina di Latifi.

Gomma nuova o posizione?

Valutazioni non esattamente corrette, quelle che suggeriscono il pit-stop con Hamilton, dalla testa della gara, con una neutralizzazione in atto, 5 giri appena da effettuare e, soprattutto, la possibilità che avrebbe dato a Red Bull di guadagnare la posizione in pista con Max, differenziando la strategia.

LEGGI ANCHE - Lettera aperta a Kimi che lascia la F1

"Capisco che non siano contenti. Quel che però non capisco è come abbiano avuto l'opportunità di fare anche loro il pit-stop ma non l'abbiano fatto. Quindi, direi che si è trattato di un errore", commenta Marko ai microfoni di BBC Radio 5 Live.

Avrebbe avuto senso perdere la testa della gara e doverla poi riconquistare, pur con gomme morbide, contro un Verstappen che a quel punto avrebbe potuto optare di restare in pista su gomme medie relativamente con pochi giri e giocare tutto sulla difesa estrema della posizione? 

Le pressioni su Masi

Marko contesta anche le pressioni prodotte sul direttore di corsa, uno scenario sul quale già Ross Brawn ha manifestato il proprio disappunto bipartisan.

"Alla fine, poi, influenzare Michael Masi, il direttore di gara, nel non introdurre una safety car, non è qualcosa che rientra nelle loro competenze (Il riferimento è alla possibilità di trasformare la VSC esposta per lo stop di Giovinazzi in una SC; ndr)".

Noi i migliori ingegneri, loro con l'avvocato

L'affondo finale è riservato al post-gara, alla protesta depositata presso la direzione gara da parte di Mercedes e alla consulenza di un avvocato, col quale si sono presentati dinanzi ai commissari. "Siamo rimasti davvero delusi dal vedere che si sono presentati con un avvocato, uno dei più pagati di tutta l'Inghilterra è stato portato per presenziare all'ultima gara.

Noi portiamo alle gare gli ingegneri meglio pagati perché tirino fuori il massimo dalla macchina. Il modo in cui hanno reagito dopo la gara non è per noi davvero comprensibile.

Pensavano un giro prima che sarebbero diventati campioni. Se perdi, però, devi accettarlo, perlomeno questo è il nostro approccio verso lo sport".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi