Latifi, minacce di morte sui social: "Uno shock i toni di odio estremo"

Latifi, minacce di morte sui social: "Uno shock i toni di odio estremo"© Getty Images

Il pilota della Williams affida a una lunga lettera un pensiero sul clima avvelenato che si respira sui social, dove una minoranza di commenti violenti travolge le normali regole di rispetto 

Fabiano Polimeni

21.12.2021 ( Aggiornata il 21.12.2021 17:07 )

Serve una lunghissima lettera per raccontare di uno scenario purtroppo non nuovo. I social quale piazza dove tutto e tutti si sentono autorizzati a dire a propria, minacciare, accusare, sentendosi comodamente mascherati dietro uno schermo e tastiera.

Accade a Nicholas Latifi di essere bersaglio di soggetti che "seguono" la Formula 1. Minacce, insulti, dopo l'episodio di gara ad Abu Dhabi, l'incidente dal quale è scaturita la Safety Car e sono cambiate le sorti del mondiale. Quell'episodio era stato analizzato dallo stesso pilota Williams a caldo, tanto bastava per capire, dire il come e il perché. 

Sui social, però, libero sfogo alle minacce, incomprensibili se alla Formula 1, al Gran Premio, si guarda come allo sport, al dato tecnico, all'aspetto umano. 

Un clima da bersaglio continuo da individuare che, sui social, trova terreno fertile. Parte dal "meme", apparentemente innocuo e sfocia nella violenza verbale di chi supera il segno.

Contro questi comportamenti, Latifi ha affidato a una lunga lettera il proprio pensiero e l'urgenza di attivarsi per provare a innescare un cambiamento.

La lettera

"Sono rimasto di proposito lontano dai social media, in un certo senso per lasciar calmare le cose dopo gli eventi dell'ultima gara.

Della situazione che è derivata dal mio ritiro ad Abu Dhabi si è detto molto. Ho ricevuto migliaia di messaggi sui miei account social, pubblicamente e con messaggi diretti. Molti sono stati di supporto, però c'è stato molto odio e abusi, anche. 

Ho provato a trovare il modo migliore di gestire questa cosa. La ignoro e vado avanti? O la affronto insieme al più grande problema che è tristemente una realtà quando utilizzi i social media?

Non è un sorta di dichiarazione copione, piuttosto sono io che racconto il mio pensiero nella speranza che questo, forse, generi un'altra discussione circa il bullismo online e le drastiche conseguenze che può avere sulle persone.

Utilizzare i social media come un canale per attaccare qualcuno, con messaggi di odio, abusi e minacce di violenza è scioccante ed è qualcosa dalla quale mi chiamo fuori.

Clima prevedibile

Tornando al week end di gara, non appena è scesa la bandiera a scacchi, sapevo come verosimilmente si sarebbero svolte le cose sui social media. Il fatto che abbia sentito essere la cosa migliore se avessi cancellato Instagram e Twitter dal telefono per alcuni giorni dice tutto su come dobbiamo sapere quanto possa essere cattivo il mondo online.

Il conseguente odio, abuso e le minacce sui social non sono stati davvero una sorpresa per me, essendo solo la cruda realtà del mondo che viviamo. Non sono estraneo a essere commentato negativamente online, penso che qualsiasi sportivo che competa sul palcoscenico globale sappia di essere sotto estremo esame e questo a volte fa parte del gioco.

Come abbiamo visto più e più volte, però, in sport tra loro diversi, basta un episodio al momento errato per avere le cose completamente montate fuori dalle proporzioni e a portare fuori il peggio delle persone, cosiddetti tifosi dello sport. Quel che più mi ha scioccato è stato il tono estremo di odio, abuso e anche minacce di morte che ho ricevuto.

Riflettendo su quanto accaduto in gara, c'è davvero un solo gruppo di persone al quale chiedere scusa per il ritiro: il mio team. L'ho fatto immediatamente dopo la ara, tutto quel che ne è derivato era fuori dal mio controllo.

Alcune persone hanno detto che stavo correndo per una posizione che non contava, con una manciata di giri residui. Che corra per vincere, per un podio, per i punti o anche per l'ultimo posto, darò sempre tutto me stesso, fino alla bandiera a scacchi.

Tutte le battaglie contano

Sono uguale a tutti gli altri piloti in griglia, a tal proposito. Alle persone che non capiscono o non sono d'accordo, bene così. Potete avere la vostra opinione. Usare quest'opinione però per alimentare odio, abusi e minacce di violenza, non solo nei miei confronti ma nei confronti di coloro che mi sono più vicini, mi dice solo che queste persone non sono veri tifosi dello sport.

Fortunatamente sono abbastanza a mio agio con me stesso e sono a questo mondo da tempo sufficiente dal riuscire a fare un buon lavoro di farsi scivolare addosso le cose. So però di non essere il solo nel pensare che un commento negativo spicchi sempre di più e basti a volte a sovrastarne 100 positivi. 

Le persone avranno le loro idee e va bene. Avere la pelle dura è una parte enorme dell'essere un atleta, specialmente quando sei stabilmente nella posizione di essere esaminato. Molti commenti ricevuti, però, la scorsa settimana hanno varcato la soglia, in qualcosa di molto più estremo. Mi preoccupa come qualcun altro possa reagire se questo stesso livello di abusi venisse diretto a loro. Nessuno dovrebbe lasciare che le attività di una minoranza accesa definisca chi sono.

Importante denunciare il clima

Gli eventi della scorsa settimana mi hanno fatto vedere quanto sia importante lavorare insieme per fermare queste cose e supportare chi le ha subite. Comprendo che difficilmente convincerò coloro i quali hanno agito in questi modi nei miei confronti a cambiare e potrebbero anche provare a usare contro di me questo messaggio, però è corretto denunciare questi comportamenti e non restare in silenzio.

A tutti i tifosi che mi hanno sostenuto in questa situazione voglio dire grazie. Ho visto e letto molti dei vostri messaggi e sono apprezzatissimi. È bello sapere che molte persone mi sostengono.

Aspettando il nuovo anno mi auguro davvero che la mia avventura dopo il GP di Abu Dhabi aiuti a rinforzare il messaggio che il proposito per il nuovo anno è di guardare a modi in cui poter sostenere questo percorso. Siate solo gentili con tutti!

Vi auguro felici vacanze, state al sicuro e non vedo l'ora di ritrovarvi tutti in pista nel 2022"


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