Brawn: "Possibili differenze nelle prestazioni ad inizio mondiale"

Brawn: "Possibili differenze nelle prestazioni ad inizio mondiale"© Getty Images

L'obiettivo del nuovo regolamento tecnico della F1 è quello di avere una griglia compatta dal punto di vista cronometrico, ma questa convergenza prestazionale è difficile da immaginare alla prima gara, come sempre avviene all'alba di ogni rivoluzione

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20.01.2022 ( Aggiornata il 20.01.2022 16:11 )

Marcate differenze prestazionali tra le vetture ad inizio mondiale? Il rischio c'è, e ad ammetterlo è Ross Brawn. Il direttore generale dell'area tecnica per la F1 è convinto che la strada intrapresa con il nuovo regolamento sia quella giusta, garantendo una convergenza di prestazioni nel lungo termine, ma che non è possibile essere certi di avere un gruppo cronometricamente ravvicinato sin dalla prima gara.

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Le F1 2022 una piattaforma per il futuro

Parlando con il New York Times, Brawn ha elencato ancora una volta le possibilità che alcune squadre possano sviluppare concetti differenti sulle vetture, a svantaggio dell'equilibrio prestazionale: "Per quanto riguarda il design delle nuove monoposto sono molto felice, abbiamo fatto veri progressi e quella che abbiamo è una piattaforma per il futuro. Ammetto che potrebbe esserci un po' di disparità nelle prestazioni all'inizio, perché ognuno proverà soluzioni diverse, ma penso che una volta che tutti avranno digerito completamente il nuovo regolamento, queste normative saranno una piattaforma molto buona per i nostri obiettivi".

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Le vetture saranno differenti

Con le nuove direttive si è cercato di bloccare la fantasia dei progettisti nelle aree più critiche, vale a dire quelle con maggiori opportunità di creare un vantaggio, ma in altre zone della monoposto ci sono vari gradi di libertà che, secondo Brawn, faranno sì che i team si presenteranno con macchine diverse tra loro. "Appena abbiamo presentato i nuovi regolamenti - ha detto l'ex di Benetton, Ferrari, Honda, Brawn GP e Mercedes - si è detto che eravamo stati troppo restrittivi. Ma a mano a mano che gli ingegneri hanno esplorato tutte le opportunità, ne è uscito che sarà più facile rispetto alla prima impressione avere soluzioni diverse, ed ora il feedback che riceviamo è quello per cui avremo vetture differenti tra loro e dal modello presentato. Fino a quando saremo in grado di controllare le aree critiche, senza che una soluzione si diversifichi molto da quanto pensato, potremo consentire quelle variazioni che saranno ottime per la F1. Se invece vedremo nascere soluzioni che non avevamo previsto, allora torneremo sui nostri programmi per vedere che effetto stanno avendo".

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