Guerra in Ucraina: la FIA mette al bando i team russi, non i piloti

Guerra in Ucraina: la FIA mette al bando i team russi, non i piloti© Getty Images

Il divieto di gareggiare è stato votato relativamente alle squadre russe e bielorusse. I piloti, invece, potranno gareggiare sotto le insegne neutrali della FIA

Fabiano Polimeni

01.03.2022 ( Aggiornata il 01.03.2022 21:53 )

Il Consiglio mondiale del motorsport FIA ha deciso. Convocato d’urgenza da Mohammed Ben Sulayem per pronunciarsi sulle vicende di guerra che interessano l’Ucraina, aggredita dalla Russia, il WMSC si trovava le raccomandazioni del CIO da vagliare e applicare.

La raccomandazione di escludere atleti russi e bielorussi, sancita dalla riunione del CIO di lunedì, era in seconda battuta superata - con la giustificazione delle ristrette tempistiche dell’applicazione dell’iniziativa o per questioni legali - all’ammissione degli atleti russi e bielorussi alle manifestazioni internazionali ma senza poter gareggiare sotto le insegne del paese d’origine.

Stop alle squadre, piloti salvi

Ecco, la FIA ha deciso di impedire alle squadre russe e bielorusse di partecipare a competizioni internazionali fino a nuovo provvedimento.

Quanto ai piloti si è usata una mano meno pesante. Mazepin in Formula 1, Kvyat in Classe LMP2 - per dire solo di due piloti interessati tra gli altri - potranno correre in competizioni internazionali “solo nella loro neutralità e sotto la bandiera FIA, soggetti a un impegno specifico e all’aderenza ai principi FIA di pace e neutralità politica”. 

Una misura destinata a far discutere, se si pensa ai legami che corrono tra alcuni piloti, sponsor e il regime russo. 

Ulteriore provvedimento votato dal WMSC, il divieto di utilizzare simboli, colori, bandiere di Russia e Bielorussia, divieto esteso agli inni nazionali.

Funzionari FIA in stand by

Non mancano i provvedimenti relativi ai funzionari di Russia e Bielorussia, chiamati a farsi da parte temporaneamente dai rispettivi ruoli e responsabilità di membri eletti presso le commissioni o gli uffici FIA. 

Vale ricordare come, oltre alle raccomandazioni del CIO, alla FIA si era rivolta venerdì scorso la Federazione automobilistica ucraina, chiedendo sanzioni pesanti su funzionari e atleti russi e bielorussi impegnati in competizioni sotto l’egida FIA.

In merito ai nuovi calendari, posto che il WMSC ha deliberato il divieto di correre competizioni internazionali in Russia e Bielorussia fino a ulteriori avvisi, sarà dalla prossima riunione del Consiglio mondiale, in Bahrain, che verranno aggiornati i calendari della Formula 1 e delle altre specialità FIA con in programma un evento in territorio russo o bielorusso.

“Come saprete, la FIA sta osservando da vicino gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock. Spero in una rapida e pacifica soluzione dell’attuale situazione.

Condanniamo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e i nostri pensieri sono con tutti coloro i quali stanno soffrendo dagli eventi in Ucraina.

Vorrei sottolineare che la FIA, insieme ai nostro promoter, ha agito proattivamente su questa vicenda la scorsa settimana e comunicato di conseguenza sulla F1, F2, WTCS e sulla Coppa internazionale di Drifting”, le parole del presidente Ben Sulayem.


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