GP Australia, Pirelli: pista adatta per sperimentare il salto di mescola

GP Australia, Pirelli: pista adatta per sperimentare il salto di mescola© Getty Images

A Melbourne la casa milanese porterà come mescole le C2, C3 e C5, con un salto tra i compound da asciutto

05.04.2022 ( Aggiornata il 05.04.2022 12:53 )

Una specie di ritorno al passato. La Pirelli, così come tutta la Formula 1, è pronta a riabbracciare Melbourne, per un Gran Premio d'Australia rimasto assente in calendario nelle ultime due stagioni. E sarà un ritorno al passato anche per le scelte della casa milanese, che all'Albert Park si presenterà con un "salto" tra le tre mescole d'asciutto a disposizione.

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E' questa infatti la grande novità del fine settimana australiano. Dopo tanto tempo la Pirelli ha scelto un azzardo che avrà, almeno così si pensa, tantissimo peso nelle strategie: insieme alla C2 ed alla C3 infatti il gommista italiano ha deciso di portare la C5, creando un "salto" tra le mescole che potrebbe rappresentare la chiave del fine settimana (sebbene a priori non sia da escludere l'ipotesi dell'utilizzo della C5 nella sola qualifica). Per il compound più morbido in assoluto si tratta del debutto stagionale in un weekend di gara, su un tracciato che sarà molto diverso rispetto a quello del recente passato. L'Albert Park è stato completamente riasfaltato (cosa che dovrebbe aver risolto il problema dell'irregolarità della superficie, ricordando che si tratta di un circuito temporaneo), motivo per cui la Pirelli si aspetta livelli di abrasione ragionevolmente contenuti (rango 2 su 5), con usura modesta, su una pista che almeno all'inizio dovrebbe offrire scarsa aderenza (ancora 2 su 5) per poi andare incontro ad un alto grado di evoluzione, quantificata in 4 su 5 secondo le stime del fornitore di pneumatici. Oltre al nuovo asfalto, ci sarà da scoprire anche il nuovo disegno: sette curve modificate e due tolte del tutto (adesso sono 14), con un accorciamento di 28 metri della pista. All'allargamento di curva 1, 3 e 6, si registra l'inserimento del lungo curvone al posto della chicane Clark, le vecchie curve 9 e 10, per un tratto di circuito che offrirà addirittura quattro zone Drs (leggi qui).

Gli accorgimento di inizio weekend per la Pirelli parlano di camber negativi (-3,50° all'anteriore e -1,75° al posteriore) e di pressioni minime più elevate sull'asse anteriore (24,5 psi contro 21,5). La pista secondo la casa milanese non offre particolari criticità, con trazione e frenata contenute, quantificate ad un livello di 3 su 5, stesso grado per forze laterali, stress sui pneumatici e deportanza.

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Mario Isola spiega il salto di mescola

Mario Isola, direttore del Motorsport Pirelli, ha introdotto così il fine settimana in Oceania: "Rispetto al passato, e con i piloti che non ci hanno corso per due stagioni, quest'anno ci sono alcune incognite per il Gran Premio d'Australia: innanzitutto il layout del circuito è stato pesantemente rivisto per favorire i sorpassi e, di conseguenza, c'è anche un asfalto nuovo che dovrebbe essere abbastanza liscio. Ciò significa che è probabile che la pista offra livelli di aderenza molto bassi all'inizio, con un alto grado di evoluzione previsto nel fine settimana e una superficie estremamente scivolosa in caso di pioggia. Faremo tappa a Melbourne un paio di settimane più tardi rispetto al passato, ora l'autunno è già iniziato nell'emisfero australe quindi le condizioni climatiche potrebbero essere variabili. Infine, ma non meno importante, quest’anno c'è una generazione completamente nuova di auto e pneumatici con cui i piloti stanno ancora cercando di prendere confidenza. Per tutti questi motivi ci sarà molto lavoro da fare per team e piloti nelle sessioni di prove libere. Abbiamo deciso di optare per il salto di mescola nella nomination perché nei test di sviluppo abbiamo notato che c'era un divario di prestazioni relativamente piccolo tra le mescole C3 e C4 e crediamo che Albert Park, con asfalto e layout nuovi, sia un buon circuito per provare questa opzione".

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