GP Emilia-Romagna: i 5 temi del fine settimana a Imola

GP Emilia-Romagna: i 5 temi del fine settimana a Imola© Getty Images

L'aria di casa fa meglio ad Alfa Romeo ed AlphaTauri piuttosto che alla Ferrari, battuta da una Red Bull che ad Imola ha portato i primi aggiornamenti, il tutto mentre la Mercedes è ancora in alto mare

25.04.2022 ( Aggiornata il 25.04.2022 12:29 )

Tutti a dieta!

E' una frase tipica di questa stagione. La Pasqua è alle spalle, la gente inizia ad abbandonare le scampagnate per avviarsi a fare le prime presenze in spiaggia, laddove ci sarà la sentenza senza appello della prova costume. E quindi via, tutti a dieta. Una moda primaverile prima dell'arrivo dell'estate, ma stavolta chi si sente a disagio ad indossare di nuovo il costume da bagno dopo qualche mese è in buona compagnia: a stare attente al peso quest'anno ci saranno pure le F1. Le quali a dire la verità al peso attente ci stanno sempre, ma quest'anno di più: colpa di un regolamento tutto nuovo che ha portato i progettisti ad accettare determinati compromessi all'inizio della stagione. Adesso, a circa due mesi dai primi giri con queste monoposto, la musica cambia e cambierà ancora: è iniziata la cura dimagrante. E la prima che si è messa a dieta sul serio, forse non a caso, è stata proprio quella Red Bull che ad Imola si è presentata in forma smagliante.

Lo dicevano, a Milton Keynes, che avevano un problema con il peso; ed i primi sforzi nello sviluppo si sono concentrati proprio su questo aspetto, mentre a Sakura la Honda cercava di capire come dare un chilometraggio credibile ai suoi motori. Del resto il calcolo è semplice: se tolgo peso, guadagno in prestazione anche senza pezzi nuovi. Pezzi che la Red Bull ha portato comunque, sfidando il preconcetto, giusto, che in un fine settimana con la sprint race portare novità sia più un azzardo che altro; ma ne avevano bisogno, dicevano sempre a Milton Keynes, perché altrimenti questa Ferrari sarebbe ulteriormente scappata in classifica. Dunque ci hanno provato, dimostrando di aver fatto molto bene i loro conti.

Stime ufficiose raccontavano di una RB18 che più di altre aveva problemi di peso: sempre stime ufficiose riferivano un peso di 813 kg, la più pesante insieme a Mercedes e ben 15 kg sopra al peso minimo. A seconda del tipo di pista, 10 kg valgono da 0”25 a 0”3 sul giro, almeno questo è ciò che si sussurra. Impossibile al momento sapere di preciso a quanto ammonti il peso della RB18, anche perché sarà un peso transitorio: ad Imola c'è stato il primo risultato di una cura dimagrante che non finisce qui. Ad eccezione dell'Alfa Romeo, tutti hanno qualche chilo da togliere, Ferrari compresa. Ma è giusto dire che intanto, in Italia, la Red Bull si sia presentata in forma: la prima controffensiva nei confronti del Cavallino si è risolta con una doppietta arrivata per svariate ragioni, a cominciare da una macchina che ha portato il primo pacchetto di sviluppi, non solo per alleggerire il peso (in realtà l'intervento sulle pinze frenanti è stato giustificato in termini di affidabilità, ma era una soluzione mirata a “dimagrire”) ma anche per migliorare la prestazione, come evidenziato dal nuovo fondo sulla RB18, modificato nell'area anteriore.

Ne è uscito un fine settimana molto solido, per la Red Bull: non ci sono stati problemi di affidabilità, le novità hanno risposto bene sin da subito, c'è stata la prestazione complessiva in ogni condizione e soprattutto non c'è stato alcun problema con le gomme, a cominciare dal graining tanto temuto ed invece apparso sabato solo sulla Ferrari. Una Red Bull abbastanza forte, dunque, per credere al mondiale, ma questo, in fondo, già lo sapevamo.

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