Ferrari: Miami un circuito da compromesso, simulatore essenziale

Ferrari: Miami un circuito da compromesso, simulatore essenziale© Ferrari

L'attività verso il GP di Miami è partita con approfondite sessioni di test al simulatore, le prove libere del venerdì per confermare la bontà delle simulazioni

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05.05.2022 ( Aggiornata il 05.05.2022 15:21 )

Tracciatura inedita, quella del GP di Miami, verso la quale i team si avvicinano sulla scorta delle sessioni di prova condotte al simulatore. I dati, pochi, hanno alimentato i sistemi per consentire ai piloti di guidare e scoprire il circuito, al team di imbastire una direzione d'assetto di massima, da verificare alla prova della realtà della pista.

In Ferrari, la gara della Florida verrà affrontata con adeguamenti alla configurazione aerodinamica della F1-75, affinamenti per i livelli di carico aerodinamico ottimali, su un circuito atteso con valori medio-bassi: ali scariche per non penalizzare la velocità di punta sui tre rettilinei. Servirà al tempo stesso il giusto grip nelle curve più lente e su un asfalto destinato a una marcata evoluzione della gommatura e, con essa, dell'aderenza. 

Simulatore vitale

"Il simulatore di guida è un elemento fondamentale nella preparazione di un weekend di gara. L’attività inizia diverse settimane prima con una review del Gran Premio dell’anno precedente, se disponibile. 

In seguito vengono eseguite alcune sessioni con un test driver per comprendere il comportamento degli pneumatici, per prevedere il bilancio vettura, per verificare il comportamento di componenti specifici e infine per testare diverse opzioni di setup. Qualche giorno prima dell’evento affrontano una sessione al simulatore i piloti titolari insieme ai loro ingegneri di pista per contribuire alla preparazione propria e della vettura. 

In caso di circuiti nuovi, come Miami, Charles e Carlos utilizzano anche il simulatore per allenarsi, per conoscere meglio il circuito stesso e per ripetere le varie procedure del weekend di gara", spiega Enrico Sampò, responsabile del simulatore di guida a Maranello.

Virtuale e reale, le verifiche delle libere 1

Dal virtuale, alimentato con dati che non possono contare sulla raccolta effettiva, basata sullo storico di edizioni passate, si passa alla realtà delle prove libere su un circuito inedito qual è Miami: è "il primo momento in cui si capisce se il lavoro fatto è buono; di solito è la prima sessione di libere del venerdì.

In questo momento iniziano ad arrivare i primi dati e commenti dalla pista. A questo punto noi iniziamo a confrontare i dati del simulatore con quelli raccolti in pista. Nel caso di un tracciato nuovo come Miami sono anche importanti i dati sul layout stesso del circuito, sulla disposizione dei cordoli e sulla presenza o meno di elementi che il modello del simulatore non ha previsto.

La correlazione tra comportamento della vettura in pista e al simulatore viene raffinata durante il weekend, avere però un buon punto di partenza è sicuramente fondamentale per dare agli ingegneri in pista la possibilità di concentrarsi sui dettagli". 

Nelle prime gare del 2022, la Ferrari F1-75 si è distinta per una "facilità" di messa a punto che ha fatto la differenza in più occasioni. Facile trovare il bilanciamento ottimale, dovrà misurarsi ancora su una pista attesa veloce, simile a Jeddah, dove la competitività Red Bull sul dritto ha premiato Verstappen. 

Miami simulata con un extra di incertezza

"Quello di Miami è un circuito totalmente nuovo per cui le attività di simulazione sono ancora più importanti. Ci aspettiamo una pista veloce, con alcune curve ad alta velocità nel primo settore e altre piuttosto lente soprattutto nel terzo", commenta Sampò. 

"Dal punto di vista del bilanciamento vettura è sicuramente un circuito complesso dove occorre trovare un buon compromesso tra le varie tipologie di curva e avere una buona efficienza per affrontare i lunghi rettilinei. L’evento è stato preparato al simulatore seguendo le nostre procedure standard, con una particolare attenzione dovuta al fatto che l’incertezza delle informazioni in nostro possesso è maggiore. Per questo la casistica di condizioni e problematiche che si cerca di prevedere è più ampia del solito. Charles e Carlos hanno entrambi affrontato una lunga sessione di preparazione per conoscere il circuito, esplorare le possibili limitazioni della vettura e provare diverse soluzione di setup per ottimizzare bilanciamento e tempo sul giro".


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