Miami, Sainz e Verstappen d'accordo sulle modifiche alla chicane

Miami, Sainz e Verstappen d'accordo sulle modifiche alla chicane© Studio Colombo/Pirelli F1

Tre curve critiche per le moderne Formula 1 nella tracciatura di Miami richiedono cambiamenti in futuro. Diverso il parere di Leclerc sulla variante di curva 14

9 maggio

Miami è già pratica in archivio, che merita considerazioni sulla tracciatura, sullo spettacolo al netto della Safety Car e su come si sia trasformata l'area di un parcheggio in un circuito anche con punti apprezzabili.

Il primo settore, curva 7, le pieghe meglio "riuscite", mentre non pochi dubbi ha sollevato tra i piloti la tracciatura estrema tra curva 13 e 16. Troppo lente, troppo strette e dai cordoli troppo alti per la Formula 1.

Opinioni divergenti in materia tra i primi tre al traguardo. Un distinguo arriva da Charles Leclerc, "penso di essere l'unico pilota in griglia a cui in realtà è piaciuta questa chicane".

Max, chicane buona per i kart

Diverse le valutazioni di Verstappen: "Se avessimo corso con un kart sarebbe stata una bella chicane da affrontare, non su una Formula 1 come quelle di oggi. 

Sterzi a parte: Guai alle catenine, ma sì ai circuitacci

Come ha detto Carlos, la sequenza di cordoli... al venerdì nei quattro giri che ho fatto quasi mi sono quasi messo KO perché ho preso il primo cordolo, la testa di sbatte da sinistra a destra, almeno 5-6 volte ma davvero in modo cattivo.

Se prendi appena un po' di più quel cordolo, per quant'è lungo, largo, sinceramente non è adeguato e forse dovremmo cambiare la configurazione, fare una rampa un po' più progressiva e piacevole da passarci su".

Cordolo di curva 14 e 15 sul quale Leclerc, al contrario, dice: "Sì mi è piaciuto. Concordo che per creare azione potremmo pensare a fare qualcosa di diverso, non è stato semplice seguire altre macchine in quella parte. È problematica anche la visibilità quando hai qualcuno davanti e devi essere così preciso sui cordoli. A parte questo, mi sono goduto la chicane".

Sainz e una chicane da rivedere

Rielaborare il punto verso curva 16 può essere un intervento da pensare in futuro, in quello che il promoter aveva introdotto come un passaggio "generatore di errori". Ci sono stati, subito nelle libere, mandando due piloti contro le barriere in ingresso. Sainz uno dei protagonisti.

"Quella chicane, con questa generazione di macchine pesanti e larghe, quando passi tra i punti di corda ti sembra quasi come un colpo di fortuna essere riuscito a superarli. Se prendi un'angolazione appena strana, la macchina rimbalza molto, mentre se indovini il passaggio guadagni 1 decimo o 2. È una curva un po' innaturale, può essere facilmente rivisitata per farla un po' diversa e creare una sequenza migliore", spiega Carlos.

"È una pista nuova e affronti sempre queste fasi, siamo già in contatto con la FOM, con Ross e la sua squadra per risolvere in realtà quel punto e mettere insieme una combinazione migliore".


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