Leclerc e l'incidente di Monaco: "Ci penserò due volte alla prossima"

Leclerc e l'incidente di Monaco: "Ci penserò due volte alla prossima"© Getty Images

Con la lotta iridata in atto, Charles concede maggior cautela in futuro prima di concedersi altri run con Ferrari storiche

20.05.2022 12:59

Tra un GP e l'altro non sono mancate, di recente, le possibilità per Charles Leclerc di girare in pista con Ferrari iconiche. Prima i giri a Fiorano sulla monoposto di Villeneuve, resi pubblici in concomitanza dei 40 anni dalla scomparsa dell'Aviatore, poi l'esibizione nel GP storico di Montecarlo, con la Rossa che fu di Lauda. 

Torna sull'episodio più recente, l'uscita di pista alla Rascasse, causata dalla rottura del freno posteriore, Charles, dal paddock di Barcellona.

Cedimento impossibile da prevedere

Relega l'incidente a un evento sfortunato, "a essere sincero, penso che prima di girare tutti i controlli che andavano fatti siano stati effettuati. C'era stato uno shakedown della macchina  al giovedì e il cedimento si è verificato su una vite delle pastiglie, impossibile da conoscere".

La quota di rischio è insita in qualsiasi attività sportiva extra-Formula 1 - diverse sono contrattualmente vietate ai piloti - e si potrebbe discutere dell'opportunità di rischiare un infortunio per chi si trova a competere per il titolo. Sul punto, Leclerc riconosce: "Essendo in lotta per un campionato come questo ci penserò due volte prima di girare nuovamente in futuro.

Però, fa parte del nostro lavoro e a volte dobbiamo salire su quelle macchine. È sempre un onore per me e sono felicissimo e di poterle guidare, è sempre un piacere.

Si tratta di trovare un equilibrio quando sei in lotta per il campionato o, in generale, perché si tratta di questioni di sicurezza. Mi sono divertito moltissimo ed è stato un episodio sfortunato, ripeto: è stata solo sfortuna".

Più divertente la Ferrari di Lauda

Svela anche perché, girare a Monaco sulla Ferrari 312 B3 sia stato più appagante rispetto ai giri emozionanti di Fiorano sulla 312T del '79: "Mi sono divertito molto di più sulla macchina di Niki, perché quella di Gilles che ho guidato aveva le gomme da museo e non si poteva affatto spingere. Erano gomme molto vecchie e andare a più di 100 km/h è stato difficilissimo".


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi