GP Spagna: doppietta Red Bull con Verstappen e Perez, Leclerc che ritiro clamoroso

GP Spagna: doppietta Red Bull con Verstappen e Perez, Leclerc che ritiro clamoroso© Getty Images

A Barcellona succede di tutto: poco prima di metà GP in una domenica dominata, Leclerc accusa un problema e si ritira, consegnando la vittoria a Verstappen nonostante l'olandese viva una giornata piena di guai

22.05.2022 ( Aggiornata il 22.05.2022 16:59 )

Leclerc ko, vince Verstappen. L'estrema sintesi del GP di Spagna è questa, dopo una domenica che si era messa molto bene per la Ferrari ma che poi è terminata con la cocente delusione del ritiro per il monegasco, cosa che ha spalancato alla Red Bull la via per la doppietta davanti a Russell. Sainz 4° dopo un errore nelle prime fasi.

Sainz parte male, contatto Hamilton-Magnussen

Allo spegnimento dei semafori lesto Leclerc a prendere l'interno per difendere, con successo, la prima posizione dall'attacco di Verstappen, mentre si avvia male Sainz che si fa passare da Russell e Perez, con il quale entra in contatto in curva 1: questo favorisce un tentativo di sorpasso da parte di Hamilton che ci prova in curva 3, però l'inglese deve cedere a Sainz e di questo tenta di approfittarne Magnussen, il quale azzarda un sorpasso all'esterno di curva 4 ai danni dell'inglese; i due si toccano con la Haas che finisce dritta nella ghiaia, mentre Lewis ne esce con una foratura all'anteriore sinistra, ed entrambi sono costretti ad un pit-stop (Hammer, unico ad avviarsi con la media, monta la morbida) e sprofondano in fondo. La classifica al termine del primo giro dice Leclerc, Verstappen, Russell, Perez e Sainz tra i primi cinque.

Carlos e Max in ghiaia!

Nei primi giri si mettono in mostra le Alpine, con qualche posizione recuperata da entrambi i piloti, ma il primo colpo di scena arriva al settimo passaggio, quando Sainz commette un errore finendo in ghiaia in curva 4, finendo in 11° posizione. Ancora più clamoroso quello che avviene due tornate più tardi, con un errore simile da parte nientemeno che di Verstappen, che rientra in quarta posizione dietro a Russell e Perez. Il messicano al giro successivo cede la posizione al compagno, sulla cui macchina però si verifica un problema al Drs nel tentativo di attaccare Russell, con l'ala mobile che non si apre sulla vettura numero.

Max ed i problemi al Drs

Nel frattempo la gara si elettrizza con l'inizio della serie dei pit-stop, con Sainz dentro a mettere la media al 10° giro, mentre Russell e Verstappen effettuano la loro sosta insieme al termine del 13° passaggio, con George che mantiene la posizione davanti a Max. Per Perez il pit-stop arriva al 17° giro (medie anche per lui), mentre Leclerc prosegue con un passo inavvicinabile per tutti, cosa che gli permette di creare un divario enorme sulla coppia Russell-Verstappen. Per Max è una domenica infernale perché il Drs va ad intermittenza e questo rende praticamente impossibile provare un attacco alla Mercedes numero 63, che tiene la seconda posizione favorendo la fuga del ferrarista: quando Charles va ai box, al termine del 21° giro, torna in pista con circa 6" sugli inseguitori. Il ritmo della F1-75 è talmente superiore che Leclerc letteralmente si invola approfittando del duello tra George e Max, con il vantaggio che va oltre i 10" al 25° giro.

Leclerc va ko!

Il margine aumenta settore dopo settore, ma a Barcellona sta per arrivare il più grande colpo di scena di giornata: al giro 27 Leclerc inizia a rallentare per imboccare la corsia dei box e ritirarsi, apparentemente per un problema al turbo. E così davanti a tutti si ritrova momentaneamente Russell, il cui rivale numero uno, dopo la sosta di Verstappen al giro 29 (gomme morbide per lui), diventa Perez: al messicano bastano pochi passaggi per sbarazzarsi della Mercedes, con Sergio che si ritrova al comando al giro numero 31 sui 66 in programma.

Max ringrazia Checo

Con la gomma morbida appena montata Verstappen recupera molto in fretta il distacco da Russell, il quale va ai box per la sua seconda sosta al 36° passaggio per mettere gomma media, e lo stesso fa Perez al giro successivo; questo consente a Verstappen di riprendere la testa della corsa, il tutto mentre Sainz a poco a poco recupera posizioni. Stessa cosa per Hamilton, che rientra in lotta per la top 10 con tempi decisamente buoni su gomma media.

Verstappen poi effettua la sua terza sosta al termine del 44° giro, lasciando nuovamente la vetta a Perez, che si ritrova al comando con circa 5"5 di margine ma con gomma di qualche giro più vecchia. Pure la Ferrari ha in serbo un finale all'attacco per Sainz, ai box al giro seguente rispetto a Max per mettere gomma morbida. Con pneumatici più freschi Verstappen si riporta sotto a Perez, al quale via radio la squadra dice: "Se è più veloce, fallo andare". Risposta secca del messicano: "Questo però non è leale".

Nonostante la lamentela, Perez fa però passare Verstappen nel corso del 49° giro, perché nonostante il Drs continui a dare problemi Max ha un passo molto migliore. Non manca il ringraziamento di Verstappen verso il compagno di squadra.

Hammer sale 4°, ma poi...

Nell'ultima parte di gara Russell effettua la sua terza sosta, e lo stesso fa poco dopo Perez per mettere al sicuro il giro veloce. L'attenzione nelle battute finali si sposta sulla quarta piazza, con Bottas che nei passaggi finali viene recuperato da Sainz ed Hamilton, con quest'ultimo strepitoso nello stint conclusivo. Entrambi passano l'Alfa Romeo al 58° giro, con Lewis che si sbarazza della Ferrari al 60° passaggio, coronando una rimonta eccezionale dopo il contatto con Magnussen al primo giro.

Il GP Spagna però non finisce qui, perché negli ultimissimi chilometri le Mercedes devono risparmiare al massimo la benzina, e questo consente a Sainz di riprendersi la quarta piazza passando Hamilton al penultimo giro. Dopodiché non ci sono più emozioni e Barcellona consegna alla Red Bull la seconda doppietta stagionale con Verstappen vincitore e nuovo leader del mondiale, con Perez 2° e Russell 3°. Sainz chiude 4° davanti ad Hamilton, quindi Bottas, Ocon, Norris, Alonso e Tsunoda.

L'ordine d'arrivo


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